VENTOTENE, ABUSI E CONCESSIONI: INDAGATI SINDACO E CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

VENTOTENE

Ventotene: la Procura di Cassino indaga per abuso d’ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico; coinvolti Sindaco e consiglieri comunali

È il sostituto procuratore di Cassino Marina Marra, insieme al Procuratore Capo Luciano D’Emmanuele, ad aver aperto un fascicolo per abuso d’ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico sui massimi vertici del Comune isolano. Indagati il Sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro, i consiglieri di maggioranza Pasquale Bernardo (delega al bilancio), Umberto Matrone, Luciano Nicolella, Ermanno Taliercio, Aurelio Matrone, oltreché ai funzionari comunali Valerio Carlin, dimissionario responsabile dei Lavori Pubblici, Francesco Romagnoli responsabile area Patrimonio e Gestione Risorse per servizi e personale e Antonina Roda responsabile settore finanziario.

Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza di Formia con la collaborazione del Reparto Aeronavale di Gaeta.

Tutto si origina da una denuncia presentata dal consigliere comunale di minoranza Modesto Sportiello il quale, a inizio consiliatura, era parte della maggioranza che sostiene Santomauro di cui è stato Vice-Sindaco e Assessore ai Trasporti.

A marzo scorso, Sportiello presentò una denuncia-querela in merito alle concessioni demaniali marittime sull’isola di Ventotene e, più in generale, agli anni di vita politico-amministrativa sotto la gestione Santomauro. “Il sindaco Gerardo Santomauro, nel ruolo di cospiratore, oltre che autore del disegno criminoso, in concorso con i consiglieri comunali di maggioranza, nonché con alcuni dirigenti comunali, al fine di raggiungere lo scopo illecito di destituire il consigliere comunale e di diffamarlo agli occhi della cittadinanza – si leggeva nella denuncia di Sportiello – hanno falsamente attestato e dichiarato che l’esponente fosse un grande evasore di tributi comunali nonché trasgressore del Codice della Navigazione“. 

Sportiello è titolare, insieme ad altri famigliari, di un una concessione demaniale marittima sull’isola dal 2005 – nello specifico di un pontile. Una concessione prorogata del medesimo comune nel 2019. Senza contare che alcuni passaggi di natura giudiziaria hanno confermato la sua legittimità a gestire il pontile.

Santomauro e gli altri indagati, secondo le ipotesi investigative, avrebbero messo un pratica una serie di atti volti ad escludere Sportiello dalla gestione delle attività portuali derivanti dalla concessione. A fronte, peraltro, come esposto dal consigliere comunale di opposizione, di altri pontili gestiti da persone vicine a organi politici e amministrativi che non sarebbero stati toccati. Tra le accuse di Sportiello, su cui è in atto l’indagine di Procura e Finanza, ci sono anche opere edilizie senza autorizzazione che sarebbero riferibili a congiunti del Sindaco e che non sono state soggette ad alcuna sanzione.

Da ultimo, il casus belli da cui è scaturita tutta la vicenda, ossia la sparizione delle autorizzazioni (da qui l’ipotesi di falso) e delle ricevute di pagamento dei tributi in capo all’attività gestita da Sportiello e famiglia. Ecco perché, a dicembre scorso, il Consiglio Comunale di Ventotene aveva dichiarato l’incompatibilità per lui e altri due consiglieri comunali in quanto morosi con l’Ente.

Secondo amministrazione e consiglio comunale, Sportiello avrebbe avuto un debito di 110mila euro col Comune per somme contestate alla società Marina di Ventotene s.r.l. che riguarda direttamente la sua posizione giuridica “poiché, in qualità di titolare della concessione, è obbligato in solido con il soggetto che, in assenza di autorizzazione alla subconcessione, ha effettivamente esercitato l’attività maturando il debito tributario“. Tuttavia, a quanto riportato dalla denuncia del consigliere comunale, quei pagamenti sono stati effettuati e la sua incompatibilità sarebbe parte di quel “disegno criminoso” volto ad escluderlo da politica e amministrazione dell’isola.

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