COMITATO CIVICO CORI A ZINGARETTI: “OSPEDALE DI COMUNITÀ INAUGURATO GIÀ TRE VOLTE”

Il Comitato Civico di Cori interviene su Zingaretti dopo la presentazione dei progetti da fondi Pnrr destinati alla sanità pontina

“Da non crederci – spiegano in una nota dal Comitato guidato da Massimo Silvi – nella giornata di ieri (ndr: venerdì 7 gennaio) a Latina, lontani dalle sedi sanitarie, nell’Università è stato presentato dal Presidente Zingaretti e l’Assessore D’Amato, in pompa magna il PNRR per la provincia di Latina che sarà finanziato con 39,2 milioni di euro, avremmo voluto un bagno di umiltà, ma così non pare“.

“Mentre la crisi dei servizi sanitari nella ASL di Latina ha ormai raggiunto un apice indescrivibile, che costa tutti i giorni lacrime e sangue al mezzo milione di abitanti della provincia, che non trovano risposte ai problemi di salute nei loro territori, si presenta la mirabolante sanità del futuro. Il Comitato Civico di Cori – incalza la nota – si chiede se la Regione abbia idea del presente sempre più fosco, dove tutte le promesse mancate sono diventate voragini e buchi neri. Tanto per rinfrescare la memoria, a Cori, l’Ospedale di Comunità c’è dal 2000, e fino ad oggi è stato inaugurato già tre volte, ora chi dovremmo aspettare al nastro? Visto che l’avete svuotato di nuovo mettendolo in mano ad un coordinatore presuntuoso ed inetto, esautorando tutti i medici di famiglia sui percorsi terapeutici diagnostici? Che ci parlate a fare tanto di telemedicina, quando sono tre anni che l’attrezzatura del Progetto “Accorciamo le distanze”, giace incellofanata e nascosta, sempre a Cori? Ma che razza di rappresentanti politici e dirigenti della ASL sono, quelli che hanno mancato ogni confronto, con cittadini e associazioni, che hanno chiesto e chiedevano puntualmente conto del disastro in cui siamo? Prima di ogni proclama avreste dovuto incontrare i cittadini, e chiedere scusa per quanto è avvenuto, e quanto sta ancora avvenendo in provincia di Latina”.

“Nel distretto 1 non solo non si hanno più i PAT, ex PPI, attivi 24 ore, decurtati per emergenza Covid a solo 12 ore, e in questi giorni “funzionanti” virtualmente con la sola presenza infermieristica. E dal 10 gennaio 2022 chiude anche il Pronto Soccorso di Aprilia (ndr: in realtà la chiusura del Pronto Soccorso è stata scongiurata in extremis dopo un vertice in Prefettura a Latina): certo sanità privata in convenzione, ma i 70.000 abitanti di Aprilia e gli altri 50.000 del distretto 1 sono praticamente senza più servizi di prossimità; mancano medici di famiglia e pediatri, migliaia di persone lasciate in balia di se stesse in condizioni di fragilità e malattie”.

“Se ci si sposta, le condizioni del DEA di Latina sono a dir poco vergognose e inaccettabili per un paese civile; due anni di pandemia, alla ASL di Latina non hanno insegnato niente, se non a nascondere bene bene le responsabilità dei Dirigenti della ASL. Perché sappiate: un Direttore di distretto, come Bellardino Rossi dice, ormai da 20 anni e più, che la colpa dello stato comatoso della sanità pontina è dei politici locali, salvo poi riscuotere stipendi con tanti zeri. Quanta connivenza, per poi lavarsene le mani: se ricordiamo che l’esponente di spicco del PD latinense è finito agli arresti domiciliari, non per la tutela di interessi pubblici alla salute dei cittadini, ma per il clientelismo dei posti di lavoro nella ASL. C’è un problema serio di classe politica e di dirigenti che si occupano del sistema sanitario pontino, andrebbero rimossi uno per uno, ed impedito loro di gestire un solo euro, visto il disastro finora prodotto, solo così potremo pensare che i soldi del PNRR vengano spesi per garantire servizi sanitari e tutelare la salute dei cittadini. È avvenuto un incontro tra avvoltoi della sanità pontina – conclude il Comitato corese – avvoltoi pronti a spolparsi fino all’ultimo osso le risorse del PNRR, moriremo della bulimia di questi personaggi, politici e dirigenti onnivori, che non garantiranno nulla ai cittadini più bisognosi, fragili e malati…con tutta franchezza siamo stanchi di anni di sole parole e promesse al vento. È tempo di cambiare, e se non cambierete voi, cambieremo noi!!”

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