CAMPING SOLE AZZURRO, CONSIGLIO DI STATO RESPINGE APPELLO: AREA DA SGOMBERARE

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Camping Sole Azzurro

Camping Sole Azzurro: il Consiglio di Stato, dopo aver bloccato temporaneamente lo sgombero, respinge il ricorso del privato

Una saga infinita, quella tra il Comune di Latina e il Camping Sole Azzurro. Una battaglia a carte bollate con il Comune che chiede lo sgombero dell’area considerata abusivamente occupata e, dall’altra parte, il Camping Sole Azzurro che ribatte colpo sul colpo.

Ora, però, i giudici del Consiglio di Stato, tramite un’ordinanza pubblicata oggi, 9 novembre, si sono pronunciati nel merito del ricorso presentato dalla Camping Sole Azzurro, assistito dall’avvocato Fabio Raponi, contro il Comune di Latina, difeso dagli avvocati dell’Ente, Alessandra Muccitelli e Anna Caterina Egeo, per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar di Latina.

Lo scorso 12 ottobre, infatti, si era concretizzato un altro tassello dell’ormai intricata vicenda tra le due parti. Il Comune di Latina si era visto dare ragione dai giudici amministrativi. Il Tar di Latina – Presidente Davide Soricelli, estensore dell’ordinanza Roberto Bucchi – aveva infatti rigettato la domanda cautelare che chiedeva di sospendere l’ordinanza del Comune di Latina che aveva intimato alla cooperativa di sgomberare i luoghi dove si trova il camping, ossia a Foce Verde, in Via Capraia.

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Secondo il Tar, sia il ricorso che i motivi aggiunti non apparivano assistiti da “fumus boni iuris”. I ricorrenti furono condannati alle spese di 1.000 euro. Due i provvedimenti contro cui ricorrevano dal Camping Sole Azzurro: un motivo dell’istanza era per l’annullamento della determina del Comune di Latina, risalente al 24 aprile 2023 e la trascrizione nel mese successivo all’Agenzia delle Entrate (contro cui il camping ricorreva) con cui veniva disposta la variazione catastale; l’altro per vedersi sospesa l’ordinanza di sgombero dell’agosto scorso.

Nel mese di agosto, come noto, fu pubblicata l’ordinanza per la cessazione dell’attività del noto Camping Sole Azzurro, al lido di Latina. Pochi giorni dopo, una nuova ordinanza per far sgomberare i luoghi, oltreché a chiedere una indennità risarcitoria per oltre 100mila euro. Uno sgombero che il Comune di Latina aveva provato a far valere dopo che il camping aveva subito una confisca.

Il 13 ottobre, però, quando pareva essere arrivata a un punto la questione dello sgombero dell’area, il Consiglio di Stato aveva ribaltato al decisione del Tar di Latina. Palazzo Spada, infatti, aveva accolto l’istanza dell’avvocato Raponi, che difende gli interessi del camping, emettendo un decreto cautelare che sospendeva l’ordinanza del TAR del 12 ottobre.

La decisione del Consiglio di Stato sospendeva lo sgombero e fissava la camera di consiglio per il 7 novembre.

E oggi, 9 novembre, i giudici del massimo grado amministrativo si sono espressi respingendo l’appello della Camping Sole Azzurro in quanto “il provvedimento impugnato è meramente reiterativo di precedente atto che era stato annullato solamente per l’erronea indicazione degli estremi catastali corretti nel successivo provvedimento” dell’ente di Piazza del Popolo. Il Consiglio di Stato aggiunge che “l’impossibilità di effettuare lo sgombero dell’area nel termine fissato è un problema di fatto che troverà una concreta soluzione attraverso un accordo informale con l’amministrazione“. Un accordo che dovrà essere trovato, quindi, tra Comune e Camping Sole Azzurro, costretto a sgomberare.

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