I risultati dell’operazione dei Nas che ha portato agli arresti odierni hanno messo in luce un sistema corruttivo da brividi.
GLI INDAGATI IN CARCERE
- Antonio Francesco Maria Quadrino: il medico che ha architettato il sistema di corruzione, rilasciava i certificati falsi sotto pagamento.
- Pannone Tania: titolare della ditta Consulting di Fondi, il suo compito era quello di procacciare pazienti, oltre che organizzare e far ottenere le certificazioni mediche necessarie all’istruzione di relative pratiche.
- Stefania Di Biagio: l’avvocato coinvolto di cui verrà chiesta la radiazione dall’ordine e procacciatore di false invalidità
- Silvana Centra: titolare della ditta Centro Servizi Frasso, si occupava di fare da intermediaria tra i finti pazienti e il dottor Quadrino
- Massimiliano del Vecchio: avrebbe beneficiato di un certificato falso per uscire dal carcere, coinvolto nell’inchiesta Astice.
- Antonio Di Fulvio : medico di Nettuno, esplica l’attività di medico legale quale consulente nei contenziosi per il riconoscimento dell’invalidità civile
- Bruno Lauretti: responsabile della sezione di Terraciana dell’associazione Arci Caccia, convogliava da Quadrino richieste da parte di terzi di certificazioni per il rinnovi per il porto d’armi ad uso caccia;
- Mary Lombardozzi nata a Fondi, operante ad Itri presso il patronato ACAI, altra procacciatrice di clienti per lo psichiatra Quadrino;
- Fausta Mancini: socia di Mazzarino Assicurazioni con sede a Latina, nel corso dell’indagine è emerso il ruolo di procacciatrice di clienti, in quanto la donna avrebbe in più occasioni contattato il dottor Quadrino per inviargli dei pazienti bisognosi di certificazioni psichiatriche.
INDAGATI AI DOMICILIARI
- Aldo Filippi, Comandante dei Vigili Urbani di Monte San Biagio, procacciatore di interessati a false certificazioni;
- Tommaso Rotunno, di Fondi.
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