L’Inps paga quanto dovuto ai lavoratori ex Agri Amici, lieto fine per una vicenda iniziata nel 2019 con l’inchiesta sul caporalato denominata “Commodo”
400 i lavoratori della cooperativa ex Agri Amici di Sezze, coinvolta nell’inchiesta della Procura di Latina, che, grazie all’iniziativa della Uila Uil, hanno ottenuto il riconoscimento dei diritti previdenziali con il pagamento della disoccupazione agricola e dei relativi assegni familiari relativi al 2019.
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A spiegarlo, ieri, in una conferenza stampa che si è tenuta a Latina, Stefano Mantegazza, segretario generale Uila, Giorgio Carra, segretario generale Uila Latina, Guglielmo Loy, presidente Civ INPS , Alberto Civica, segretario generale Uil Lazio, e Luigi Garullo, segretario generale Uil Latina
Nel corso della conferenza stampa, la Uila ha mostrato anche un Video-denuncia dell’ennesima aggressione ai danni di un bracciante straniero avvenuta ad Aprilia i primi di settembre.
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Tornando all’ex Agri Amici, all’epoca dell’operazione Commodo era stata messa in dubbio la correttezza dei rapporti di lavoro agricolo instaurati dalla cooperativa. “Per sbloccare la situazione – hanno detto i sindacalisti della Uila – fu necessaria una circolare dell’Inps nazionale che dettò un diverso e più corretto comportamento dell’Istituto nei confronti dei lavoratori agricoli. Lo sblocco arriva dopo una battaglia portata avanti dalla Uila, un’assemblea dei lavoratori presso la propria sede di Sezze e un presidio dei lavoratori sotto la sede dell’Inps di Latina per denunciare la beffa di cui sono rimasti vittime i dipendenti della ex cooperativa“.
“Siamo orgogliosi di festeggiare con i lavoratori di latina questo successo anche se si tratta di una delle poche vicende a lieto fine di tante altre tristi sul versante del caporalato” – ha concluso Mantegazza della Uila.