CIMITERO DI CISTERA: STOP AL MANIFESTO SELVAGGIO, ACCORDO TRA COMUNE E AGENZIE

Cimitero Cisterna
Cimitero di Cisterna

Stop alle affissioni cimiteriali abusive. Intesa tra Comune e agenzie funebri per garantire maggiore decoro urbano

Locandine cimiteriali affisse sulle cabine delle società telefoniche o di energia elettrica, sulle serrande o facciate esterne dei negozi, sui parcometri o nei viadotti. Il Comune ha deciso di porre un freno al manifesto funebre selvaggio ed intende salvaguardare il decoro urbano. Per questo sono stati convocati i rappresentanti delle agenzie funebri che operano sul territorio comunale per un confronto e per consentire di svolgere la giusta attività di informazione ma in maniera disciplinata.

Le agenzie funebri hanno dichiarato la loro disponibilità ma anche l’esigenza di adeguati spazi per l’affissione. Gli uffici comunali hanno quindi elaborato un piano di spazi a loro riservati dislocati sul territorio comunale che d’ora in poi dovrà essere rispettato.

Pertanto, come elencato nell’allegato alla determinazione dirigenziale n.670 del 4 agosto scorso, gli spazi dedicati alle affissioni cimiteriali sono Via Manzoni, Via Alighieri, via Quasimodo, Via Corso della Repubblica Nord numero civico 111, Via Corso della Repubblica tra i civici 198 e 200, Via Monti Lepini (fronte parcheggio, 50% del tabellone su doppia facciata), viale America, Piazza Leonardi, Via Stocchi, Corso della Repubblica (dopo il ponte ferroviario lato sinistro), Stazione ferroviaria (50% tabellone lato strada, 50% lato ferrovia), Via Nettuno incrocio Via Dalla Chiesa, Via Po, Via 1° Maggio, Via Roma, Parcheggio Via Primo Maggio – Via Po (2 facciate), Via Corridoni (parcheggio), Via Appia Nord (fronte Cimitero), oltre agli spazi già in uso nel Piazzale Cimitero, Via Appia Nord (Collina dei Pini), Via S. Giuseppe (Borgo Flora).

È demandato alla Polizia Locale il controllo relativo ad eventuali violazioni con emissione della sanzione pecuniaria a carico all’agenzia funebre titolare per l’affissione non conforme secondo quanto previsto dagli articoli 663 e 664 del Codice Penale.

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