CHILI DI DROGA E ARMI A FONDI: RIESAME CONFERMA LE ACCUSE A CARICO DEI 7 ARRESTATI

Arrestati prima di Natale con armi e chili di droga a Fondi: il Tribunale del Riesame conferma l’impianto accusatorio

Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorsi dei sette uomini che, il 23 dicembre scorso, all’antivigilia di Natale, furono arrestati in un blitz di Polizia e Carabinieri a Fondi dopo essere stati seguiti in un tragitto che portava da una villa nel centro di Frosinone fino alla città della Piana.

I giudici del Tribunale della Libertà hanno confermato le accuse di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, materiale esplosivo e armi clandestine e da guerra con relative munizioni. Tutti e sette gli uomini, difesi dagli avvocati Forte, Cardillo Cupo e Palmieri, si erano comunque avvalsi della facoltà di non rispondere una volta arrestati e interrogati dal Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota che aveva convalidato gli arresti e respinto la richiesta di una misura restrittiva più lieve lasciandoli tutti in carcere a Poggioreale.

Il giorno dell’Epifania, inoltre, è finito in carcere anche il fratello di uno degli arrestati, il pregiudicato Massimiliano Del Vecchio, volto noto negli ambiente del crimine pontino, che è risultato essere l’uomo che viveva ai domiciliari nella villa di Frosinone, dal 21 dicembre, dove secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nel cortile erano parcheggiate le quattro autovetture ed il furgone utilizzati dai sette arrestati per il trasporto dal capoluogo ciociaro a Fondi dello stupefacente e delle armi: 60 chili di hascish e 15 chili di marijuana. Nel doppio fondo del furgone furono invece rinvenute 2 pistoleuna mitraglietta e 3 fucili con centinaia di munizioni di vario calibro, 15 chili di plastico, 14 detonatori e due bombe a mano.

Rimangono in carcere, quindi, gli uomini arrestati dagli agenti della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile di Latina e del Commissariato di Fondi, in collaborazione con la Squadra Mobile di Frosinone e la partecipazione del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Latina.

Si tratta di personaggi noti nello scacchiere criminale della malavita pontina e insospettabili: su tutti (tra i noti), il 57enne di Latina (originario di Messina) Alessandro Artusa, già condannato a 26 anni di reclusione (pena scontata, anche in semilibertà), in concorso con Antonello Tozzi e Giuseppino Pes, per il delitto del beneventano Francesco Saccone freddato nel 1998 in Piazza Moro a Latina. Coinvolti anche Paolo Rea di Velletri e il gruppo dei fondani: il 25enne idraulico Francesco Paolo Carnevale, il 24enne falegname Alessio Di Vito, il meccanico 48enne Luca Fabrizio coinvolto nell’inchiesta anti-droga Diablo (finita per lo più in prescrizione), Onorato Rotunno, 35 anni, destinatario di una misura cautelare sempre per spaccio di droga tra Fondi, Formia e Terracina, insieme ad altre persone, nell’ambito dell’operazione Enigma e, per l’appunto, Gianluca Del Vecchio, fratello di Massimiliano Del Vecchio arrestato, come detto, in una fase successiva, e coinvolto recentemente nelle operazioni Astice e Certificato Pazzo, e da ultimo arrestato nell’operazione Scarface.

Articolo precedente

INDAGINI SU PORTO DI GAETA, M5S: “SERVE MAGGIORE COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE”

Articolo successivo

LATINA E PROVINCIA, IL BILANCIO DELLA QUESTURA: 5 GLI ARRESTI. POTENZIATI CONTROLLI ANTI-COVID

Ultime da Giudiziaria