COPPA DEL MONDO DI CANOTTAGGIO SALTATA NEL 2020: ORA L’OPPOSIZIONE CHIEDE CHIARIMENTI

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Tappa della Coppa del Mondo di Canottaggio annullata nel 2020: i consiglieri d’opposizione di Sabaudia chiedono un’assise ad hoc

A presentare la nota al Presidente del Consiglio Comunale di Sabaudia, sono Massimo Celebrin, Pasquale Capriglione, Giovanni Secci ed Enzo Di Capua. L’oggetto è la tappa della Coppa del Mondo che, ad aprile 2020, causa lockdown e pandemia, non fu disputata. Una delusione per tutti certamente, ma oggi i consiglieri di opposizione vogliono delucidazioni sui soldi spesi considerato che l’evento sportivo è stato annullato appena 20 giorni prima che avesse luogo (la tappa era prevista in una tre giorni dal 10 al 12 aprile 2020), quando era stato già annunciato e, sopratutto, molti atti erano stati disposti.

Secondo i consiglieri, che ricostruiscono l’iter della vicenda, il Sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, nella seduta del Consiglio Comunale del 4 Luglio 2019, aveva dichiarato la volontà di esperire una seduta riguardante i dettagli, la rendicontazione e delucidazioni in merito alla Prima Tappa della Coppa del Mondo.

Varie furono le determine del Comune che accompagnarono e concretizzarono l’organizzazione dell’evento atteso da tutti a Sabaudia e oltre: dall’aprile del 2018 fin al luglio del 2019, si susseguirono atti d’indirizzo e impegni che andavano dalla individuazione di aree idonee per l’ubicazione di strutture info point di utilità pubblica al coordinamento amministrativo e tecnico delle attività inerenti la tappa.

E ancora: l’istituzione di una unità di studio e progetto, l’approvazione di un protocollo d’intesa tra Comune di Sabaudia ed Enti territoriali, l’approvazione delle progettazioni di fattibilità tecnico-economica, fino all’approvazione e alla costituzione, con tanto di statuto (revisionato a novembre 2020), del Comitato Sabaudia 2020.

Il 4 luglio 2019, le dichiarazioni del Sindaco, assunte nel Consiglio comunale, con la quale la prima cittadina “dichiarava che erano state stanziate e utilizzate risorse pubbliche, per l’organizzazione della competizione – scrivono i quattro i consiglieri nella nota con cui chiedono il consiglio comunale – ma che ad inizio progettazione non era possibile dettagliarle per micro voci con l’organizzazione dell’evento ancora in corso“.

Celebrin, Capriglione, Secci e Di Capua chiedono, ora, la convocazione di un consiglio comunale, proprio per far sì che vengano messi a disposizione tutti gli atti riguardanti l’organizzazione, la gestione della gara di Canottaggio e soprattutto le delucidazioni sui soldi spesi.

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