È di stamani la sentenza dei giudici della terza sezione penale della Corte d’Appello di Roma sul processo Alba Pontina per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato in primo grado
Dopo una breve camera di consiglio dei giudici Acerra-Ghedini Ferri-Bonagura, a tutti i condannati in primo grado sono state ridotte le pene. Per i figli del boss Armando “Lallà” Di Silvio, 10 anni e otto mesi a Ferdinando Pupetto Di Silvio, 12 anni e sei mesi a Gianluca Di Silvio, 11 anni e 10 mesi a Samuele Di Silvio. Resta l’aggravante mafiosa sebbene il reato dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti sia stato riqualificato in un’ipotesi più tenue.
Pene ridotte anche per Daniele Sicignano detto “Canarino” (4 anni e 20 giorni), Gianfranco Mastracci (tre anni e quattro mesi), Valentina Travali (due anni e due mesi), Mohamed Jandoubi e Hacene Hassan Ounissi (2 anni e 4 mesi) e Daniele Coppi (un anno e 4 mesi). Vedi nel link di seguito l’esito del primo grado.
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La Corte d’Appello ha disposto la condanna alla rifusione a favore delle parti civili: il Comune di Latina, la Regione Lazio e l’Associazione Caponnetto. Entro 90 giorni usciranno le motivazioni della sentenza. Leggi di seguito la storia del Clan Di Silvio e l’inchiesta Alba Pontina.
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