“DIABLO”, SPACCIO DI DROGA: CHIESTE CONDANNE PER I D’ALTERIO

Procura della Repubblica di Latina
Procura della Repubblica di Latina

Inchiesta Diablo, spaccio di droga a Fondi e nella provincia: dopo anni, chieste le condanne per Giuseppe D’Alterio detto Peppe ‘O Marochhino e il figlio Luigi

L’inchiesta affonda le radici in accertamenti compiuti dalla Guardia di Finanza di Formia quasi venti anni fa sul giro di cocaina e hashish messo in piedi da D’Alterio, coinvolto negli anni in vari procedimenti penali di estorsione al Mof di Fondi e spaccio (Aleppo, Aleppo II e Lazial Fresco i più noti).

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Il quartier generale per Peppe ‘O Maorcchino, in rapporti anche con la malavita rom di Latina, è Fondi.

Peppe 'O Marocchino D'Alterio
Giuseppe D’Alterio detto Peppe ‘O Marocchino, ritenuto da anni punto di riferimento malavitoso nel sud pontino anche in rapporti con i Casalesi

Ma l’inchiesta Diablo, all’inizio, vide il rinvio a giudizio, disposto dall’allora giudice presso il Tribunale di Latina Matilde Campoli, per 18 persone: oltre che a Giuseppe e Luigi D’Alterio, la moglie Anna Milazzo, Luca Fabrizio, Alessio Ferri, Francesco Pistillo, Pasqualino Marotta, Fabio Pannozzo, Carlo Zizzo, Giuseppe Ciano, Roberto e Gianluca Lorello, Gianluca Risivi, Umberto Gori, Matteo Baldascini, Fabio Criscuolo, Aldo Perrucci e Antonio Scimmo.

Era gennaio del 2012 e passati nove anni senza una sentenza di primo grado, il sostituto procuratore della Procura di Latina Giuseppe Bontempo ha chiesto al Tribunale di Latina l’assoluzione o il proscioglimento per intervenuta prescrizione per tutti gli imputati.

Rimangono in piedi, come detto, solo le posizioni di Giuseppe D’Alterio e del figlio Luigi, i quali, secondo l’accusa, avrebbero trasportato centinaia di chili di droga sui camion, intessendo una rotta tra la Spagna, il Nord Italia e Fondi. La droga veniva nascosta dentro le cassette di frutta e verdura destinate al Mercato Ortofrutticolo di Fondi. Un metodo che ritroviamo in altre indagini, su tutte Lazial Fresco, applicato da D’Alterio.

Il pm Bontempo ha chiesto la condannoa a 8 anni per Peppe ‘O Marocchino e a 6 anni per Luigi D’Alterio.

L’indagine fu svolta dall’allora sostituto procuratore di Latina Vincenzo Saveriano e portò a effettuare anche sequestri. Secondo il pm, tra il 2003 e il 2004, svariati chili di droga venivano acquistati a Milano, Roma, e Napoli dai fondani che poi la smerciavano nelle piazze di spaccio da Cisterna di Latina fino al sud pontino Sperlonga.

La sentenza è prevista per il prossimo 16 aprile presso il Tribunale di Latina, dove arringheranno per l’ultima volta gli avvocati difensori.

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