Covid-19: nel nuovo Dpcm del Governo Conte sono state prorogate fino al 30 settembre 2020 le misure anti-contagio. Ecco cosa cambia da lunedì 7 settembre
Sarà in vigore da domani, lunedì 7 settembre, il nuovo DPCM con cui il Governo proroga i divieti fissati il 10 agosto scorso.
Non sono previste riaperture né di discoteche né degli stadi che dovranno restare chiusi nonostante l’inizio del campionato di Serie A.
Le regole resteranno in vigore fino al 30 settembre 2020 e dettano le linee riguardo a distanziamento sociale, obbligo della mascherina e tamponi.
Mascherine
L’utilizzo della mascherina, al netto di ordinanze locali e regionali, viene confermato come obbligatorio nei luoghi al chiuso, così come all’aperto in tutte quelle circostanze in cui non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Restano esclusi i bambini sotto i 6 anni e i disabili.
Le mascherine sono obbligatorie anche sui mezzi pubblici, dove sono state confermate le regole decise dopo il confronto con le Regioni. La capienza massima è stata portata all’80%, un dato che riguarda tanto i posti a sedere quanto chi viaggia in piedi. Inoltre, vi è l’obbligo di prevedere paratie laddove non è possibile garantire il distanziamento.
Riguardo agli scuolabus, invece, questi potranno viaggiare con la capienza massima consentita nei casi in cui il tempo di permanenza degli alunni sul mezzo non supera i 15 minuti. Gli studenti con età superiore ai 6 anni compiuti dovranno indossare la mascherina al momento della salita sul mezzo, a meno che non sia possibile l’allineamento degli alunni su posti singoli escludendo così il posizionamento “a faccia a faccia”.
Le riaperture
Gli stadi, come detto, restano chiusi; le prime partite del campionato della Serie A saranno senza pubblico (in questi giorni si era discusso di una possibile riapertura parziale). Stessa misura per le discoteche.
Ricongiungimenti internazionali
Fino ad oggi l’ingresso e il transito nel territorio nazionale era consentito solamente a coloro che avessero:
- esigenze lavorative;
- assoluta urgenza;
- esigenze di salute;
- esigenze di studio;
- rientro il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Stando alle regole attuali, quindi, le coppie che vivono in Stati differenti non possono ricongiursi. Dal prossimo lunedì questo sarà possibile, in quanto nel nuovo DPCM si legge che “è consentito l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva”.
Tamponi obbligatori
Viene confermata anche la validità dell’ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto scorso, la quale obbliga coloro che nei 14 giorni antecedenti al rientro in Italia abbiano soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna a sottoporsi al tampone.
Sono autorizzati al rientro coloro che si sono già sottoposti al test nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale; in alternativa il tampone viene sottoposto direttamente in aeroporto o comunque entro 48 ore dall’ingresso in Italia.