Lottizzazione abusiva all’Ex Pro-Infantia di Terracina: slitta il processo che vede tra gli imputati l’ex sindaco
Non è potuto riprendere il processo che contesta agli imputati il reato di lottizzazione abusivo nel complesso dell’ex Pro Infantia di Terracina, tranne che per l’ex sindaco di Terracina, Pierpaolo Marcuzzi, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio.
Oggi, 16 febbraio, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Paolo Romano, l’udienza è stata rinviata per questioni di opportunità, in considerazione del fatto che uno degli avvocati del collegio difensivo, Giulio Mastrobattista, ha presentato istanza di legittimo impedimento per un concomitante impegno in Corte d’Appello di Roma. Un legittimo impedimento che, in realtà, è stato avversato non solo dal Pm Giuseppe Miliano e dalle parti civili, ma anche dall’avvocato Renato Archidiacono che fa parte anche lui del collegio difensivo.
Opposizioni che hanno trovato accoglimento anche da parte del giudice Romano il quale, poi, per motivi di opportunità, a cui sia Pm che avvocato non si sono opposti, ha rinviato alla data del 19 marzo quando, in realtà, ci sarà solo il pro-forma per il perito che ha trascritto le intercettazione sulle quali, nella scorsa udienza di ottobre, c’era stata battaglia.
L’udienza, che, già stabilita, dovrebbe vedere una svolta del processo, sarà quella del 17 maggio quando il Pubblico Ministero è intenzionato a esaminare tutti e sei i testimoni dell’accusa. Testimonianza molto tecniche per dimostrare gli abusi edilizi.
La Procura di Latina contesta, a vario titolo, la lottizzazione abusiva in concorso, la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, l’esercizio abusivo della professione e la rivelazione di segreto d’ufficio nei confronti di sei imputati per i quali è stato chiesto il giudizio immediato.
Cinque gli imputati per la lottizzazione abusiva: la Dirigente del Comune di Terracina “Riassetto e Governance del Territorio e delle Attività Produttive”, architetto Claudia Romagna, il Capo Settore “Urbanistica, S.U.E. e Area Tecnica SUAP”, ingegnere Roberto Biasini, il progettista nonché direttore dei lavori del cantiere, il geometra Giuseppe Zappone, l’ex amministratore unico della società Residenze Circe Srl Andrea Ruggeri e l’amministratore e committente di fatto della Srl Daniele D’Orazio. Al geometra Zappone, inoltre, è contestato anche l’esercizio abusivo della professione per aver presentato il progetto architettonico per l’immobile della Pro Infantia e assunto la direzione dei lavori, mansioni per le quali è richiesta una speciale abilitazione dello Stato.
Estraneo alle ipotesi di lottizzazione abusivo ma imputato nel processo, l’ex vice Sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi che deve rispondere di rivelazione di segreto d’ufficio. Secondo l’accusa, infatti, l’esponente di Fratelli d’Italia, coinvolto peraltro in ulteriori due inchieste tra le quali quella denominata “Free Beach”, quale persona informata sui fatti in ordine al quali si svolgevano le indagini sulla ex Pro Infantia, dopo essere stato escusso dalla polizia giudiziaria che gli aveva dato formale avviso dell’obbligo del segreto nel verbale da esso sottoscritto, ha riferito all’indagata Claudia Romagna l’esito del suo interrogatorio.
Parti civili costituite sono una privata cittadina che ha comperato un immobile nei pressi della ex Pro Infantia e Legambiente Terracina Circolo Pisco Montano.
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