La Conferenza dei Servizi relativa al procedimento di bonifica della discarica di Borgo Montello è stata fissata per il giorno 12 dicembre alle ore 15.30, vale a dire per domani.
Va detto che, dopo la precedente conferenza di servizi con analogo ordine del giorno tenutasi ad inizio anno, il Comune di Latina non ne ha più convocata nessuna fino a che non è stata la Regione, in una recente riunione, ad imporre al Comune la convocazione di questo tavolo di confronto entro 30 giorni.
Così si discuterà nuovamente delle antiche promesse di bonifica che ormai si ripetono con cadenza annuale. Ma il panorama che si presenta di fronte ai cittadini di Borgo Montello è tutt’altro che sereno. Da una parte, la chiusura della discarica di Colleferro, prevista per la metà di gennaio. La discarica di Lazio Ambiente (società della Regione Lazio) dovrebbe essere messa in disuso nonostante l’operatività residua e rimpiazzata con un sito romano non ancora precisato tra quelli selezionati da Roma.
Poi c’è la vicenda di Roccasecca. La discarica della ciociara “MAD” ha ricevuto un provvedimento che nella provincia di Latina non ha conosciuto paragone, ovvero un’ordinanza di bonifica per un possibile inquinamento del IV bacino in fase di chiusura. Si tratta di un provvedimento per cui si prevede che la società si appresti ad un rapido piano di caratterizzazione per verificare lo stato del suolo, in seguito al fatto che sono state rilevate diverse criticità dopo un periodo di controlli prolungato nel tempo.
Dal quotidiano Il Messaggero, nella sua foliazione romana, sono giunte indiscrezioni di un possibile ricorso della società ciociara a questa ordinanza e non è ancora chiaro come questo braccio di ferro possa creare problemi per il possibile ampliamento della discarica di Roccasecca. Ma se anche lì si dovesse giungere ad un blocco, in vista dell’approvazione del piano regionale, ecco che il panorama dei rifiuti laziali a sud di Roma diventerebbe subito molto più che critico.
E ovviamente, tutti gli occhi sono puntati sulla discarica di Borgo Montello con il possibile arrivo di 38.000 metri cubi di rifiuti iniziale, un mini-ampliamento di cui si parla da alcune settimane, che però potrebbe dare la stura all’autorizzazione di un progetto ben più vasto proveniente dalla sponda cerroniana della discarica (quella di Ecoambiente) che in ballo ha un progetto da 1.400.000 metri cubi di invaso o una richiesta di risarcimento per le quote del fallimento Latina Ambiente che ammonta a 2.600.000 euro oltre i danni.
Se 2,6 milioni di euro sembrano tanti, sono nulla, però, paragonati alla posta in gioco: oltre cento milioni di euro infatti potrebbe essere il giro d’affari di una possibile riapertura della discarica di Borgo Montello. Per cui appare evidente che il tavolo tecnico di domani è solo il primo round di quello che si annuncia come un Natale caldissimo per i residenti di via Monfalcone, anch’essi invitati alla conferenza di servizi di domani e che verranno rappresentati da Giorgio Libralato, in qualità di consulente tecnico.
Regione, Provincia, Arpa, Asl e Comune di Latina sono gli enti coinvolti nella conferenza di domani, insieme alle società Ecoambiente e Indeco (quest’ultima, però, con la bonifica di cui si discute non ha nulla a che fare). Borgo Montello rischia di tornare l’epicentro dei rifiuti di gran parte del Lazio ma, al momento, il dibattito politico in merito sembra quantomai esangue.