IL COMUNE AI TEMPI DI ZACCHEO: UN PATTO DI “AMORE” CON GALARDO E L’IPOCRISIA DEL CENTRODESTRA

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Vincenzo Zaccheo e Maurizio Galardo, ex Sindaco e Vice Sindaco di Latina
Vincenzo Zaccheo e Maurizio Galardo, ex Sindaco e Vice Sindaco di Latina

Come anticipato in un precedente articolo, siamo recentemente venuti in possesso di altre carte giudiziarie riguardanti l’amministrazione comunale ai tempi di Zaccheo, che ci rappresentano un quadro raccapricciante e confermano quanto già emerso chiaramente con le carte giudiziarie pubblicate nel libro “Storie Nascoste di Latina”: con la candidatura di Zaccheo a sindaco, torna di attualità a Latina il dibattito su un modo deplorevole di fare politica, in cui l’osservanza della legalità non sembra essere posta alla base dell’agire amministrativo.

Oggi, su Latina Tu, inizia una serie di articoli accumunati dal titolo “il Comune ai tempi di Zaccheo” in cui verranno pubblicati stralci delle nuove carte giudiziarie.

A tenere banco ancora il caso Zaccheo/Galardo soprattutto in ragione del fatto che, in vista delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre, l’ex vice-sindaco è stato escluso dalle liste in sostegno dell’ex sindaco. Una vicenda che, come si vedrà, presenta un aspetto di ipocrisia, contraddizione e incoerenza: una parola, quest’ultima, utilizzata anche dal medesimo Galardo, che avrebbe dovuto concorrere con Forza Italia, nel suo comunicato (inviato sabato 28 agosto) in cui ha annunciato la sua assenza alle prossime elezioni comunali del centrodestra.

Come avviene nelle serie televisive, in cui all’inizio di ogni puntata si fa il riassunto di quelle precedenti, ecco un brevissimo riepilogo.

SINTESI DI QUELLO CHE ABBIAMO GIÀ DETTO SUL CASO ZACCHEO/GALARDO

A dicembre 2008 il vicesindaco Maurizio Galardo viene intercettato mentre chiede una mazzetta ad un imprenditore romano, Antonio Amore, che deve fare alcuni lavori all’Università per conto del Comune di Latina.

I carabinieri di Latina si accorgono che il sindaco Vincenzo Zaccheo ha soffiato al suo vicesindaco la notizia delle indagini e delle intercettazioni in corso e, inoltre, si sta dando da fare per proteggerlo.

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I carabinieri di Latina, dopo un accurato lavoro, ritengono che Zaccheo abbia appreso delle indagini e delle intercettazioni da un carabiniere in servizio a Roma presso i ROS, esattamente Angelo Di Nicuolo, il cognato di Pasquale Maietta.

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LE NOVITÀ DELLA PUNTATA DI OGGI

Non solo Zaccheo ha danneggiato l’indagine, non solo Zaccheo ha protetto il proprio vicesindaco mazzettaroC’è di più…

L’attuale candidato sindaco del centrodestra non si è limitato ad aiutare l’amico, ma ha permesso che i rapporti particolari di Galardo con l’imprenditore Amore continuassero e, addirittura, è intervenuto direttamente a favore dell’imprenditore romano tanto caro al suo vicesindaco.

Riportiamo uno stralcio del rapporto dei carabinieri datato 13 febbraio 2009

Le attività di intercettazione delle conversazioni telefoniche dell’imprenditore romano Antonio AMORE hanno posto in evidenza una certa continuità di contatti e di incontri tra questi e il  vicesindaco di Latina Maurizio GALARDO…Omissis. Peraltro, nel corso delle indagini è apparso sempre più chiaro come tali contatti siano finalizzati più in generale ad introdurre l’imprenditore nel giro degli appalti del Comune di Latina e, come si vedrà più avanti, anche attraverso un coinvolgimento diretto del sindaco Vincenzo ZACCHEO

Riportiamo ora, dal rapporto dei carabinieri, uno stralcio della conversazione telefonica intercorsa in data 6/2/2009 tra l’imprenditore romano Antonio Amore e Maurizio Galardo

ANTONIO: pronto?
MAURIZIO: antonio?!
ANTONIO: si?
MAURIZIO: te do ‘na notizia… che te fa sta bene fino a lunedì
ANTONIO: ah, meno male…(ride)
MAURIZIO: stavo a pranzo co’ Vincenzo Zaccheo
ANTONIO: sì
MAURIZIO: parlavamo di tutt’altre cose
ANTONIO: si
MAURIZIO: a un certo punto fa…ma insomma, pe’ parla de…ma quando cazzo fai fa a i tuoi amici il progetto de finanza
ANTONIO: eh…
MAURIZIO: ho detto Vincè, purtroppo io non voglio parlà male dei colleghi, ma l’assessore (n.d.r. ai lavori pubblici) non l’ha inserito nel piano triennale
ANTONIO: eh
MAURIZIO (n.d.r. riferisce la risposta di Zaccheo): e questo che cazzo me ne frega, facciamo il consiglio comunale e lo infiliamo
ANTONIO: eh
MAURIZIO: ha alzato il telefono, ha chiamato l’assessore, ha detto al prossimo consiglio comunale GALARDO ti porta la delibera, vai dal presidente del consiglio metti questa cosa nel piano triennale.

Riportiamo, infine, uno stralcio del rapporto dei carabinieri datato 2 aprile 2009

In questi giorni si sono moltiplicati i contatti tra il vicesindaco e l’imprenditore romano AMORE Antonio responsabile dell’impresa edile “Adierre s.r.l.” e protagonista del primo episodio di concussione monitorato nello scorso dicembre.

I lavori all’università di Latina stanno per essere deliberati e pertanto GALARDO sta accelerando l’iter che, nelle intenzioni dello stesso, dovrà portare all’assegnazione dell’appalto all’impresa di AMORE con la conseguente elargizione di una cospicua somma (verosimilmente dell’importo di 10.000 euro) allo stesso assessore all’università.

Appare quindi evidente che non solo per Zaccheo non è assolutamente un problema che il proprio vicesindaco chieda mazzette (dicembre 2008), ma lascia che si vada avanti con le procedure per l’esecuzione dei lavori per i quali Galardo ha chiesto la tangente.

Inoltre, interviene direttamente affinché all’imprenditore concusso da Galardo siano affidati altri lavori.

Siamo di fronte ad una sceneggiatura perfetta per un film sulla malapolitica, nella quale Zaccheo dimostra di trovarsi a proprio agio.

Peccato però che non parliamo soltanto di un film che racconta cose passate, ma di un incubo che qualcuno sta cercando di farci rivivere.

I colpevoli di tale situazione sono i capoccioni romani che hanno imposto la candidatura di Zaccheo e la viltà e il servilismo dei dirigenti e dei quadri locali dei partiti del centodestra che si sono appecoronati alle decisioni provenienti dall’alto senza contestarle e senza mostrare un minimo di dignità.   

L’IPOCRISIA DI ZACCHEO E DEL CENTRODESTRA SUL CASO GALARDO

Sabato 28 agosto Maurizio Galardo, che aveva già firmato la propria candidatura con Forza Italia per le prossime elezioni comunali, ha comunicato la propria rinuncia.

Infatti ha subito forti e continue pressioni da parte del candidato sindaco stesso e di molti esponenti della coalizione per non partecipare alla competizione elettorale.

Secondo questi ipocriti personaggi, Galardo sarebbe un impresentabile in considerazione delle varie vicende giudiziarie in cui è incappato (compresa la concussione), che si sono chiuse con la prescrizione.

Ribadiamo che si tratta di un atto di ipocrisia vergognoso, sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista umano, in quanto eventualmente ci sarebbe un altro impresentabile.  

Invero, dalle carte giudiziarie emergono con chiarezza e in maniera inconfutabile le seguenti verità:

Zaccheo, venuto a sapere delle indagini e delle intercettazioni, ha scelto di stare dalla parte del concussore e non dalla parte dei carabinieri di Latina, che stavano svolgendo le indagini;

Zaccheo, nonostante sapesse che dai lavori all’Università doveva uscire fuori una tangente per il proprio vicesindaco, non è intervenuto in alcun modo e ha lasciato che le cose andassero avanti come concordato fin da dicembre tra Galardo e Amore (rapporto dei carabinieri di Latina del 2/4/2009); 

Zaccheo ha imposto al proprio assessore ai lavori pubblici di inserire nel piano triennale delle opere un progetto di finanza concordato da Galardo con l’imprenditore Amore (rapporto dei carabinieri del 13/2/2009 e relativa intercettazione).

Per Zaccheo, Galardo non è semplicemente l’assessore all’Università e il Presidente della Fondazione Teatro (altro capitolo vergognoso dell’amministrazione targata Zaccheo), ma sicuramente qualcosa di più, in quanto interferisce, con il sostegno di Zaccheo, in situazioni che esulano dalle sue specifiche competenze (la redazione del piano triennale delle opere pubbliche è una specifica attribuzione dell’assessorato ai Lavori Pubblici, che lo elabora dopo vari passaggi nella commissione consiliare competente e dopo aver verificato con l’assessorato al bilancio le necessarie coperture finanziarie per i costi relativi alle opere da realizzare).

Se Maurizio Galardo è impresentabile, allora anche Vincenzo Zaccheo, il candidato sindaco del centrodestra, è impresentabile.

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