BORGO PROTETTO A CORI: “LA MINORANZA CERCA VISIBILITÀ, DOCUMENTI CONOSCIUTI DA TEMPO”

Borgo Protetto nel Comune di Cori, l’amministrazione comunale replica alle critiche mosse dall’opposizione

“Ancora una volta la minoranza del comune di Cori si distingue per comunicati e posizioni volti più a creare consenso virtuale sui social che a contribuire al bene della nostra città.

Nell’ultima commissione urbanistica, i due consiglieri Silvi e Proietti, hanno disertato la riunione adducendo la mancanza di documenti che in realtà sono a loro ben noti.

Il progetto è talmente ben conosciuto tanto da essere stato oggetto di pubblicazione a seguito di un avviso pubblico, un anno fa, per 30 giorni a disposizione di tutta la cittadinanza. Pertanto è difficile credere alle parole dei due consiglieri, tanto che il consigliere Silvi presentò un’osservazione al progetto ed il consigliere Proietti essendo stato presidente della suddetta commissione, fino a pochi mesi fa, era fornito di tutte le tavole di progetto, inoltre è bene ribadire che il progetto in oggetto è stato posto all’ordine del giorno della commissione urbanistica per ben precedenti tre sedute.

I consiglieri continuano a fare riferimento ad un progetto del 2019, evidentemente non hanno avuto il tempo di leggere la proposta di delibera, oggetto dell’ultima adunanza, nella quale è esplicitato l’iter amministrativo e da cui si evince che dopo il progetto iniziale lo stesso è stato modificato sulla base delle prescrizioni formulate in sede di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica e ancora sulla base delle richieste dell’Assessorato Regionale all’Urbanistica in sede istruttoria per il rilascio del nulla osta definitivo. Tra l’altro si parla di progetto residenziale quando la struttura ricade tra quelle disciplinate dal regolamento regionale sulle strutture socio assistenziali.

Leggi anche:
GIOMI VILLAGE CORI: “LA MAGGIORANZA VA AVANTI DA SOLA IN COMMISSIONE URBANISTICA”

Ma da questo, come da altre richieste formulate come le tematiche sulla cessione delle aree di urbanizzazione, sui  costi e sul calcolo del plusvalore, sui valori del contributo previsto, sugli oneri di urbanizzazione, si capisce che i due consiglieri nel loro voler fare opposizione non solo non hanno letto la proposta di delibera e la Convenzione oggetto della riunione ma non conoscono neanche le procedure e le normative per gli interventi urbanistici ed edilizi.

Continuano poi a parlare di un presunto incendio boschivo che non risulta né dal verbale dei Vigili del Fuoco intervenuti né dalla nota del Corpo Forestale dello Stato.

Colpisce poi il riferimento social, forse con finalità ironica ma di fatto da ritenere offensivo verso le nostre consigliere, alla impossibilità di Chiara D’Elia, Erica Marchetti e Sabrina Pistilli di comprendere un progetto che è in discussione dal 2019 ed è stato posto all’ordine del giorno di ben tre precedenti sedute della Commissione e la cui documentazione era a disposizione dei consiglieri; evidentemente le consigliere hanno avuto modo di approfondire il progetto e non si sono perse in considerazioni, preconcette o suggerite, tanto da proporre correzioni migliorative a tutela dei cittadini coresi. Questo significa svolgere il ruolo di consiglieri e non quello di fare solo attività di propaganda, troppo spesso, seguendo sollecitazioni esterne.

L’Amministrazione ha sempre risposto alle interrogazioni ed ha partecipato sempre alle riunioni della Commissione Trasparenza convocate dalla presidente esponente dell’opposizione; mai ci si è sottratti al confronto o si è nascosto alcunché anche quando le richieste apparivano sulle pagine social ancor prima di essere poste ufficialmente all’Amministrazione. Ma come già detto questa opposizione tiene più alla visibilità social, un po’ scarsa peraltro, più che al funzionamento dell’istituzione.

La maggioranza ha valutato la proposta e da qui il parere favorevole, tuttavia l’espressione vera avverrà in Consiglio Comunale e lì si vedrà chi prenderà posizione, se lo farà nel merito della proposta o se si nasconderà dietro scuse di mancata conoscenza degli atti così da non esprimersi.

I continui riferimenti e minacce ad esposti alla magistratura, alla quale peraltro comunque continua ad essere inviata tutta la corrispondenza, certamente non impedisce all’Amministrazione di proseguire nella sua azione sicuri della bontà delle procedure seguite, verificate da tutti gli Enti preposti e dagli organismi così come previsto dalla legge”.

Così, in una nota, l’amministrazione comunale di Cori.

Articolo precedente

STADIO COLAVOLPE A TERRACINA: “ECCO COSA ABBIAMO FATTO PER VALORIZZARE L’IMPIANTO SPORTIVO”

Articolo successivo

PPE DI BORGO SABOTINO, DI COCCO: “INTERVENTO STRATEGICO”

Ultime da Politica