RIO MARTINO: AL VIA I LAVORI DI ESCAVAZIONE DELLA FOCE. LAVORI AL PORTO DIVISI IN 3 FASI

Rio Martino
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Doppia delibera della Giunta municipale di Latina per i lavori di escavazione della Foce di Rio Martino. Delibera anche da parte del Comune di Sabaudia

La Giunta di Latina, che ha approvato le due delibere, vedeva l’assenza del Sindaco Damiano Coletta alle prese con la guarigione dal Covid-19.
I due provvedimenti, di cui uno è propedeutico all’altro poiché è stata necessaria una variazione di bilancio per accogliere i 100mila euro finanziati dalla Regione, via Provincia di Latina, si concentrano sulla escavazione della Foce di Rio Martino.

Barca arenata a Rio Martino (foto di Vinicio Sperati)
Barca arenata a Rio Martino (foto di Vinicio Sperati)

Non ancora, dunque, il tanto atteso dragaggio ma una sorta di intervento che serva a “stappare” il porto canale che cronicamente e, anche negli ultimi giorni, ha creato non pochi problemi ai pescatori di professione.

I lavori di escavazione, a tutela della pubblica e privata incolumità, sono stati decisi per la sicurezza delle nove motobarche da pesca professionale in attività, con tutto il portato delle imprese della piccola pesca coinvolte e del relativo indotto, oltre che dei cinque natanti da diporto.

Rio Martino
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Come noto, è in corso la diminuzione del fondale marino al passo di accesso al canale, con importanti fenomeni di insabbiamento, che si aggrava particolarmente durante le fasi di bassa marea, creando pericolo per l’incolumità dell’utenza. Ecco perché la Regione Lazio ha proposto alla Provincia di Latina di aderire alla richiesta di un contributo, da erogarsi a titolo straordinario, al fine di consentire alla Provincia di far fronte ai fenomeni di insabbiamento nell’area del Porto Canale.

Un contributo, come detto, di 100mila euro che la Provincia ha trasferito al Comune di Latina il quale, in qualità di Ente capofila del recente protocollo d’intesa stabilito col Comune di Sabaudia, ha potuto richiedere e formalizzare il suddetto importo per finanziare i lavori.

Lavori di escavazione che inizieranno a breve, tramite affidamento diretto, e si suddividono in Campionamenti (6.681,71 euro), Lavori di dragaggio e movimentazione dei sedimenti all’interno dell’area (32.635,44 euro), oneri per la sicurezza (poco più di 300 euro).

Il resto dell’importo, tolte tasse e imprevisti, è finalizzato alla caratterizzazione dei materiali campionati una volta che si sarà scavato e rimosso la sabbia. La voce più costosa di tutti i lavori che assorbe il 44% di tutto il costo: 44mila euro.

Il progetto mira quindi a ristabilire le condizioni di sicurezza minime per il ripristino della navigabilità interna dell’avamporto e dell’imboccatura del porto canale.

Cinque i passaggi decisivi di questa escavazione.

Si procederà:

  1. con il campionamento preliminare delle sabbie con carotaggio subacqueo;
  2. a verificare preliminarmente la presenza di masse metalliche nelle aree di intervento, tenendo presente che nel 2016, prima dell’inizio dei lavori del 2° stralcio (ndr: si riferisce agli stralci di cui l’ente appaltante era la Provincia di Latina), si è proceduto alle Attività di ricognizione di ordigni esplosivi residuati bellici, la quale non ha evidenziato ritrovamenti di tali ordigni;
  3. a verificare la necessità di posizionare panne anti-torbidità nelle aree interessate dai lavori per tutta la loro durata;
  4. ad avviare le procedure di caratterizzazione delle sabbie per spostamenti inferiori a 40.000 mc;
  5. nella esecuzione di lavori di movimentazione di sedimenti all’interno della struttura portuale del Porto Canale Di Rio Matino, per l’attività di rimodellamento del fondale al fine di garantire il ripristino della navigabilità, con modalità che evitino una dispersione dei sedimenti al di fuori dei limiti del porto canale.

Come si legge nelle due relazioni, generale e tecnica, in base al Protocollo d’intesa tra Latina e Sabaudia, il Comune capoluogo, nonché Ente capofila, intende intervenire sul porto canale in tre fasi, di cui l’escavazione è solo il primo stralcio funzionale e consistente nello spostamento di sedimi nelle aree immediatamente contigue in relazione al ripristino della navigabilità in sicurezza.

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A seguire, da piano del Comune di Latina, c’è il secondo stralcio: i veri e propri lavori di dragaggio e l’eventuale ripascimento sottoflutto (per circa 300 metri) delle sabbie caratterizzate solo se ritenute idonee dagli esiti della caratterizzazione.

Il terzo e ultimo stralcio prevede invece il ripristino delle sponde.

Rio Martino. Un’immagine della sponda crollata a settembre del 2017. Una criticità rappresentata anche dalla petizione popolare che i cittadini di Borgo Grappa hanno promosso da febbraio 2019

Per quanto riguarda i fondi che saranno utilizzati per i due ultimi stralci non è ancora chiaro da dove proverranno, nonostante la Regione Lazio sia l’indiziata più credibile alla stessa maniera dell’escavazione.

Al contempo, si va verso la chiusura della selezione pubblica indetta dal Comune di Latina per assegnare la gestione della sponda latinense del Porto Canale (i termini per gli aspiranti gestori scadranno tra due giorni, giovedì 3 dicembre). Senza considerare che domani, giovedì 2 dicembre, il Tar di Latina entrerà nel merito del ricorso contro il Comune di Latina presentato dall’avvocato Pasquale Musto per conto del primo pretendente che da più di un anno si era candidato alla gestione del Porto Canale: il Consorzio Nautico di Borgo Grappa.

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LA NOTA DEL COMUNE DI LATINA

Le Giunte comunali di Latina e Sabaudia hanno approvato, ciascuna con propria delibera, il progetto relativo all’avvio dei lavori di escavazione della foce del canale di Rio Martino.

Entra dunque nella fase operativa l’iter avviato con il Protocollo d’Intesa approvato dai due Comuni, con il quale Latina e Sabaudia si sono impegnate a ripristinare, attraverso la messa in sicurezza delle sponde e il dragaggio del porto canale, la navigabilità dello stesso.

Come previsto dal Protocollo, il Comune di Latina, in qualità di Ente capofila, si è fatto carico della redazione del progetto che è stato approvato ieri dalle due Giunte comunali e che prevede, nella prima fase, l’esecuzione di lavori in emergenza consistenti nell’apertura del passo marittimo. Questo permetterà la ripresa della navigazione in entrata e in uscita in condizioni di sicurezza.

In questa fase saranno inoltre svolte attività propedeutiche, quali la campionatura della sabbia, alla realizzazione del secondo stralcio funzionale dei lavori relativamente al dragaggio e all’eventuale ripascimento sottoflutto delle sabbie caratterizzate.

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