IL FUTURO DEI RIFIUTI PONTINI: COMITATO RISTRETTO DEI SINDACI E CONSORZIO PUBBLICO, MA IL FUTURO NON È CHIARO

Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina
Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina: i sindaci pontini hanno intenzione di coinvolgerlo per la scelta delle aree industriali dismesse sui ci realizzare siti e impianti in modo da chiudere il ciclo dei rifiuti in provincia

Piano provinciale dei rifiuti di Latina: si è costituito oggi il comitato ristretto dei sindaci che dovrà individuare i siti (o discariche) su cui lavorare e stoccare i rifiuti in modo da chiudere il ciclo nella provincia

Annunciata da qualche giorno, oggi i sindaci della provincia pontina hanno deciso chi saranno coloro che entro giugno dovranno scegliere la temuta discarica di servizio che, in realtà, sarebbero due: discariche o siti che, ci tengono a ribadirlo i primi cittadini, saranno invasi di inerti lontane dal modello Monte Inferno che i cittadini pontini hanno tristemente imparato a conoscere con Borgo Montello.

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La commissione dei sindaci pontini, o meglio comitato ristretto, sarà composta dal Presidente della Provincia di Latina, e sindaco di Pontinia, Carlo Medici, il sindaco di Latina Damiano Coletta, il sindaco Aprilia Antonio Terra, il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, il sindaco di Formia Paola Villa, il sindaco di Lenola Fernando Magnafico, e poi i sindaci di area lepina, Claudio Sperduti di Maenza (di cui si privilegia l’esperienza nel campo dei rifiuti, essendo inoltre dipendente di Formia Rifiuti Zero) e Gianfranco Tessitori di Norma.

Carlo Medici, sindaco di Pontinia e Presidente della Provincia
Carlo Medici, sindaco di Pontinia e Presidente della Provincia

I primi cittadini hanno deciso, oggi, anche una sorta di crono-programma che, prima di essere definitivo, sarà controllato dai rispettivi “sherpa”, ossia gli Assessori d’area. Ad ogni modo, gli amministratori hanno espresso la volontà di accelerare sul lato della costituzione del Consorzio pubblico con cui controllare l’intero ciclo dei rifiuti in provincia che dovrà gestire sia le discariche di servizio che gli impianti di trattamento.

Il crono-programma ha tempi stretti poiché la Regione Lazio deve individuare la “rete integrata e adeguata” di impianti di smaltimento rifiuti in ambito regionale in ragione di una sentenza del Tar risalente al gennaio scorso. Ecco perché, già oggi, si è stabilito che dovranno essere individuate alcune aree dai Sindaci, coinvolgendo il Consorzio per lo Sviluppo Industriale, che dispongano impianti di compostaggio (o trattamento rifiuti) di comunità. È essenziale, però, che vengano ricalcolati i quantitativi di rifiuti, aggiornati alla fine del 2019, da conferire nei vari eventuali impianti, tenendo conto di quelli che andranno a finire in impianti a biomasse, biogas, biometano, ponendo come base l’aumento della raccolta differenziata, dell’impiantistica e dei finanziamenti già approvati.

Insomma, in teoria, una rete di mini impianti di trattamento/compostaggio che lavorino i rifiuti per più comunità o Comuni. Un’idea che ovviamente, solo tra un po’, potremmo comprendere come verrà realizzata perché può anche aprire a orizzonti difficili o a cicli virtuosi. Il sentiero è chiaramente stretto, molto, e i confini tra una buona gestione e una cattiva sono labili, labilissimi.

Antonio Terra, sindaco di Aprilia
Antonio Terra, sindaco di Aprilia

Per quanto riguarda il sito, o meglio, i siti che dovranno ospitare tutto ciò che non si riesce a lavorare con gli impianti suddetti, la partita è ancora tutta giocare. Come detto, non sarà un’unica discarica, ma ne saranno due e queste avranno una durata temporale di vita massima pari a 10 anni. I siti andranno individuati, nei desiderata dei sindaci, all’interno delle aree industriali, coinvolgendo anche l Consorzio industriale che, se vogliamo, è un’idea già espressa dal comunicato del Pd provinciale della scorsa settimana che, però, focalizzava nel capoluogo di provincia la città dove piazzare la discarica di servizio.

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Il Comitato ristretto predisporrà inoltre incontri con i comitati civici dei territori e con tutte le forze politiche. La volontà dei sindaci è quella di riunirsi settimanalmente come, fu a gennaio, quando era stato deciso il tavolo provinciale da Carlo Medici. Un’esperienza che non porto a nessun risultato e, poi, completamente soppiantata, come molti altri ambiti, dall’emergenza Covid-19.

LA NOTA DEI SINDACI – Tavolo del Comitato ristretto al lavoro sul Piano rifiuti

Si è riunito questa mattina in Provincia il Comitato ristretto dei sindaci costituito nell’ambito del Tavolo permanente sul Ciclo dei rifiuti: oltre al presidente della Provincia Carlo Medici e al vice presidente Vincenzo Carnevale c’erano i sindaci di Latina Damiano Coletta, di Aprilia Antonio Terra, di Maenza Claudio Sperduti, di Fondi Beniamino Maschietto, di Norma Gianfranco Tessitori oltre al delegato di Formia Orlando Giovannone e al vice sindaco di Lenola Severino Marrocco. L’incontro ha confermato la volontà di procedere alla costituzione di un Consorzio pubblico al quale affidare la gestione del ciclo dei rifiuti inclusi gli impianti che saranno realizzati sull’intero territorio provinciale superando un sistema frammentario come quello attuale, riducendo i costi e nel totale rispetto dell’ambiente.

Damiano Coletta, sindaco di Latina
Damiano Coletta, sindaco di Latina

“Il piano rifiuti – ha sottolineato il presidente Medici – non deve essere politicizzato, il progetto deve coinvolgere tutti i Comuni avere carattere ‘apolitico’. Alla luce delle norma di legge – ha spiegato – e ai limiti fissati per la realizzazione degli impianti di trattamento, di fatto restano come possibili siti le aree industriali. Partiamo intanto dalla proposta del Comune di Cisterna di realizzare un impianto da 30mila metri cubi su un’area di 13 ettari, poi possiamo anche pensare, una volta costituito il Consorzio, di prendere in carico la bonifica delle aree come quelle della discarica di Borgo Montello recuperando la quota delle tariffe a questo destinata”.

Il primo cittadino di Aprilia Terra ha messo a disposizione l’esperienza dell’azienda pubblica realizzata dalla sua amministrazione sottolineando come nel corso degli anni il territorio abbia subìto l’imposizione dei siti e il monopolio delle tariffe.
Il sindaco di Latina Coletta ha condiviso il progetto del Consorzio sottolineando la necessità di prevedere il ristoro economico sia per le aree che hanno ospitato impianti o discariche e ha ribadito la volontà di affidare al pubblico la realizzazione dei nuovi impianti privilegiando come collocazione i siti industriali dismessi aprendo un confronto con il Consorzio Industriale che ne ha una mappatura. “Puntiamo su impianti di compostaggio di comunità” – ha suggerito il primo cittadino di Latina.
Il sindaco di Maenza Sperduti ha sollecitato un aggiornamento dei dati sui rifiuti in riferimento alle quantità recuperate e ha invitato a ipotizzare un possibile sito per lo stoccaggio suggerendo inoltre di prendere in esame come possibili siti anche le cave dismesse.
Il vicepresidente Carnevale ha proposto di acquisire un progetto realizzato dal Consorzio Industriale del sud pontino sui siti dismessi relativo all’area sud della provincia, progetto che riguarda otto Comuni compresi Terracina, Formia, Fondi e Gaeta così da immaginare impianti che coprano l’area meridionale della provincia. Il protocollo all’esame dei Comuni sarà integrato con gli elementi emersi oggi e sarà condiviso entro sabato per poi essere firmato nell’incontro fissato per giovedì 21 maggio da tutti i sindaci che intendono costituirsi in Consorzio.

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