Di seguito l’intervento di Giorgio Libralato dopo le dichiarazioni allarmanti del sindaco Coletta sulla possibile riapertura della discarica di Borgo Montello: nessuna barricata, servono atti
Nell’intervento che pubblichiamo di seguito, Giorgio Libralato ci spiega con chiarezza e semplicità cosa dovrebbe fare un’amministrazione quando si trova a dover far fronte a possibili emergenze in materia di rifiuti. Dopo le dichiarazioni decisamente estemporanee, dal sapore allarmistico, rilasciate dal sindaco di Latina Damiano Coletta e dall’Assessore all’Ambiente Roberto Lessio, l’ambientalista di Pontinia, nonché consulente e portavoce del Comitato di Via Monfalcone, chiarisce un aspetto a favore di tutti e, forse, lo speriamo, degli attuali amministratori i quali, almeno ieri, si sono rifugiati nelle sempre di moda “grida manzoniane”.
Certi della buona fede dell’attuale amministrazione non compromessa e senza alcun addentellato con i signori dei rifiuti che chiedono nuove volumetrie nella discarica, adesso è ora che la medesima amministrazione si slacci da Regione Lazio – che il Tar ha recentemente bacchettato per non aver ancora individuato una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento rifiuti – e agisca senza timore, con atti e competenza. Proprio come suggerisce Libralato.
“Chi conosce la storia amministrativa, le norme, regolamenti, prassi degli impianti inquinanti e incompatibili sa che il risultato si ottiene solo con gli atti amministrativi, ovviamente fatti in un certo modo – scrive Libralato sul suo blog pontiniaecologia – Non per nulla comuni come Sabaudia, Amaseno, Capaccio, lo stesso quello di Latina contro impianto a biogas di La Chiesuola, Maenza e sopratutto Pontinia sono riusciti, con questi atti competenti, a respingere progetti importanti anche di società del calibro di AceaElectrabel”.
“Allo stesso modo – prosegue Libralato – non è un caso che le due uniche delibere con presa di opposizione contro l’attuale sistema di gestione e di tariffa dell’acqua da rubinetto sono state approvate dal comune di Pontinia. Quindi le barricate non servono. Don Patriciello, dalla terra dei fuochi (sarebbe meglio dire dalla prima terra dei fuochi nota), si chiede se la classe dirigente e politica che ha consentito il disastro ambientale fosse incapace o complice. Quando un amministratore mi dice che non ha gli strumenti di opposizione per contrastare impianti incompatibili gli chiedo: “sei incapace o complice?”.
“Il 22 gennaio – conclude la nota – ci sarà la seconda riunione della conferenza dei servizi per ulteriori 38 mila mc nel nuovo e distinto invaso Ecoambiente, anche denominato lotto B, quello sequestrato dal GICO della Guardia di Finanza il 29 gennaio 2014. Quello per cui nel procedimento che ha portato all’ultima AIA (ndr: autorizzazione integrata ambientale) hanno dichiarato il sequestro non sia mai avvenuto. Di tutto questo e di molto altro c’è scritto sulla relazione della commissione bicamerale contro le ecomafie approvata il 20 dicembre 2017. Informazioni poi condivise appunto nella conferenza dei servizi del 29 ottobre, nell’audizione in regione chiesta dalla consigliera regionale del M5S Gaia Pernarella che si è tenuta il 7 novembre, nella commissione del territorio provinciale indetta dal presidente Domenico Vulcano, nella conferenza dei servizi indetta dal comune di Latina per la bonifica della discarica che si è svolta il 12 dicembre, nelle perizie del CTU del Tribunale, dottor Tomaso Munari, per merito delle quali il 21 aprile ci sarà una nuova udienza in Tribunale per inquinamento delle falde di Borgo Montello a carico di 3 ex rappresentanti di Ecoambiente.
Chi voleva informarsi e trovare il modo di opporsi poteva ascoltare i cittadini residenti in via Monfalcone o leggere ciò che gli stessi hanno scritto, documentato (in gran parte nei documenti sopra citati). Sentir parlare di barricate fa pensare amaramente al tempo perso”.