IMPIANTI RIFIUTI A SEZZE, GIUNTA RETTIFICA DELIBERE: COMPOST IN ZONA INDUSTRIALE

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Impianti dei rifiuti a Sezze: il Comune prova a chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio e rettifica le due delibere di Giunta risalenti all’11 febbraio scorso

Polemiche e dure prese di posizione da parte di parti politiche, cittadini e associazioni. Persino un’occupazione di una sala del Municipio setino da parte del consiglieri di opposizione durata circa 24 ore.

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A finire sulla graticola dell’opinione pubblica, l’impianto di compostaggio che il Comune di Sezze vorrebbe realizzare nella zona degli Archi di San Lidano, la cui individuazione è stata resa ufficiale ieri 15 marzo con una rettifica della prima delibera di Giunta disposta l’11 febbraio. Nella prima delibera di Giunta, peraltro, il Comune di Sezze aveva scelto di presentarsi all’appuntamento con i Fondi Pnrr per concorrere a due linee di intervento: due distinti studi di fattibilità inviati entro la data di scadenza dell’avviso pubblico del Mite, fissata al 14 febbraio scorso.

Si trattava e si tratta ancora di due centri rifiuti: quelle che si occuperà di compostaggio (lavorazione dell’umido) e l’altro che svolgerà la funzione di raccolta.

Ieri 15 marzo, la Giunta guidata dal sindaco Lidano Lucidi, che ha avuto modo anche lui di intervenire in questi giorni nell’imperversare delle critiche contro l’impianto compost, ha disposto due delibere distinte con cui ha approvato e rettificato le due delibere precedenti, sia per la struttura di compostaggio (linea di intervento B) che per il centro raccolta comunale (linea di intervento A).

I progetti, come noto, sono finalizzati a partecipare all’avviso pubblico emanato, in data 15 ottobre 2021, dal Ministero per la Transizione Ecologica proprio per la presentazione di proposte volte alla realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e all’ammodernamento di impianti esistenti.

La prima rettifica afferente alla linea di intervento A (“Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta
differenziata dei rifiuti urbani”), ossia il centro di raccolta comunale dei rifiuti – una struttura che è passata praticamente inosservata all’agone pubblico e politico setini, sebbene sia importante rilevare che se questo tipo di centri non funzionano correttamente possono dare luogo a spiacevoli inconvenienti ambientali -, è stata redatta perché per un mero errore materiale non risultavano pubblicati gli elaborati di progetto nella delibera madre. Lo studio di fattibilità a cura dell’ingegner Alessandro Angelini è stato approvato dalla Giunta a un costo complessi di 495.629 euro.

Angelini firma anche lo studio di fattibilità per l’impianto compost (quello al centro dell’attenzione politica e cittadina), inserito nella seconda delibera di rettifica votata ieri 15 marzo dalla Giunta Lucidi. Il costo della realizzazione ammonta a 3.640.300,85 euro e il progetto sarà candidato a ottenere, come Linea di intervento B, i fondi disposti dal Pnrr. La rettifica è stata necessaria in quanto – come si legge nella delibera – nel Comune di Sezze insiste un’area a destinazione urbanistica “zona industriale”, come da Piano Attuativo del Consorzio per lo sviluppo industriale Roma – Latina (Agglomerato di Latina Scalo, Comuni di Latina, Sermoneta, Sezze), sulla quale l’Amministrazione ha intenzione di realizzare un impianto di compostaggio al fine di favorire la chiusura autonoma del ciclo dei rifiuti della frazione organica della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani “Forsu e materiali compostabili”.

Nei giorni addietro, l’Ufficio competente del Comune di Sezze aveva provveduto a chiedere al Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma Latina la compatibilità dell’intervento “Realizzazione Impianto di Compostaggio” alle norme tecniche di attuazione del piano attuativo del Consorzio. Quest’ultimo, di rimando, aveva comunicato che “l’intervento proposto è compatibile con le previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento consortile e le relative N.T.A. vigenti”.

Alla fine, come anticipato ieri in un post su Facebook scritto dall’ex Sindaco Sergio Di Raimo, è ufficiale: l’impianto si farà in Via del Pesce.

“La maggioranza ha deciso – aveva scritto ieri Di Raimo – L’impianto di compostaggio si farà in Via Del Pesce (zona Archi San Lidano ), una zona dove si trovano aziende agricole, tenute agrituristiche, abitazioni e distese di terreni incontaminati che rappresentano, nel migliore dei modi, il nostro territorio e che, purtroppo, con la realizzazione di questo impianto subirebbero ripercussioni negative gravissime”.

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