LA GIUNTA CELENTANO INGAGGIA GRATIS MIGNANO, L’AVVOCATO CHE HA SOLCATO VARIE ERE: DA REDI A DI GIORGI

/
Giacomo Mignano
Giacomo Mignano

Comune di Latina, la Giunta municipale guidata da Matilde Celentano assume un consulente giuridico per l’amministrazione

Evidentemente per la nuova amministrazione Celentano non è sufficiente per il capoluogo pontino avere a disposizione un’avvocatura dell’ente che si avvale di diversi legali, a cominciare dal Dirigente Francesco Cavalcanti.

Ecco perché, lo scorso 22 giugno, tramite una delibera votata da quasi tutti i componenti della Giunta a marca centrodestra (erano assenti gli assessori Addonizio e Tesone), l’amministrazione ha deciso di stipulare una convenzione con un altro avvocato: l’ex Presidente dell’Ordine delle toghe pontine, Giacomo Mignano.

Il suo incarico, da come si evince dagli atti, non ha una mera finalità tecnico-giuridico: da qui la differenziazione con il gruppo dell’Avvocatura che si occupa delle cause e dei processi (ma anche di pareri giuridici su azioni politiche che vorrebbe intraprendere l’amministrazione) in cui è coinvolto l’ente. Piuttosto Mignano si occuperà di aiutare l’amministrazione Celentano a centrare gli obiettivi del programma politico e dare loro una veste giuridica, spesso trascurata nelle promesse e negli slogan elettorali sganciati dalla realtà.

Mignano, da anni vicino al centrodestra pontino e in particolare a Fratelli d’Italia, è stato individuato dalla Giunta come un integrazione allo staff del sindaco: “una figura esterna professionale per l’attività di consulenza giuridico-amministrativa per l’attuazione del programma sindacale e di supporto allo staff del sindaco“. Dal 1989 al 2015 (26 anni), l’avvocato di Latina, originario di Gaeta, che si definisce un democristiano doc, è stato all’interno dell’avvocatura del Comune: a cominciare da Delio Redi. Dal 1993 fino al 2015, poi, è stato avvocato del Comune e componente degli staff dei vari sindaci eredi della tradizione missina: Ajmone Finestra e Vincenzo Zaccheo. Successivamente, con Giovanni Di Giorgi (Fratelli d’Italia), esponente politico per il quale Mignano ha curato anche le campagne elettorale (in un certo senso lo ha visto cresce politicamente), l’avvocato diventa capo di gabinetto-city manager. Se ne va saggiamente prima dell’emergere dei disastri di Maiettopoli che fanno scaturire inchieste e processi.

“La concreta realizzazione del programma sindacale – si legge nella delibera di giunta – non può prescindere dall’assunzione delle necessarie determinazioni in ordine alle più rilevanti e complesse procedure giuridico-amministrative attualmente pendenti, la cui soluzione consentirà di addivenire alla successiva fase realizzativa delle azioni e dei progetti ad oggi solo programmati, ma vieppiù deve condurre alla risoluzione di antichi e stratificati problemi di ordine soprattutto giuridico-interpretativo”.

“Le determinazioni che l’Amministrazione Comunale andrà ad assumere – prosegue la delibera – presenteranno necessariamente elevati profili di discrezionalità tali da richiedere la soluzione di molteplici problematiche soprattutto giuridiche ed amministrative in considerazione della complessità dell’attuale quadro normativo di riferimento, in relazione alle fattispecie che di volta in volta interesseranno le diverse strutture dell’Ente”. Inoltre, continua l’atto, “gli obiettivi programmatici del Sindaco, in sede di valutazione di discrezionalità amministrativa, richiedono una disamina preliminare di fattibilità tecnico giuridica che può essere svolta solo da apposita professionalità di tipo giuridico, idonea anche sotto il profilo fiduciario a supportare l’azione tecnico-amministrativa del Sindaco”.

Una convenzione, quella tra il Comune di Latina e Mignano, che prevede un rapporto di carattere fiduciario e a titolo gratuito.

Mignano avrà quattro principali compiti: consulenza in relazione alle richieste di conoscenza ed informazione giuridico amministrativa nei confronti del Sindaco; supporto agli organi di governo, per l’attuazione degli indirizzi generali di governo dell’Ente nonché degli obiettivi programmatici del Sindaco; consulenza al Sindaco per tutte le problematiche connesse all’attuazione del programma di governo
che comportino la necessità di una preventiva disamina preliminare di fattibilità tecnico-giuridica; partecipazione alle varie riunioni, conferenze, commissioni ecc. quando sia richiesto dal Sindaco o su espressa delega dello stesso e venga in rilievo una problematica connessa all’attuazione del programma di governo.

Un ruolo a titolo gratuito sul quale si addensa apparentemente una nube, un passaggio che può diventare dubbio o persino ostico. All’articolo 6 della Convenzione firmata dal Comune e dall’avvocato Mignano c’è la dichiarazione del professionista che accerta di non avere contenziosi con l’ente stesso, oltreché a non avere incarichi che possano rappresentare conflitti d’interesse. Tutto chiaro se non fosse che l’avvocato è tra i 26 indagati che stanno affrontando l’udienza preliminare per la bancarotta dell’ex partecipata fallita del Comune di Latina, Latina Ambiente Spa. Un processo in cui il Comune di Latina si è costituito parte civile e quindi, in teoria, in contenzioso con l’avvocato Mignano, ex Presidente della partecipata.

Solo che per vigere una forma di incompatibilità avrebbe dovuto essere il contrario: ossia che Mignano si fosse contrapposto, facendo causa all’Ente, e non viceversa. Di quest’ultimo aspetto dalle parti di Piazza del Popolo sono sicuri e si sentono al riparo da possibili polemiche. Polemiche che sono state silenziate, nelle intenzioni dell’amministrazione Celentano, con il fatto che l’avvocato Mignano non percepirà alcun compenso, nonostante abbia avuto l’offerta di riceverlo. Ecco, quantomeno un altro “arieccolo” come Mignano, scelto dall’amministrazione Celentano, dopo i vari Gori (anche lui indagato nel fallimento Latina Ambiente), Nasso, Carnevale, Di Cocco (senza contare che Fratelli d’Italia in questi mesi ha sbandierato anche l’adesione al proprio partito di Stefano Galetto), ha rifiutato di essere pagato. E questo gli va riconosciuto.

Articolo precedente

SEZZE, IDENTITÀ SETINA: “PROGETTARE UN PAESE PER TUTTI”

Articolo successivo

GIORNATA DEL RIFUGIATO AL VILLAGGIO DON BOSCO DI FORMIA

Ultime da Notizie