CRISI IDRICA A SEZZE, ACQUALATINA INVITA IL COMUNE A “SENSIBILIZZARE I CITTADINI PER UN USO RESPONSABILE DELL’ACQUA”

Crisi idrica al Comune di Sezze, la nota del gestore Acqualatina Spa: “Sensibilizzare la cittadinanza per un uso responsabile dell’acqua”

È crisi idrica a Sezze e il gestore pubblico privato, in una nota, ritiene che una delle soluzioni sia quella di sollecitare l’amministrazione comunale a sensibilizzare i cittadini in un uso parsimonioso dell’acqua.

“La gestione di Acqualatina a Sezze ha inizio nel 2014, con il subentro al precedente gestore privato.
Sin dall’avvio della gestione – spiega la nota della società – Acqualatina ha concentrato una serie di interventi, sul territorio di Sezze, con l’obiettivo di rendere efficiente un impianto distributivo particolarmente complesso e caratterizzato da una marcata obsolescenza”.

“Dal 2022 a oggi sono stati investiti circa 3,2 milioni di euro, grazie anche al contributo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), che hanno permesso di realizzare oltre 16 km di nuove condotte con l’obiettivo di migliorare in maniera strutturale l’efficienza della rete idrica comunale, ottimizzando il flusso nelle aree più critiche. Tra le principali opere, si segnalano: la sostituzione di oltre 4 km di rete nella zona Colli, oltre 1,6 km tra Via Bassiano e Via Fontana del Sordo, circa 1,5 km tra Via Roccagorga e Via Foresta, più di 1 km in Via Roana, oltre 4 km a Sezze Scalo e circa 3 km in Via del Murillo.
Inoltre, è stato sostituito circa 1 km di rete adduttrice nel tratto montano Muti-Petrara, in passato fonte di numerose perdite e guasti. Solo questo intervento, reso particolarmente delicato e impegnativo dalla morfologia dell’area, ha richiesto un investimento di circa 400.000 euro”.

“Nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 giugno si sono registrati abbassamenti del livello del serbatoio di Villa Petrara, con conseguenti cali di pressione segnalati da alcune utenze della parte alta del centro urbano (ricevute circa 70 segnalazioni). I tecnici di Acqualatina sono intervenuti prontamente già dalle prime richieste, informando i cittadini e le autorità competenti tramite comunicati e SMS. Le verifiche effettuate hanno confermato un abbassamento della portata erogata dall’elettropompa della Centrale Mole Muti. L’elettropompa è stata sostituita il 23 giugno. Il supporto tecnico è rimasto attivo h24, come sempre, attraverso la presenza costante di operatori sul territorio e tenendo informato continuamente anche il Sindaco e i tecnici comunali”.

“Dalla mattina del 24 giugno il serbatoio ha recuperato progressivamente la portata e, ad oggi, è in fase di ritorno alla piena operatività. Tuttavia, risente dei forti consumi dovuti anche all’ondata di calore in corso. Per questo motivo, Acqualatina ha chiesto il supporto dell’amministrazione comunale nel sensibilizzare la cittadinanza per un uso responsabile dell’acqua, evitando sprechi e usi impropri.
I tecnici di Acqualatina continuano a essere presenti sul territorio, per individuare e risolvere eventuali anomalie sulla rete e sul sistema di adduzione, al fine di garantire il corretto funzionamento del serbatoio”.

“Giova ricordare che le abitazioni in prossimità del serbatoio di Via Villa Petrara risentono maggiormente degli abbassamenti del livello della pressione idrica. In tali casi, qualora si colleghino autoclavi, si ricordano le prescrizioni contenute nell’articolo 23 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato”.

Spiegazioni che non hanno convinto in molto. Duro il commento di Luigi Gioacchini (Movimento di Libera Iniziativa Sociale).

Leggere che oggi Acqualatina sarebbe un oggetto sconosciuto per tutti quelli che in un modo o nell’altro l’hanno gestita, ci fa capire a che punto sia arrivata la presunzione politica in Italia, in special modo a Sezze. Ora ci manca solo che anche Martella, Besson, Zaccheo, Fazzone, Storace, Polverini, Zingaretti, ecc. ci facciano sapere, unitamente a Forza Italia ed a tutte le sigle di comodo setine e nazionali, che loro non si erano mai accorti che questo delle acque fosse uno dei business più ingenti.

Un “affaire” calato con inaudita violenza sulle teste dei cittadini e che avrebbe provocato un disastro alle economie familiari. Autorevoli esponenti politici di Forza Italia di caratura regionale, come il consigliere della Regione Lazio Angelo Orlando Tripodi, e quello locale, il consigliere provinciale e comunale setino Pasquale Casalini, quest’ultimo anche componente dell’attuale maggioranza del sindaco Lucidi, scrivono come fossero persone che da queste parti si sono trovate di passaggio. I loro comunicati danno la giusta dimensione di quanta ipocrisia caratterizzi questo modo di intendere la politica. Però alla gente bisognerebbe dire la verità: ovverosia che se questa gestione delle acque per alcuni cittadini è stata una iattura, per altri è stata, ed è, fonte di immenso potere e di ricchezze.

Si aggiunga, d’altra parte, che tutto è provocato dalle dolose leggi imposte dai governi di voi tutti. Leggi che disattendono, con grande disprezzo nei confronti dei cittadini, perfino l’esito del referendum sull’acqua pubblica. Eppure nessuno dei vostri partiti ha mai chiesto di abrogare questa diabolica legge proprio perché nessuno, oltre ai soliti bla bla bla, vuole veramente cambiare, nonostante esistano alternative validissime.
Anzi, in Regione Lazio si sta favorendo la realizzazione di un nuovo “carrozzone” regionale da mantenere con le tasche dei cittadini. Le acque delle Sardellane sono state sacrificate sull’altare del potere politico attraverso la gestione personalistica di ciò che, con dolo, era stato creato ad arte. Occorrerebbe ammettere, se veramente ci fosse buona fede, che il funzionamento del ciclo idrico a favore dei cittadini è proprio l’ultimo degli interessi della attuale classe politica. Non a caso infatti nessuno intende rinunciare, a favore dei cittadini, al potere enorme che questa legge fa gestire a livello locale ai soliti noti sollevando da tutte le responsabilità i veri padroni delle acque, cioè i sindaci.

Un tipo di potere, quello di cui stiamo parlando, esercitato solo contro la povera gente attraverso assunzioni nominali di personale nei carrozzoni e una gestione “personalistica” di ingenti flussi di denari. Le Sardellane e le altre sorgenti setine sono state oggetto di immense interferenze e di lucrosi appalti. E coloro che con i loro partiti oggi si stracciano le vesti dove stavano? Di questo ne vogliamo parlare?”.

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