Hotel “Lo Smeraldo” sull’isola di Ventotene: convalidato il sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza di Formia
Il Giudice per le indagini preliminari Domenico Di Croce ha convalidato il sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza di Formia che hanno posto i sigilli a una parte della struttura alberghiera, su disposizione della Procura di Cassino.
Secondo le ipotesi della magistratura, il provvedimento scaturisce a causa di alcune irregolarità urbanistiche realizzate nell’albergo che vedeva peraltro alcuni lavori di riqualificazione in essere. Inoltre, vi sarebbe stato un vizio nell’assegnazione dell’hotel, tramite asta, dopo il fallimento della società “Lo Smeraldo srl”.
A evidenziare l’ipotesi di dubbia alienazione dell’albergo, era stato l’ex consigliere comunale d’opposizione (il Comune è commissariato) Pietro Pennacchio che aveva inviato alla Procura di Cassino un esposto che metteva all’attenzione la sezione fallimentare del Tribunale di Latina, già in passato terremotata dallo scandalo Lollo.
Secondo l’esponente politico, l’asta sarebbe stata viziata dal fratello dell’ex Sindaco Gerardo Santomauro il quale sarebbe intervenuto con una Pec. L’hotel, infatti, dopo due chiamate d’asta andate deserte, sarebbe stata aggiudicata a un imprenditore con l’accollo di tutti i debiti pregressi, su suggerimento della suddetta Pec che chiedeva un concordato preventivo in luogo della vendita. A garanzia del passaggio, una fidejussione che al momento sarebbe finita all’attenzione della magistratura.
Sequestrati dalla Guardia di Finanza anche una parte di terreno su cui sarebbero stati accumulati rifiuti speciali, mentre è stato disposto il dissequestro in merito ad altro materiale.