LATINA, ALTA DIAGNOSTICA RIMODULATA: OK ALLO SCHEMA DI CONVENZIONE TRA COMUNE E UNIVERSITÀ

Comune di Latina
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Consiglio comunale: approvato schema di convenzione tra Comune di Latina e Università La Sapienza. LBC: “Latina investe su se stessa. L’alta diagnostica? Progetto rimodulato al meglio, di grande aiuto anche nella pandemia”

LA NOTA – All’università, per 30 anni ad uso gratuito – unico onere per l’amministrazione – i locali che dovevano accogliere l’alta diagnostica e che invece saranno messi a disposizione della facoltà di Medicina e Farmacia.
È il tema della convenzione tra Comune di Latina e Università La Sapienza, trattato oggi in consiglio comunale, dove è stato approvato lo schema di convenzione.

I locali dovranno essere ristrutturati e lo saranno a seconda di quelle che sono le esigenze didattiche e di ricerca dell’università stessa. Si può dire che sia un investimento che Latina fa per se stessa: l’università è infatti una risorsa importante per il territorio e per il Santa Maria Goretti, sia come struttura sanitaria che come polo di formazione per centinaia di nuovi medici.

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Un investimento di grande importanza così come lo è stata la rimodulazione del progetto sull’alta diagnostica – ha commentato la consigliera LBC Gabriella Monteforte, che è anche medico al Santa Maria Goretti – che grazie alla mediazione che con attenzione e opportunità ha compiuto questa amministrazione ed in primis il sindaco Damiano Coletta, ha portato attrezzature di alta tecnologia e consentito la realizzazione della Sala operatoria Ibrida nell’alveo naturale, che è proprio l’ospedale di Latina, dove sono a disposizione non solo della comunità cittadina ma dell’intera provincia. L’utilità, ad esempio, di poter disporre di una Tac Force ad altissima risoluzione al Goretti – ha sottolineato la consigliera di Latina Bene Comune – è stata ben evidente nel corso della pandemia per l’alto numero di esami che è stato possibile eseguire in tempi rapidissimi nel momento peggiore per la salute pubblica sia per pazienti covid che non-covid, i quali – voglio ricordare – continuano ad arrivare al pronto soccorso anche in tempo di emergenza sanitaria pandemica. Un’eccellenza che si moltiplica con le professionalità di altissimo livello presenti nell’ospedale e che dà la possibilità a tutti i pazienti di ricevere assistenza adeguata. Con questa convenzione mettiamo un punto ad un iter sofferto per la nostra città e per il settore sanitario andato avanti per molti anni e che è stato possibile sbloccare solo di recente grazie alla profonda sensibilità in tema di sanità di questa amministrazione e del sindaco. Senza dimenticare il ruolo svolto da Fondazione Sanita’ e Ricerca, si realizza così una piena sinergia con l’Università e la Asl“.

Anche la segretaria di Latina Bene Comune, Elettra Ortu La Barbera, anche lei medico ospedaliero, ha voluto esprimere soddisfazione per le scelte operate dall’attuale amministrazione del Comune di Latina. “Lbc ha sostenuto fin dall’inizio anche fattivamente la rimodulazione del progetto dell’alta diagnostica, sapendo bene – ha sottolineato la segretaria – quali erano le opportunità e come questo poteva essere un grande contributo in termini di servizio alla comunità. La sinergia con l’università si è rivelata virtuosa: costituisce una importante premessa per affrontare altri progetti di ricerca e per migliorare l’offerta accademica della città. Chi continua a criticare il progetto purtroppo lo fa in maniera strumentale a scopi politici, o perché non ne comprende in fondo le opportunità, ma quello che è evidente a tutti, e i dati lo testimoniano, è che questo progetto è stato in grado di dare valore aggiunto alla nostra città e alla cura dei suoi cittadini e cittadine”.

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