Chiusa l’inchiesta per per l’ex professore di religione accusato di abusi sessuali nei confronti di quattro minorenni
Sarà il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, il prossimo 1 febbraio 2024, a decidere il destino processuale del 49enne Alessandro Frateschi, il professore di religione originario di Terracina che, prima dell’emergere dello scandalo, sfociato in ben due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, insegnava al liceo scientifico di Latina “Ettore Majorana”. L’Ex docente dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata dalla fatto che le cinque vittime, al momento dei fatti, erano minorenni. Il Garante dell’infanzia regionale, Monica Sansoni, è pronto a costituirsi parte civile, così come le cinque vittime minorenni, assistite dall’avvocato Nicodemo Gentile.
A settembre scorso, dopo la seconda ordinanza disposta dalla Procura di Latina, l’uomo ha scelto il silenzio nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip Giuseppe Molfese. L’ex diacono, sospeso dal vescovo di Latina, Mariano Crociata, una volta saputo della prima indagine lo scorso gennaio, doveva rispondere dell’ultimo arresto scattato il 12 settembre per aver abusato sessualmente due volte, nel 2018, di un minore di 14 anni, figlio di amici.
Tra i particolari più sconcertanti e gravi della vicenda denunciati dal ragazzo che oggi ha 18 anni, ci sono quelli che fanno riferimento a una partita di calcio guardata in televisione, nel giugno 2018, quando il professore lo avrebbe spogliato e toccato nelle parti intime, non prima di avergli fatto vedere un “porno” dove a compiere atti sessuali era un prete.
E nell’ambito della vicenda che ha visto danneggiata l’auto della Garante per l’infanzia della Regione Lazio, Monica Sansoni, sono emersi anche i contatti con l’altro professore di Tivoli ed ex dirigente dell’Azione Cattolica, il 46enne Mirko Campoli, indagato anche lui per accuse affini dalla Procura di Velletri.
Inoltre, secondo gli inquirenti, nell’indagine portata avanti dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Latina, diretti dal Tenente Monica Loforese, coordinati dal Procuratore Aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza, l’insegnante di religione del Liceo Ettore Majorana di Latina, approfittando del proprio ruolo, dapprima instaurava un rapporto confidenziale con i suoi alunni (tre in tutto) e poi incominciava un intenso rapporto telematico (utilizzando sociali quali Instagram) intrattenendo comunicazioni a sfondo sessuale tramite social network, nonché in diverse occasioni cercava con loro il contatto fisico con la finalità di agire loro violenza di tipo sessuale.
Quando i ragazzi si sono resi conto che le attenzioni del professore “non erano normali” hanno avuto il coraggio sia di bloccare la condotta criminosa dell’insegnante che di riferire quanto accaduto loro alle Autorità competenti. Durante l’attività di indagine compiuta, i Carabinieri appuravano, altresì, che nel recente passato, l’uomo approfittando del suo impegno in altre attività a stretto contatto con i minori, aveva commesso analoghe condotte delittuose.