I CASI MARCHESELLI E MIGNANO TENGONO BANCO AL COMUNE DI LATINA, LBC: “INTERDETTI DALLE RISPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE”

Giacomo Mignano
Giacomo Mignano

Al question time, sono stati trattati i casi di Mercheselli e degli assunti nello staff personale del Sindaco Matilde Celentano

Nel corso del question time andato in scena oggi, 14 settembre, presso il Comune di Latina, l’amministrazione ha risposto alle domande di Latina Bene Comune su Agostino Marcheselli, direttore generale del Comune di Latina in pectore, in attesa che venga conclusa la procedura pubblica di selezione, e dei componenti dello staff del Sindaco Celentano che, a titolo gratuito, stanno svolgendo lavoro di supporto al primo cittadino. Si tratta di Nicoletta Zuliani, dell’avvocato Alessandro Marfisi e soprattutto dell’avvocato Giacomo Mignano, consulente giuridico di Celentano e personaggio di peso nelle dinamiche del centrodestra pontino.

Per quanto riguarda gli incarichi gratuiti, l’assessore al Bilancio, Ada Nasti, con il parere della segretaria generale Alessandra Macrì, ha specificato che trattandosi di consulenze, le loro posizioni non rientrano nel codice degli appalti: non avendo, in teoria, rapporti continuativi con l’amministrazione, i tre membri dello staff possono lavorare anche gratuitamente.

L’assessore Nasti ha evidenziato “l’errata rappresentazione del contesto giuridico di riferimento, non rientrando il caso nella disciplina del Codice degli appalti, bensì nella disciplina del decreto legislativo 165 del 2001, che all’articolo 7 prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di conferire incarichi individuali ad esperti di particolare e comprovata specializzazione”.

“Il carattere eventuale ed occasionale degli incarichi di consulenza oggetto di deliberazione, l’assenza di una previsione del numero ben definito, la mancata individuazione puntuale dell’oggetto e della consistenza di ciascun incarico, non li rende infatti assoggettabili al Codice degli appalti per la conseguente assenza del presupposto oggettivo da porre eventualmente in sede comparativa”.

L’assessore Nasti, ha concluso il suo intervento citando il parere richiesto al segretario generale dell’ente municipale, in base al quale gli incarichi, oggetto di interrogazione non soggiacciono alla disciplina del Codice degli appalti.

“Alla luce di quanto premesso – ha concluso Nasti – la permanenza dei consulenti in Comune non può ritenersi illegittima basandosi la stessa su precipui atti amministrativi efficaci ed altrettanto legittime devono ritenersi le consulenze dagli stessi prestate”.

Sul punto, Latina Bene Comune specifica che “l’indicazione sull’uso dell’istituto giuridico spiegato dalla segretaria generale e adottato con una delibera di giunta non appare convincente e sarà oggetto di ulteriori approfondimenti ed eventuali segnalazioni alle autorità competenti ove ritenuto opportuno”.

“Non ci convince – aggiungono i consiglieri comunali Dario Bellini e Floriana Coletta – il fatto che si affidi per consulenza un incarico qualitativamente e temporalmente tanto ampio, sulla realizzazione del mandato e del programma del sindaco. Abbiamo seri dubbi sul fatto che questa sia una consulenza, sembra piuttosto un vero e proprio rapporto lavorativo duraturo e importante che, in quanto tale, deve avere un equo compenso per quanto negli anni questa attività produrrà”.

Neanche il caso Marcheselli, ancorché spinoso, non ha trovato la chiarezza che tutte le forze di opposizione cercavano con l’interrogazione.

“L’ingegnere Marcheselli – ha affermato Nasti – è stato già capo di gabinetto del Comune di Latina e, in quanto tale, ha maturato conoscenza di alcune questioni complesse che hanno avuto origine nelle precedenti consiliature ma che rivestono ancora oggi carattere di attualità. La presenza dell’ingegnere Marcheselli in Comune, limitata al periodo immediatamente successivo all’insediamento del sindaco, allora privo di staff, è stata motivata dall’opportunità ravvisata dal sindaco di potersi avvalere della sua competenza su alcuni temi di attualità politico-amministrativa. Marcheselli, quindi, ha prestato attività meramente collaborativa di confronto su temi e proposte. Non ha avuto una disponibilità esclusiva di locali, ma solo la possibilità di stazionare per brevi momenti in una stanza, ancora non assegnata ad alcuno, diventata la stanza di tutti, per colloquiare con alcuni amministratori in merito alle questioni complesse di vicende amministrative ancora di attualità. Marcheselli non ha svolto alcuna attività di lavoro autonomo o di lavoro dipendente presso l’ente; non è stato sottoscritto alcun contratto di locazione o comodato tra il Comune e il professionista per lo svolgimento di attività di lavoro autonomo di natura privata e, conseguentemente, non è stato versato alcun canone di locazione”.

“Abbiamo avuto un’ammissione dell’amministrazione, per voce dell’assessora Nasti, delegata dalla sindaca a rispondere alla nostra interrogazione, di aver fatto presenziare l’ingegner Marcheselli negli uffici del Comune, in un ruolo consultivo richiesto dalla sindaca in virtù della sua “memoria storica”. Una memoria storica che, lo ricordiamo, risale ai tempi del sindaco Zaccheo, quasi 20 anni fa, quando rivestiva il ruolo di capo di gabinetto”. Dichiarano i consiglieri di Lbc Dario Bellini e Floriana Coletta, presenti oggi e intenti a comprendere i motivi della continua presenza dell’ingegner Marcheselli negli uffici del Comune.

“Una risposta – puntualizzano i consiglieri del movimento – che continua a lasciarci interdetti. Continuiamo a chiederci come sia stato possibile che una persona, senza nessun incarico e senza alcun titolo, abbia potuto trattenere ad esempio dei documenti da noi depositati negli uffici del Comune impedendone di fatto, come da procedura, l’immediata protocollazione. A quanto apprendiamo esiste una “stanza di tutti”, in realtà chiusa a chiave e utilizzata dall’ingegner Marcheselli. Abbiamo ribadito dunque che questo è un fatto grave, che ci auguriamo non accada mai più. Chiediamo inoltre trasparenza nelle operazioni di selezione del direttore generale del Comune, siamo ancora in attesa di una risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti sui candidati che stanno partecipando”.

Articolo precedente

LATINA POSSIBILE NOMINA I SUOI PORTAVOCE

Articolo successivo

OMICIDIO FIDALEO, MOLINARO RIMANE IN CARCERE: RESPINTO IL RICORSO

Ultime da Politica