CORI, STALLONE DI GIULIANELLO: “IL NIPAAF CONFERMA LE IRREGOLARITÀ”

Luca Del Ferraro, Presidente del Dominio Collettivo ASBUC di Giulianello, e Mauro De Lillis, Sindaco di Cori
Luca Del Ferraro, Presidente del Dominio Collettivo ASBUC di Giulianello, e Mauro De Lillis, Sindaco di Cori

COMUNE DI CORI. LO STALLONE DI GIULIANELLO: IL NIPAAF CONFERMA LE IRREGOLARITA’

L’immobile storico nel centro di Giulianello di Cori continua a far parlare di sé, almeno sui social

La questione, sollevata con un esposto da alcuni cittadini di Giulianello e ripresa dai consiglieri di minoranza del gruppo L’Altra Città, fa riferimento all’immobile del 1600, vincolato dal 1991 con Decreto del Ministro per i Beni Culturali che avrebbe subito numerosi interventi non a norma da parte del precedente proprietario e che vedrebbe da tempo un fascicolo aperto davanti alla magistratura.

Leggi anche:
CORI, CASO STALLONE: MINORANZA CHIEDE COMMISSARIAMENTO DELL’ASBUC

L’immobile è stato acquistato di recente dall’ASBUC Dominio Collettivo degli usi civici per la modica somma di circa 380.000,00 euro e, cosa più rilevante, sembrerebbe che, al momento dell’acquisto, l’ASBUC fosse a conoscenza delle difformità urbanistico-edilizie gravanti sull’immobile. La situazione sarebbe stata persino messa nero su bianco nello stesso atto notarile, con la “rinuncia ad eventuali eccezioni sul punto” sottoscritta dal Presidente Luca Del Ferraro.

“La questione assume una certa rilevanza – come sottolinea Evaristo Silvi, capogruppo dell’opposizione – da una parte perché l’immobile è stato acquistato dall’ASBUC con soldi provenienti dalle liquidazioni di usi civici che i cittadini, soprattutto di Giulianello, debbono versare per liberare le proprie proprietà. Dall’altra perché l’amministrazione del Comune di Cori, se venissero confermate le irregolarità urbanistiche, è stata per anni inerte anche verso la precedente proprietà”.

Ora sulla pagina Facebook dell’ASBUC è apparsa una “soddisfatta” nota a firma dello stesso Presidente Del Ferraro con la quale si dà conto del “nuovo” parere della Soprintendenza dei Beni Culturali di Latina, che, sostanzialmente direbbe che “non esistono difformità” e che quindi non sarebbero giustificate azioni sanzionatorie.

“Ma la questione – sottolinea Silvi – è che, seppure questo fosse il contenuto del parere della Soprintendenza, si tratterebbe di un atto endoprocedimentale, che dovrà necessariamente essere valutato anche alla luce delle risultanze del sopralluogo del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, che, da quanto ci risulta, sembrerebbero di parere opposto, tanto che lo stesso NIPAAF avrebbe richiesto all’Ufficio Tecnico-Urbanistico del Comune di Cori l’emissione di provvedimenti nei confronti dell’ASBUC, attuale proprietario”.

I Consiglieri di minoranza avevano già presentato nei mesi scorsi la richiesta di Consiglio Comunale per avere informazioni e discutere la questione. Ma la Presidente Annamaria Tebaldi, nonostante la decisione di accogliere la richiesta non spettasse a lei, bensì al Consiglio stesso, aveva formalmente comunicato “l’intenzione di non procedere … poiché l’accertamento della regolarità degli interventi realizzati sull’immobile costituiscono materia assolutamente estranea rispetto alle funzioni del Consiglio Comunale”.

“Ci auguriamo – conclude Silvi – che l’ASBUC non debba accollarsi ogni onere giuridico ed economico per le irregolarità urbanistiche commesse dal precedente proprietario anche grazie alla “distrazione” dell’Amministrazione Comunale. Perché stiamo parlando di denaro dei cittadini di Giulianello”.

Articolo precedente

TROPPO RUMORE E SCHIAMAZZI NEL LOCALE DI FORMIA: A FINE ESTATE ARRIVA L’ORDINANZA

Articolo successivo

L’UNICUSANO APPRODA AD APRILIA

Ultime da Politica