DALLA RAMBLA ALLA VIA DEL LIDO LATINENSE: COME SI ESPORTA UN REATO

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Dalla Rambla di Barcellona alla Via del Lido latinense: come si esporta un reato ovvero l’universalità dei reati.

Un’espressione della crescita della città.

Rambla di Barcellona
Rambla di Barcellona

Chi si avventura a Barcellona con l’auto, dopo aver passeggiato lungo il chilometro e mezzo della Rambla e attraversato Piazza della Catalogna, nel lungo viale che conduce agli oltre cinquecento metri della collina di Tibidabo, per ammirare le bellezze della città, può imbattersi in piccole bande organizzate nella commissione di furti corredati da mezzi fraudolenti ai danni degli ignari turisti. Si tratta in prevalenza di gruppi di esperti sudamericani che vivacchiano in quella città e che hanno collaudato un sistema davvero ingegnoso per accumulare delle vere e proprie ricchezze.

gomma a terraL’artificio è il seguente: ti fermi con l’auto ad un incrocio con semaforo rosso. Approfittando della sosta forzata, senza che tu te ne accorga, una moto al tuo seguito con a bordo due soggetti, si blocca. Scende il passeggero, ti procura un foro nella gomma destra posteriore, poi avanza fino al finestrino della vettura e fa il segno della avvenuta foratura. Se tu ti fermi, ti accosti un poco più in là e vi lascio immaginare quello che può succedere nel momento in cui apri il portabagagli per prelevare gli strumenti per la riparazione o sostituzione, senza mancare di ringraziare il gentile signore che ti ha avvertito, per poi constatare la sparizione di merce varia, dopo che tu hai effettuato la riparazione e i malviventi si sono ormai dileguati.

furto-in-autoSe invece non ti fermi perché non fai caso, per lo più per diffidenza, all’avvertimento, allora prosegui per qualche centinaio di metri su per la salita per poi accorgerti che qualcosa non va. Allora approfitti della prima piazzola con distributore e attrezzeria che incontri, per bloccarti e chiedere un aiuto per l’intervento. Qui si avvera la sorpresa. Sopraggiunge un motorino, che poi è quello che ti seguiva, il conducente ti distrae, l’altro scende e si invola verso la tua auto, da cui i passeggeri un po’ preoccupati e soprappensiero per l’accaduto, sono scesi, lasciando sui sedili i preziosi e ghiotti contenitori con denaro, documenti, occhialeria, carte e bancomat e quanto altro possiamo dedurre, per poi dileguarsi in un minuto-secondo, lasciandoti incredulo.

Tale metodo, di recente, è stato esportato nella nostra città, con le varianti d’obbligo, ma con inusitata abilità. Lo scenario ove lo “spettacolo” si svolge è collocato nel quadrilatero fra via dell’Agora, alla confluenza con via del Lido e via Cerveteri. Insomma, laddove si affaccia il grande parcheggio del noto supermercato OBI.

placa de la catalunya
Placa de la Catalunya

Una piccola Placa de Catalunya in salsa provinciale, senza il condimento della Rambla, ma con le stesse caratteristiche della capitale catalana: esercizi commerciali, luoghi di ristoro e ritrovo, farmacie, gran traffico e confuso affollamento di persone. Profittando di ciò, gli astuti malavitosi prendono di mira una vettura parcheggiata, magari in seconda o terza fila, praticano il foro e poi, una volta che il malcapitato è risalito alla guida, lo seguono fino a quando egli, sempre più o meno, su via del Lido, all’altezza del parcheggio di OBI, si avvede del guaio. L’ignara vittima ripara nell’ampio spazio, si ferma, esce dall’auto, apre il portabagagli per reperire l’occorrente per la riparazione o sostituzione e mentre effettua l’operazione, i segugi si avventano sull’auto, spesso con le porte rimaste aperte, e si appropriano delle borse e dei borselli ivi riposti sui sedili, così immantinente dileguandosi.
ruote_bucateV’è da dire che gli autori del fatto, a mò di novelli Arsenio Lupin, non tradiscono la loro natura di gentiluomini, poiché non abbandonano la vittima in una landa desolata, bensì in una postazione fornita di tutti i servizi utili alla bisogna. Lo lasciano in mezzo ad una moltitudine di persone potenzialmente in grado di aiutarlo, vicino ad uno sportello della più importante banca italiana ove egli o i suoi compagni di transito, affezionati al contante ed eventualmente muniti di altro bancomat rimasto fortunosamente custodito nelle loro tasche, vogliano effettuare prelievi per le riparazioni e, perfino, in prossimità di un gommista attrezzato di tutto punto per sanare celermente il misfatto.

Se qualcuno, appassionato di fumettistica, osserva l’agire di costoro, non può non ricordarsi di Arsenio Lupin III, protagonista della serie manga e anime, creato da Kazuhiko Kato, ladro abile quanto esile e geniale nell’ideazione dei furti. Ebbene, speriamo che presso la Polizia di stanza in città non vi sia un qualche ispettore omologo di Koichi Zenigata, suo acerrimo rivale, perché è noto che il solerte agente dell’Interpol è instancabile nel cercarlo, ma non lo trova mai, anche perché il nostro Arsenio spesso si traveste sotto le sue sembianze. Il che, sconsolatamente, ci farebbe concludere che la simpatica banda possa perpetrare ulteriori appropriazioni.

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Il parcheggio in Via Sant’Agostino, Latina

Qual è la morale di questa storia: che la città sta crescendo e che ampliandosi e lievitando, alimenta anche il male, oltre che, auspichiamo, il bene, e con esso le più sofisticate e ardimentose forme di criminalità, degne delle più grandi metropoli.

È il prezzo che paghiamo allo sviluppo e al degrado che ad esso è tragicamente avviluppato. In compenso, abbiamo individuato la nostra modesta “Rambla” (Via del Lido) e la locale, molto meno splendida, Placa de Catalunya (ancora senza nome perché è attualmente e curiosamente intitolata a Via Padre S. Agostino) nonché il nostro “Tibidabo”, che in questo caso non c’è, perché da noi tutto è piatto, a meno che non vogliamo sostituirlo con il punto d’arrivo di Capo Portiere.

(Lettera firmata)

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