CONCORSI ASL: LA CORRUZIONE CONTESTATA ALL’EX SENATORE MOSCARDELLI. CITATI ALTRI POLITICI

Concorsi Asl truccati: un nuovo arresto nella duplice inchiesta che ha terremotato l’Azienda sanitaria locale. Ipotesi di accordo corruttivo tra il già arrestato nella precedente ordinanza Claudio Rainone e il segretario provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli. L’indagine della Squadra Mobile diretta dal Dirigente Giuseppe Pontecorvo e dalla Guarda di Finanza di Latina diretta dal Comandante del Nucleo Polizia Economia-Finanziaria Angelo Andreozzi è coordinata dal sostituto procuratore di Latina Valerio De Luca, dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e dal Procuratore Capo Giuseppe De Falco

Lapidario il Gip Cario quando parla dell’ex Senatore Moscardelli. Le indagini, per il giudice per le indagini preliminari, documentano un “quadro indiziario di ripetute ingerenze da parte del Moscardelli su un fronte anche più vasto dei concorsi. Non facente parte della struttura pubblica Asl” l’ex senatore “ne gestisce comunque le sue sorti in termini di trasferimenti del personale, stabilizzazioni di contratti, posizioni in graduatorie, superamento di concorsi”. Parallelamente Rainone “garantisce al politico la “sistemazione” di diverse posizioni lavorative astrattamente idonee, in futuro, ad esprimere la propria riconoscenza a Moscardelli in termini di potenziali espressioni di voto sul territorio ricevendone il Rainone, in cambio, in un piano di totale “parità” fra corruttore e corrotto, i suoi vantaggi di progressione di carriera grazie all’entratura di Moscardelli negli ambienti politici e dei vertici Asl”.

A maggio scorso, la misura adottata dal G.I.P. del Tribunale di Latina Giuseppe Cario contestava al Dirigente dell’Asl di Latina Claudio Rainone (direttore dell’Uoc Reclutamento ed ex direttore amministrativo) e a Mario Graziano Esposito (funzionario dell’unità operativa complessa Reclutamento) i reati di falsità ideologica in atti pubblici rivelazione di segreti di ufficio, entrambi nella forma aggravata. Entrambi posti ai domiciliari ed entrambi sospesi – col dimezzamento dello stipendio – dai loro rispettivi ruoli di Direttore e Funzionario dell’Uoc Reclutamento.

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Ad aprile scorso, poco prima, in ordine di tempo rispetto all’ordinanza di custodia cautelare, Rainone rassegnò le dimissioni dalla carica di Direttore Amministrativo dell’Asl. Ed è proprio quella funzione che, secondo gli investigatori e gli inquirenti, costituisce lo scambio di utilità tra Rainone medesimo e Moscardelli: da una parte il Presidente di Commissione che aiutava con telefonate imbarazzanti (o come li chiamava Rainone stesso dei “pensierini” per passare più agevolmente la prova orale) i due partecipanti, Giuseppe Tomao e Matteo Di Domenico, al concorso da 23 posti come collaboratore amministrativo professionale cat. D indetto in forma aggregata da varie Asl con quella pontina come capofila; dall’altra Moscardelli che ha contattato Rainone per Tomao e Di Domenico, l’uno Presidente del Consiglio Comunale di Minturno, l’altro figlio della Presidente del Consiglio Comunale di Gaeta, Pina Rosato; sia quest’ultima che Tomao vicini a Moscardelli in quanto aderenti alla stessa corrente partitica del Segretario provinciale

Giuseppe Tomao
Giuseppe Tomao

Tomao, come noto, si è dimesso dalla carica di Presidente rimanendo consigliere comunale. Rosato, seppur non coinvolta direttamente, è rimasta al suo posto per di più difesa pubblicamente dal Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano.

Oggi, con la misura degli arresti domiciliaria firmata dal Gip Giuseppe Cario, a Moscardelli e Rainone viene contestata la corruzione, mentre la rivelazione aggravata di segreto di ufficio è in capo unicamente al Segretario Dem solo perché è già stata ascritta al manager Asl nella precedente ordinanza di maggio. Un reato che ora è in concorso tra i due in quanto Moscardelli – si legge nell’ordinanza – “ha rivestito il ruolo di istigatore della condotta illecita di rivelazione“.

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Tuttavia, il quadro indiziario è sicuramente più composito e “delinea un accordo corruttivo di scambio tra Rainone e Moscardelli“. La rivelazione dei temi della prova orale nelle telefonate intercorse tra Rainone, Tomao e Di Domenico costituiscono per l’appunto il patto corruttivo, istigato da Moscardelli, allorché il Presidente della Commissione d’Esame, ossia il suddetto Rainone, neanche conosceva i due candidati. È stato, secondo la Procura di Latina, proprio Moscardelli, ex senatore e consigliere regionale e comunale, a indicare i due nomi a Rainone. Ma in cambio di cosa?

È qui che la famosa regia politica si esplicita. Secondo gli inquirenti Moscardelli “prometteva l’intercessione per assicurare a Rainone la nomina di Direttore Amministrativo della Asl di Latina“. Circostanza che si è poi concretizzata dal momento che Rainone ha ricoperto quella carica dal mese di dicembre 2020 al mese di aprile 2021 quando si dimise inseguito dai primi assordanti rumors noti già a gennaio 2021 e la sicurezza che la Guardia di Finanza stava attenzionando l’altro concorso, quello da 70 posti. Una decisione, quella di Rainone, scaturita peraltro dal fatto che era stato già ascoltato dagli organi inquirenti.

Moscardelli, peraltro, avrebbe brigato con Rainone, così come si evince dalle indagini, anche per altre persone, tra cui il consigliere comunale di Pontinia Matteo Lovato. “Un’attivazione frenetica”, quella dell’ex senatore, che riguarda “le posizioni di medici, infermieri, personale vario da trasferire…a tempo determinato da stabilizzare o da assumere con chiamata diretta da rinnovare, contratti da prorogare, ovvero posizioni in graduatoria”.

Tuttavia tra i politici di ben altro peso figurano nell’inchiesta, in riferimento alla nomina di Rainone come Direttore Amministrativo, anche i nomi dei due consigliere regionali del Partito Democratico Enrico Forte e Salvatore La Penna, i quali però non sono indagati e, in un secondo momento, sono risultati agli occhi degli investigatori non a conoscenza dell’accordo corruttivo tra Rainone e Moscardelli, per di più “scagionati” dalle dichiarazioni rese alla Procura della Repubblica dall’Assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato.

Agli inquirenti, l’Assessore alla Sanità regionale ha raccontato che, “prima della riunione“, La Penna e Forte “gli parlavano separatamente anticipandogli come Moscardelli avesse assunto posizione difensiva nei confronti del Rainone”. Una eventualità avvenuta dopo gli arresti di maggio 2021 a carico dello stesso Rainone e del funzionario Asl Esposito, rispettivamente Presidente e Segretario della Commissione d’esame che giudicava i candidati al concorso da 23 posti.

Claudio Moscardelli
Claudio Moscardelli

Ad ogni modo, una telefonata tra Rainone e Forte fa capire di come il manager beneventano residente ad Aprilia fosse molto considerato da tutti i politici di area Dem nell’area pontina. Forte, nell’intercettazione pubblicata di seguito, fa capire a Rainone del suo interessamento affinché il direttore Amministrativo dell’epoca all’Asl di Latina, Eleonora Di Giulio (che come vedremo ha un ruolo dirimente per comprendere le azioni di Rainone e Moscardelli), fosse “dirottata” in altra Azienda sanitaria. E proprio per far posto a lui, Rainone, fino ad aprile 2021 Direttore amministrativo facente funzioni.

Enrico FORTE: ue Claudio ciao, buonasera
Claudio RAINONE: lo facevo solo per salutarti
Enrico FORTE: come stai tutto apposto? Io ho parlato de te oggi in Regione Claudio RAINONE: siii..??
Enrico FORTE: sì perché abbiamo avuto un Consiglio Regionale straordinario sulla sanità e c’era l’Assessore (Alessio D’Amato) con il quale ho parlato e mi ha detto Enrico dobbiamo comporre sto quadro di giro di questi, chi se ne va chi è…ed in questo quadro va bene le cose che ci siamo detti io te le riconfermo ha detto, mi devi dare il tempo….come capisci però dobbiamo comporre San Andrea tutta sta’ robba qua’ e la dobbiamo mette insieme
Claudio RAINONE: perfetto
Enrico FORTE: però mi ha confermato l’impegno e quella la dirottiamo da qualche altra parte
Claudio RAINONE: ah…benissimo, e questo mi fa piacere, no ti chiamavo anche perché mi fa piacere sentirti

Tornando al nucleo centrale dell’inchiesta, l’assessore D’Amato è citato più volte da Moscardelli nelle telefonate con Rainone, proprio per rassicurare quest’ultimo sulla nomina a direttore amministrativo all’epoca occupato dalla Dottoressa Eleonora Di Giulio ascoltata a sommarie informazioni e trasferitasi alla funzione che tuttora ricopre come Direttore Amministrativo alla Asl di Frosinone (trasferimento perfezionato il 15 dicembre 2020, su proposta del Direttore generale ciociaro tramite l’allora Dg pontino Casati). Il Segretario Dem insisteva con Rainone a dirgli che di lui aveva parlato con D’Amato e che non c’era nulla di cui preoccuparsi. Circostanza respinta al mittente da D’Amato ascoltato dalla Procura. Secondo l’Assessore alla Sanità, sentito dagli inquirenti, Moscardelli avrebbe “sponsorizzato” il nome di Rainone in un’unica circostanza. E poi, sempre D’Amato sostiene di non ricordare ”…di avere mai parlato con il dottore Moscardelli e Masiero o altri della nomina di Rainone direttore amministrativo”.

C’è anche un altro aspetto sul concorso da 23 posti conclusosi a novembre che dimostrerebbe l’irregolarità dello stesso. È proprio l’allora Direttore Amministrativo Eleonora Di Giulio a segnalare all’allora Diregente Generale Giorgio Casati l’inspiegabile ritardo nella consegna della delibera di approvazione della graduatoria del concorso. Un ritardo che è spiegabilissimo invece, secondo la Procura, col fatto che fosse funzionale all’assegnazione delle sedi a favore di Tomao e Di Domenico i quali dovevano essere piazzati in posti lavorativi a loro graditi. Tomao, ad esempio, si trovava a Terracina e il responsabile del suo trasferimento in un luogo non gradito sarebbe stato il direttore responsabile del Distretto Sanitario 4 Giuseppe Ciarlo (“lo sfregio di Pino”, lo definisce Moscardelli, intendendo la decisione di Ciarlo). Ecco perché Moscardelli intercede con Raione affinché Tomao possa andare a Formia: “Tomao a Formia – dice Moscardelli – ci tengo moltissimo“.

L’attesa della delibera viene esplicitata dalla Di Giulio che aveva avuto la “sensazione – ha dichiarato a sommarie informazioni agli organi investigativi – che non fosse gradita a qualcuno all’interno dell’Azienda, anche perché ho avuto subito la sensazione che Claudio Rainone avrebbe potuto prendere il mio posto come Direttore Amministrativo“.

Quindi, non solo Tomao e Di Domenico dovevano essere favoriti al concorso ma, per l’accordo Moscardelli/Rainone, dovevano pure occupare sedi di lavoro a loro gradite.

Claudio RAINONE: Ciao ciao
Claudio MOSCARDELLI: senti puoi parlare?
Claudio RAINONE: io sì, sto prendendo un caffè e sto da solo, quindi per cui…
Claudio MOSCARDELLI: senti io ho parlato adesso con Alessio (ndr: D’Amato, assessore regionale alla Sanità), ed avevo detto a Roberto (ndr: Masiero, responsabile provinciale sanità del Partito Democratico e Operation Manager Hub per la campagna vaccinale Covid), guarda vado a parlargli, ed allora lui mi dice, va bene stiamo lavorando su questo spostamento, lui mi chiedeva, il direttore Generale è d’accordo? Guarda io gli sono andato a parlare e gli ho detto guarda noi ci dobbiamo muovere in questa maniera e lui mi ha detto semplicemente trovategli un altro posto ed insomma non è che gli revoco il contratto, io lo faccio se la spostate per me va bene. Ho detto quindi da parte sua va bene, da parte di lei non è che ci può essere il tema se sì o no…ha parlato con il suo riferimento e quindi a me l’importante che stringete e trovate la posizione, gliela offrite e dopodichè va e se stà robba…senno da qua non ne usciamo, comunque per quanto riguarda il D.G. (ndr: Direttore Generale dell’Asl, all’epoca delle telefonate Giorgio Casati) lui ha detto va bene se gli troviamo un’altra posizione equipollente per lui non fa problemi quindi gli ho detto per favore stringi e fammi sape’ quando questa cosa si può fare, ho detto vabbene tanto abbiamo parlato con tutti, c’è il via libera di tutti dovete solo trovargli la collocazione…Lei non si può rifiutare perché sennò…
Claudio RAINONE: e che cazzo sarebbe una pazza (ndr: riferendosi alla Di Giulio)…
Claudio MOSCARDELLI: sennò si apre un problema enorme come una casa, noi con lei abbiamo problemi che non possono più essere sostenuti, quindi ho detto ci riaggiorniamo da qui a qualche giorno e fammi sape’ quello che può essere messo in campo per chiudere questa soluzione
Claudio RAINONE: che cazzo l’Assessore era ancora in fase di riflessione? Claudio MOSCARDELLI: no, no non era in fase dí riflessione
Claudio RAINONE: però ha sollevato un dubbio legittimo è!!
Claudio MOSCARDELLI: in concreto ti abbiamo detto tutti fai sta cosa…falla

Per chiudere il cerchio delle assunzioni e dei posti graditi a Tomao e Di Domenico, era importante spostare la Di Giulio in altra Asl. Di Giulio fu trasferita alla Asl di Frosinone, seppure senza forzature poiché è lei stessa ad aver detto agli inquirenti che nell’Azienda ciociara avrebbe avuto un contratto a tre anni come Direttore Amministrativo rispetto al contratto per una sola annualità garantito dall’Asl di Latina.

Rainone, alla fine della corsa, fu nominato come Direttore Amministrativo tanto è che Moscardelli lo metteva a conoscenza di incontri ed esiti di questi incontri che avrebbe avuto con D’Amato. Ecco cosa dice rivolto a Masiero in una intercettazione captata dagli investigatori: “Professò….sò diventato Direttore Amministrativo, noo!!”. E Masiero: “…quasi, oggi Alessio, Enrico Forte e Claudio si sono parlati qua, Enrico lunedì va a parlare con Alessio di questa cosa proprio perché deve muovere il gobbo di là e tu di qua“. E sulla Di Giulio, sempre Masiero rassicura: “Tanto tra 10 giorni…non ci sarà più perché andrà da un’altra parte perché i politici locali non la vogliono”.

Ecco come, in concomitanza con l’esito del concorso da 23 posti, Rainone rassicurava Moscardelli su Di Domenico e Tomao, e di converso Moscardelli rassicurava Rainone sul prossimo incarico. È questa la telefonata che più di tutte inguaia l’ex Senatore ed ex membro della Commissione Antimafia nel Parlamento italiano.

Claudio MOSCARDELLI: ei ciao ciao Clà
Claudio RAINONE: scusami per l’orario è!! intanto tutto apposto insomma, anche se per uno dei due ho dovuto fare qualcheee…
Claudio MOSCARDELLI: vabbene vabbene
Claudio RAINONE: qualche forzatura, ma non è un problema…fatto…ma quand’è che tu pensi di avere delle novità?
Claudio MOSCARDELLI: guarda…
Claudio RAINONE: ti spiego perché…
Claudio MOSCARDELLI: io domani lo rivedo, perché domani c’è una manifestazione dove lo incontro e poi c’è un consiglio sulla sanità dove Enrico perché oggi ci siamo sentiti, ed Enrico gli va addosso
Claudio RAINONE: ti spiego perché… perché io, mo che finisco il concorso, giovedì, poi consegno gli atti e farei la delibera con decorrenza a Novembre, però non vorrei che le destinazioni le desse lei (ndr: Eleonora Di Giulio)…hai capito?
Claudio MOSCARDELLI: certo, certo
Claudio RAINONE: è solo questo quello che mi preme, poi oh…fate voi Claudio MOSCARDELLI: vabbene
Claudio RAINONE: ti dico questo per dire insomma…
Claudio MOSCARDELLI: certo
Claudio RAINONE: perché qualche cosa la potremmo…vabbè dai
Claudio MOSCARDELLI: vabbene
Claudio RAINONE: bo, vedi tu, fatemi….è inutile che te lo dico se la cosa deve essere fatta che fosse a stretto giro, sennò compromettiamo alcuni lavori e non avrebbe più senso, capito?
Claudio MOSCARDELLI: certo
Claudio RAINONE: veramente te lo dico è…di cuore certo senza problema alcuno certo vabbuò? vabbene Claudio resto in attesa di vostre…ciao ciao

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