Nuovi posti letto e assunzioni, oltreché piano antincendio: la Regione Lazio si muove dopo il disastro dell’ospedale di Tivoli
Con la delibera di giunta regionale 378 dello scorso luglio sono stati riprogrammati gli investimenti della sanità laziale, in primis il sistema antincendio degli ospedali, per mettere in sicurezza le strutture sanitarie e per garantire le risorse umane e professionali al Servizio sanitario regionale, necessarie a rendere operativa la nuova programmazione ospedaliera approvata la scorsa settimana.
In questi mesi sono state acquisite le progettazioni e gli studi di fattibilità, da parte delle Aziende sanitarie. Ora la Regione Lazio è pronta per inviare al Ministero della Salute la proposta di accordo di programma per utilizzare i fondi di edilizia sanitaria (ex. articolo 20). Il Programma degli interventi di adeguamento alla normativa antincendio delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, nell’ambito del Piano degli investimenti in edilizia sanitaria, si basa su risorse statali già finanziate e non ancora impegnate, prevedendo lo stanziamento di un importo complessivo di circa 376 milioni euro, di cui 357 milioni di euro per le annualità 2024-2027 a carico dello Stato e oltre 18,7 milioni di euro per le annualità dal 2024 al 2027 a carico della Regione Lazio. La delibera regionale permette alle Aziende sanitarie di poter iscrivere i relativi crediti nei propri bilanci.
Subito 1.200 assunzioni nella sanità, oltre 3.900 da inizio mandato
574 a tempo indeterminato, 86 a tempo determinato, 528 stabilizzazioni e 10 strutturati universitari, comprese le 584 ore di specialistica alla settimana, per ulteriori 51 milioni di euro nel 2024, che seguono le 600 già effettuate a novembre. Per le nuove assunzioni l’investimento è pari a 191 milioni di euro dall’insediamento del governo Rocca. Complessivamente i contratti a tempo indeterminato, autorizzati dal direttore Andrea Urbani, sono 3.447 da marzo 2023 a oggi, mentre quelli a tempo determinato sono stati 504.
Si completa la seconda fase del nuovo processo di autorizzazioni per l’assunzione dei professionisti della sanità a sostegno delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere, dei Policlinici e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
L’imponente provvedimento occupazionale, fortemente voluto dal presidente Francesco Rocca insieme con il direttore della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria Andrea Urbani, garantirà la piena attuazione della Programmazione della rete ospedaliera 2024-2026, che aumenta di 169 posti letto l’offerta sanitaria (rispetto alla precedente programmazione) e raggiungerà il suo apice con la realizzazione di nuovi cinque ospedali oltre il 2026: Latina, Golfo, Rieti, Tiburtino e Acquapendente per un investimento complessivo di oltre 960 milioni di euro tra le risorse impiegate per le costruzioni, le attrezzature e gli arredi. Ulteriori investimenti saranno previsti per il nuovo Policlinico Umberto I, la cui progettualità è ancora in corso di valutazione.
A tappe forzate la Regione Lazio sta cercando di recuperare i ritardi degli anni passati accumulati nella programmazione degli investimenti. Si tratta di un vero e proprio cambio di passo del governo Rocca.
178 posti letto a seguito dell’incendio di tivoli
178 posti letto per consentire l’efficiente e il tempestivo trasferimento dei pazienti dai pronto soccorso degli ospedali dell’azienda ospedaliera-universitaria Sant’Andrea, del Policlinico universitario Umberto I, Sandro Pertini, del Policlinico Tor Vergata, Casilino, Madre Giuseppina Vannini. Lo prevede la delibera proposta dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e approvata questa mattina dalla Giunta regionale, che interviene a sostegno dell’emergenza derivata dalla temporanea e dall’improvvisa chiusura dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli fino a giugno 2024, il cui monitoraggio è fissato su base bimestrale.
Si estende così il progetto sperimentale e temporaneo per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso degli ospedali del Lazio, approvato lo scorso maggio e attuato recentemente anche nella Asl di Latina, che ha prodotto finora:
- la diminuzione dell’83 per cento delle ambulanze e delle barelle bloccate presso i pronto soccorso a settembre rispetto al mese di gennaio di quest’anno; il calo del 29 per cento delle attese dei pazienti in pronto soccorso prima di trovare un posto letto per il ricovero;
- la riduzione del 28 per cento delle attese dei pazienti nei pronto soccorso tra la visita medica e la dimissione.
In particolare, un ulteriore investimento di oltre 10 milioni di euro per sei mesi al fine di mettere a disposizione del sistema sanitario regionale nuovi 178 posti letto dalle strutture accreditate a supporto della rete di emergenza.
Nel dettaglio:
- 25 posti letto dal polo sanitario San Feliciano;
- 23 posti letto dalla casa di cura Villa Tiberia;
- 12 posti letto dalla casa di cura Villa Betania;
- 14 posti letto dall’Istituto dermopatico dell’Immacolata;
- 28 posti letto dalla Nuova clinica Latina – Istituto di Neuroscienze;
- 8 posti letto dalla clinica Guarnieri;
- 8 posti letto dalla clinica Fabia Mater;
- 23 posti letto dalla casa di cura Nuova Itor;
- 3 posti letto dalla casa di cura Villa Fulvia;
- 6 posti letto dalla clinica Madonna delle Grazie di Velletri;
- 15 posti letto dalla casa di cura San Raffaele Montecompatri;
- 13 posti letto dall’ospedale Regina Apostolorum di Albano.
Ares 118, postazioni internalizzate e nuove assunzioni
Novantacinque autisti a tempo indeterminato e 102 infermieri a tempo determinato. Lo prevede l’autorizzazione firmata dal direttore Andrea Urbani lo scorso mese, che dà il via libera all’internalizzazione di 12 ambulanze infermieristiche entro il primo semestre del 2024 come previsto nella prima fase del piano avviato 2021-2022. In attesa dell’inizio della seconda fase di internalizzazione, le assunzioni dei professionisti sanitari in Ares garantiranno l’operatività dei mezzi di soccorso a gestione diretta, attualmente operanti su tutto il territorio regionale. I 12 mezzi internalizzati consentiranno l’apertura di 7 nuove postazioni in capo ad Ares 118. Nel dettaglio: Aprilia, Fondi e Terracina (Latina), Frattocchie (Marino), Appio Latino e Rebibbia (Roma), Orte (Viterbo).
Prende così forma il nuovo processo messo in atto dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, le cui politiche sulle risorse umane del comparto sanitario hanno prodotto finora sia l’aumento dei contratti a tempo indeterminato sia la pesante riduzione dei contratti a tempo determinato sia la stabilizzazione degli operatori sanitari. Un nuovo corso che dà priorità agli investimenti sul personale pubblico del sistema sanitario regionale per una spesa complessiva di 191 milioni di euro.