TERRACINA, I CERTIFICATI FALSI DELL’ARCI CACCIA DI BRUNO LAURETTI

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La telecamera installata dai Carabinieri del NAS di Latina nello studio del dottor Antonio Quadrino all’interno del Centro Salute Mentale di Fondi documenta con video e audio le varie condotte di reato prodotte nell’ambito dell’indagine “Certificato pazzo”, inchiesta che ha portato all’arresto di 11 persone e la denuncia a piede libero, all’incirca, di altre 70.

I rapporti tra il medico del Centro Salute Mentale di Fondi, Antonio Francesco Maria Quadrino, medico operante con esclusività nell’ambito pubblico (in tal modo, si rinuncia – in teoria – ai guadagni derivanti da eventuali attività private), con Bruno Lauretti, responsabile della Ferderazione Arci Caccia – Sezione di Terracina, sono ciò che ha generato un’attività criminosa importante per nulla affatto episodica. “Perché noi se agganciavamo la cosa la situazione prenderò appuntamento oggi se agganciamo la situazione c’è molto da lavorare“, dice Lauretti a Quadrino al momento della compilazione in tempo reale di un certificato psichiatrico per “uso caccia”, ovviamente per una terza persona (in questo caso per l’indagato Alberto De Rita) che in quel momento non è neanche presente: “Se no io non venivo qua“, dice Lauretti, ora in carcere come misura cautelare, mentre porge al medico corrotto € 40 per essersi “disturbato”, più altri 18 euro per pagare il ticket, circa sessanta euro tutti lasciati in mano al medico. Infatti, il dottor Quadrino ci teneva particolarmente al pagamento del ticket sanitario e andava lui stesso allo sportello del CUP poiché un ipotetico controllo avrebbe trovato corrispondenza tra le entrate della sanità pubblica e l’emissione di un certificato di idoneità psichiatrica per rinnovo o richiesta del porto d’armi. Una manovra che va letta, secondo gli inquirenti, come una tattica da parte di un reo consapevole e non una tutela nei confronti dei legittimi introiti della sanità pubblica.

Lauretti, nei pochi mesi di indagine, si reca puntualmente dal dottor Quadrino a riscuotere idoneità psichiatriche ad uso caccia ma senza mai essere accompagnato dalle persone che il medico cita nelle certificazioni. Il dottor Quadrino, solo quest’anno, avrebbe rilasciato 102 certificati per i porto d’armi (fucili uso caccia). “Però io a te li faccio sulla fiducia senza guardarli, capito?“, così dice Quadrino (che commette atto contrario ai doveri di ufficio) a quello che giuridicamente sarebbe il suo corruttore, cioè Bruno Lauretti. Della Fornace Marco, Mirabella Roberto, Ferrari Berto, Iacovacci Egidio, Nardoni Angelo, Pecchia Pietro, Fontanella Pietro, De Carolis Agostino, Di Girolamo Maurizio, sono tutte persone indagate che hanno ricevuto un certificato firmato dal Quadrino per il rinnovo del porto del fucile da caccia per tramite di Bruno Lauretti nel periodo in cui i Carabinieri del NAS stavano indagando.

Quadrino Antonio: Allora, tu vuoi già i certificati giusto? Tu vuoi già i certificati?
Lauretti Bruno: Sì.
Quadrino Antonio: Aspetta che mo te li faccio.

Il dottor Quadrino, che in quel momento è anche un pubblico ufficiale, ricorda sempre che il ticket deve essere pagato per ciascuna delle persone che richiedono un certificato di idoneità, per stare più sicuro creando una correlazione tra l’incasso al SSN e il certificato prodotto. Quasi un’ansia dello stesso medico psichiatra. I Carabinieri hanno accertato che sono state effettuate tutte le richieste di rinnovo del porto di fucile ad uso caccia presso il Commissariato di Terracina da parte delle persone che hanno fatto ricorso, almeno in quei mesi di indagine, al foglio e alla penna del dottor Quadrino. Questi certificati fasulli prodotti dal medico corrotto attestano un falso di un certo rilievo e gravità, in quanto lì sono attestate condizioni di idoneità al porto di fucile quando è possibile che chi ne abbia fatto richiesta, o chi abbia mandato l’intermediario Lauretti, avrebbe potuto non avere i requisiti minimi di idoneità psichica richiesti dalla legge.

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