CHIOSCO BRUCIATO SUL LUNGOMARE A SABAUDIA: CONDANNATI GLI ESECUTORI

Lo stabilimento sul lungomare "Duna 31.5" mentre va a fuoco a gennaio 2022
Lo stabilimento sul lungomare "Duna 31.5" mentre va a fuoco a gennaio 2022

Stabilimento balneare in fiamme a Sabaudia: condannati dal Tribunale di Latina glu autori materiali del rogo avvenuto a gennaio 2022

Valerio Toselli, 30 anni, accusato di aver incendiato lo stabilimento sul lungomare di Sabaudi, “Duna 31.5”, insieme al co-indagato Simone Petrucci, su mandato della 67enne Mariella D’Indio, sono stati condannati dal giudice monocratico del Tribunale di Latina.

Toselli, difeso dall’avvocato Leonardi, e Petrucci, assistito dall’avvocato Serrecchia, sono stati condannati rispettivamente alle pene di 5 anni e 2 mesi e 2 anni e 6 mesi di reclusione.

A giugno scorso, le due donne, Mariella D’Indio e la figlia 34enne Tatiana Rizzi, chiamate a rispondere, come mandanti, dell’incendio doloso avvenuto il 6 gennaio 2022 presso lo stabilimento balneare, hanno avuto due destini diversi dal punto di vista giudiziario. Al termine di una lunga udienza, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, tramite rito abbreviato, aveva assolto la 34enne Tatiana Rizzi con formula piena e condannato a 2 anni e 8 mesi la 67enne Mariella D’Indio per il reato di incendio doloso. Le due donne erano assistite entrambe dall’avvocato Guido Calisi.

Il giovane di Sabaudia, Valerio Toselli, difeso dall’avvocato Leonardi, aveva deciso, in sede di interrogatorio di garanzia, dopo essere stato arrestato dai Carabinieri, di non rispondere alle domande dell’allora Giudice per le indagini preliminari, Giorgia Castriota.

Petrucci, colui che è ritenuto il complice dell’esecutore nell’incendio al “Duna”, aveva invece negato il suo coinvolgimento, cercando di chiarire anche alcuni passaggi dell’inchiesta che lo vedono menzionato nell’attività intercettiva: secondo il 32enne, difeso dall’avvocato Serrecchia, peraltro, la sera del rogo, il 6 gennaio, lui non non si trovava sul lungomare di Sabaudia

Dopo l’incendio del “Duna”, avvenuto il 6 gennaio 2022, i sospetti dei militari dell’Arma hanno permesso di appurare infatti come l’incendio sia effettivamente stato commissionato dalla titolari di una concessione per noleggio di sdraio e ombrelloni – Mariella D’Indio – cessata a seguito di ripetute violazioni accertate dai Carabinieri Forestali del Parco di Fogliano e poi riaperta in altra località del lungomare, e che aveva già avuto diversi screzi con i titolari dello stabilimento incendiato.

Le ulteriori indagini dei Carabinieri avevano permesso inoltre di individuare in Toselli l’autore dell’incendio che, insieme a Petrucci, per 500 euro, hanno materialmente dato fuoco allo stabilimento, per poi allontanarsi mentre lo stesso bruciava.

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