IMPORTUNA UNA BAMBINA NEL NEGOZIO E SIMULA UN ATTO SESSUALE: CONDANNATO A 4 ANNI DI RECLUSIONE

Violenza sessuale nei confronti di una bambina di 7 anni: è terminata l’udienza preliminare nei confronti di un bracciante di nazionalità indiana

Una condanna a 4 anni di reclusione. È questo l’esito del rito abbreviato per S.K., bracciante indiano di 29 anni, difeso dall’avvocato Ernesto Renzi, condannato oggi, 4 giugno, per violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima, dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina. Lo scorso marzo, aveva chiesto 4 anni di reclusione il pubblico ministero Marco Giancristofaro. Di diverso c’è che il Gup ha riconosciuto la tenuità del fatto.

Il 29enne era stato arrestato lo scorso agosto 2024, con l’accusa grave di violenza sessuale aggravata che, secondo l’accusa, è stata consumata dentro un negozio del centro di Latina, in via Emanuele Filiberto. L’uomo avrebbe importunato una bambina di 7 anni, di nazionalità cinese.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, l’uomo, residente ad Aprilia, avrebbe interloquito con la minore mentre i genitori stavano parlando con il commesso del negozio e l’avrebbe immobilizzata con una mano per poi appoggiarle un dito nella bocca. Una sorta di movimento che avrebbe simulato un atto sessuale.

La bambina aveva iniziato a piangere richiamando l’attenzione dei genitori che immediatamente erano intervenuti e avevano chiesto all’uomo cosa stesse facendo. Dopodiché, avevano chiamato il 112 e immediatamente erano accorsi i poliziotti della Squadra Volante che avevano raccolto la testimonianza, mentre la bambina piangeva.

Alla fine, sulla scorta delle immagini riprese dalle videocamere del negozio, la Squadra Mobile, che aveva preso in carico il caso, aveva proceduto all’arresto dell’uomo, in quando il racconto dei genitori era stato confermato dalle medesime immagini. Il 29enne era finto così nel carcere su richiesta del sostituto procuratore Simona Gentile.

Interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, l’uomo aveva negato quanto accaduto e sostenuto che al momento della contestata violenza sessuale fosse ubriaco. Il Gip aveva convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

Al momento, il 29enne si trova agli arresti domiciliari.

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