Hotel Grotta di Tiberio a Sperlonga: il Consiglio di Stato si è pronunciato sul ricorso dei proprietari della struttura
Il Consiglio di Stato si è pronunciato definitivamente sull’annosa e intricata questione della struttura alberghiera, un tempo appartenuta anche all’ex sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, definendo il ricorso della Aldo Erasmo & C s.a.s., proprietaria dell’Hotel Grotta di Tiberio, assistita dagli avvocati Alfredo Zaza D’Aulisio e Alfonso Celotto, infondato.
Il ricorso, come noto, era stato presentato per l’annullamento della sentenza del Tar dello scorso aprile che aveva giudicato l’hotel un complesso abusivo. La proprietà vedeva come parti contrapposte il Comune di Sperlonga, assistito dall’avvocato Salvatore Canciello, e contro i privati confinanti Carmine Tursi e Anna Miele, difesi dall’avvocato Francesco Di Ciollo.
Una sentenza nel merito prevedibile, considerato che a giugno scorso lo stesso Consiglio di Stato non aveva concesso la sospensiva del provvedimento di demolizione dell’albergo, come richiesto dala Chinappi, e aveva rinviato all’udienza di merito che si è discussa lo scorso novembre.
In breve, la vicenda. Ad aprile 2023, il Tar di Latina si è pronunciato respingendo il ricorso della Chinappi Aldo Erasmo & C. Società in Accomandita Semplice che chiedeva l’annullamento dei provvedimenti finalizzati alla demolizione del noto albergo “Grotta di Tiberio”.
Una sentenza contro la quale la stessa proprietà si è appellata facendo ricorso e tornando davanti al Consiglio di Stato il quale, a novembre 2022, aveva accolto il ricorso presentato dalla stessa Chinappi Aldo Erasmo & C s.a.s., proprietaria dell’Hotel Grotta di Tiberio, assistita dagli avvocati Alfredo Zaza D’Aulisio e Alfonso Celotto, contro la prima sentenza del Tar di Latina. Il tribunale amministrativo , nel settembre precedente, aveva rigettato il ricorso di domanda cautelare di annullamento del provvedimento in autotuela della concessione edilizia dell’albergo, datata 1992, e dei permessi a costruire del 2004 e del 2005.
Come noto, a maggio 2022, il Comune di Sperlonga aveva ordinato la demolizione dell’hotel del suocero del Sindaco di Sperlonga, Armando Cusani. Il complesso è appartenuto per un periodo di tempo anche all’attuale primo cittadino, che è stato anche processato, ottenendo una prescrizione, per il reato di lottizzazione abusiva contestata a lui e al suocero. La commissione istruttoria, nominata il 30 marzo 2022 dal Comune di Sperlonga, per via di una determina del Responsabile dell’Ufficio Urbanistica e Demanio del Comune di Sperlonga, l’ingegner Pietro D’Orazio, aveva avuto il compito di valutare i due permessi a costruire, di cui il secondo in variante, risalenti al 2004 e al 2005, e la concessione edilizia del 1992.
Successivamente, il 17 maggio 2022, il Comune aveva notificato un provvedimento (recante la data del 9 maggio) che annulla concessione edilizia e i due permessi a costruire, fissando in 90 giorni di tempo la demolizione dell’intero corpo fabbrica dell’albergo.
Da qui è iniziato il girone delle carte bollate che, ora, è arrivato alla fine con la sentenza emessa dal Consiglio di Stato. Un budello di ricorsi e contro ricorsi che, dunque, decreta la fine dell’hotel, una struttura da abbattere perché abusiva.