LATINA. CASAPOUND: ZUCKERBERG SI È SOSTITUITO ALLO STATO ITALIANO. FORZA NUOVA: ATTENTATO ALLA LIBERTÀ

sede di Casapound a Latina
La sede di Casapound a Latina. Enel spa, lo scorso marzo, ha avviato la procedura di sfratto nei confronti dell'associazione culturale Casapound la quale risulta morosa sui canoni di affitto della sede di viale XVIII Dicembre

Hanno nuovamente chiuso la mia pagina politica e quella di CasaPound Latina, pubblico qui il nostro comunicato sulla vicenda“. Così Marco Savastano, il leader di Casapound a Latina, ha aperto il lungo post con cui ha espresso il rammarico per l’esclusione da Facebook. Il 9 settembre, infatti, sia Casapound che Forza Nuova sono stati “bannati” dai social più famosi del mondo – Facebook e Instagram – con la motivazione fornita direttamente dal colosso di Mark Zuckerberg: “diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono”.

Una scelta dura, netta, ma che ha lasciato a molti commentatori il dubbio: perché farlo proprio nel giorno in cui si discuteva e si votava alla Camera dei Deputati la fiducia al Governo Conte bis?

Marco Savastano
Marco Savastano

Savastano e Casapound, a Latina, ci hanno riprovato. Hanno creato un nuovo profilo del loro movimento ma niente. I controllori di Facebook Italia hanno rimosso di nuovo la pagina. Niente più social per i militanti
Sia Casapound che Forza Nuova, l’altro soggetto politico colpito dall’offline tombale di Facebook, minacciano azioni legali contro la multinazione di Menlo Park nel caso in cui non fossero riattivate le relative pagine.

Entrambi i movimenti di estrema destra non ci stanno e rilanciano con comunicati e post in tutta Italia. Anche da Latina arriva il duro attacco, sempre per mano di Savastano, che se la prende un po’ con tutti: dai benpensanti della falsa democrazia al Governo Conte bis nato “dai sussurri di Palazzo e dalle strette di mano di nemici un tempo giurati”, per arrivare al vero obiettivo: il gigante di Zucherberg che, a detta di Savastano, si è sostituito allo Stato italiano il quale, a differenza del social, permette a Casapound e al suo simbolo di presentarsi alle elezioni di ogni ordine e grado nel Belpaese.

Anche Forza Nuova non sta a guardare e ribadisce la sua volontà di andare avanti superando la censura, nonostante sia un movimento che, a onor del vero, era sparito dalla scena politica, soppiantato nei temi dalla Lega di Salvini

Alcuni militanti di Forza Nuova. A destra, Francesco Mastrobattista
Alcuni militanti di Forza Nuova. A destra, Francesco Mastrobattista

Con la censura di Facebook colpite anche le pagine di Forza Nuova in provincia di Latina. Nel mirino anche i profili personali dei militanti pontini – scrivono in una nota da Forza Nuova – È bastata meno di qualche ora per cancellare definitivamente le pagine nazionali di Forza Nuova, Casapound e altre associazioni facenti riferimento all’ambito della Destra Radicale. Insieme sono state colpite anche le pagine locali e i profili di buona parte dei militanti e simpatizzanti. I responsabili di Forza Nuova nella provincia di Latina hanno dichiarato il loro sdegno verso questa situazione”. Francesco Mastrobattista, responsabile del movimento giovanile di Forza Nuova a Latina, Lotta Studentesca, dichiara: “Questi sono i risultati della democrazia di facciata che si è creata negli anni. Quello di Zuckerberg non è altro che un potere mondialista che se ne infischia della libertà di pensiero, nascondendosi dietro un finto pericolo di “fascismo” per instaurare la propria tirannia mediatica, radicalmente spostata a sinistra.

Intervenuto anche Serafino Iannone, Responsabile Forza Nuova Fondi: “La nostra  battaglia continua ancora con o senza questi social. Ciò che ha sempre caratterizzato Forza Nuova è la volontà di rialzarsi nonostante i tentativi di idebolirla. Il nostro posto è la piazza da oltre 20 anni!

Aggiungono i due responsabili: “La Segreteria Nazionale di Forza Nuova ha dato mandato al proprio Ufficio Legale di procedere contro Facebook Italia per il reato di diffamazione e per tutti i reati relativi all’attentato alle libertà di opinione commessi ai danni del Movimento”.

È evidente che entrambi i movimenti sono rimasti scioccati, dovendo fronteggiare, al netto della censura di Facebook, una situazione che li pone ancora più fuori dal palcoscenico politico di quanto già lo fossero – con distinguo necessari: Casapound si dimostra attiva sul territorio, sopratutto nel capoluogo di provincia; Forza Nuova molto di meno. Resta da comprendere per quale ragione, l’azione di Facebook, motivata sin da subito, abbia atteso proprio la fine del Governo più vicino ai temi del sovranismo rispetto a quello attuale, dando così la stura ai risentimenti di movimenti che, al di là di slogan inaccettabili, non occupavano la testa degli italiani.

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