FALSO COLLAUDO ALLO STADIO DI LATINA: ASSOLTO L’INGEGNERE DI GRAVIO

Stadio Francioni di Latina
Stadio Francioni di Latina

Falso collaudo alle tribune dello Stadio Francioni di Latina: la prescrizione salva tutti, tranne l’ingegnere

Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Clara Trapuzzano, ha assolto l’ingegnere Lorenzo Di Gravio accusato di falso bella vicenda del collaudo allo Stadio Francioni di Latina perché il fatto non sussiste. Tra 90 giorni usciranno le motivazioni della sentenza.

Accolta totalmente la tesi difensiva dell’avvocato Alessandro Farau. Di Gravio è stato assolto perché si è verificata l’impossibilità di commettere il reato, considerata l’assenza di formale incarico al Tecnico che dunque non ha mai assunto la qualifica di pubblico ufficiale.

Il Pubblico Ministero aveva chiesto per Di Gavio la condanna a 1 anno di reclusione. Secondo la difesa, però, l’accusa non è riuscita a dimostrare chi avesse mai fornito l’incarico a Di Gravio né chi avesse depositato in Comune l’atto (pur protocollato) trovandosi l’ingegnere in Puglia.

Nella scorsa udienza svoltasi a settembre, il giudice aveva rilevato la prescrizione per tre dei quattro imputati: l’imprenditore Fabrizio Montico, il dipendente comunale Nicola Deodato e l’ex dirigente comunale Alfio Gentili.

La vicenda al centro del processo è quella riguardante l’ampliamento delle tribune dello stadio “Francioni” in epoca “Maiettopoli”, quando al governo della città c’era l’amministrazione di centrodestra, a trazione Fratelli d’Italia, guidata dal Sindaco Giovanni Di Giorgi (2011-2015).

L’indagine sulle tribune dello stadio Francioni di Latina è una costola della maxi inchiesta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo denominata “Olimpia”, che coinvolse l’ex sindaco Di Giorgi, amministratori pubblici, imprenditori e politici come Pasquale Maietta. Anch’essa avviata a una mesta prescrizione dei reati.

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Iniziata nel 2014, l’indagine specifica sullo stadio aveva fatto emergere diversi abusi nell’ampliamento delle tribune che avrebbero potuto nuocere alla sicurezza degli appassionati di calcio.

Secondo l’accusa, Montico, titolare della ditta New Cover, il dipendente del Comune, Deodato, e l’ex dirigente comunale Gentili avrebbero violato la legge sull’urbanistica costruendo una struttura da mille posti e procedendo all’ampliamento di un’altra tribuna prefabbricata, ingrandendola da 280 a 500 posti. Le operazioni sarebbero state compiute in mancanza di un progetto esecutivo dell’opera, senza l’affidamento formale della direzione lavori e i titoli autorizzativi quali il permesso a costruire.

Un intervento del genere avrebbe reso instabile la tribuna degli ospiti così da mettere a repentaglio l’incolumità pubblica. Il principale accusato è l’ingegnere di Milano, Lorenzo Di Gravio, incaricato di redigere il certificato di collaudo che sarebbe stato firmato quando l’uomo si trovava in vacanza in Puglia, a Lecce. Per tale ragione, Di Gravio è accusato di falso, mentre gli atre tre imputati hanno contestazioni inerenti a contravvenzioni.

Un reato, quello del falso, che era l’unico rimasto in piedi per un processo in cui il Comune di Latina si era costituito parte civile, rappresentato dall’avvocato dell’Ente, Alessandra Muccitelli.

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