EX AVIR, LA REGIONE SI È ESPRESSA SULLA VALUTAZIONE AMBIENTALE: “PERCHÈ IL COMUNE NON HA ATTESO LA RISPOSTA?”

Ex Avir, il consigliere comunale d’opposizione di Gaeta, Emiliano Scinicariello (PD), sulla procedura di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica”

I lavori presso l’area Ex Avir generano aspettative, ma anche molte attenzioni, poiché l’area in questione da decenni è una ferita aperta nel cuore della città di Gaeta, ed anche perché la mole di lavori da svolgere, e dunque di denaro da spendere, è tale da meritare queste attenzioni.

“Per quanto mi riguarda – spiga Scinicariello – l’argomento è stato oggetto, solo per parlare degli ultimi mesi, di interrogazioni nei Consigli Comunali del 31 agosto e del 23 ottobre scorsi, e di una richiesta di sospensione dei lavori, datata 21 settembre 2023, alla quale però, benché argomentata e motivata, non è stata data neanche la dignità di una risposta (ma a questo noi Consiglieri siamo tristemente abituati).

Emiliano Scinicariello
Emiliano Scinicariello

In occasione del Consiglio Comunale del 23 ottobre conclusi l’interrogazione chiedendo all’assessore Petruccelli due cose: “quanto ai lavori in area ex Avir è tutto conforme”? E poi, “abbiamo mandato in Regione la variante adottata dal Consiglio Comunale il 6 settembre 2019”? Le risposte puntuali a due domande altrettanto puntuali non arrivarono, ovviamente.

E intanto, mentre viene temporaneamente modificata la circolazione stradale, determine vengono pubblicate e poi annullate, improbabili piste ciclabili prendono corpo, lavori vengono fatti poi disfatti e poi ancora rifatti…tutto ciò mi ha generato ulteriore curiosità, per cui mi è bastato andare, incuriosito, banalmente su Google e, digitando qualche parola chiave, come “Regione Lazio”, “Gaeta”, “Avir”, “Vas”, mi sono imbattuto in una “sorprendente” Determinazione, la n. G04586 del 04/04/2023 con la quale la Regione Lazio si è espressa sulla procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica, rinviando alla procedura VAS di cui agli artt. dal 13 al 18 del D.Lgs. 152/2006. Dunque, questa determinazione c’è da oltre 6 mesi, ma nessuno dei nostri amministratori ne ha fatto mai menzione, né – evidentemente – alcuno negli uffici l’ha tenuta in considerazione, visto che i lavori vanno avanti come nulla fosse!

Eppure era stato proprio il Comune di Gaeta il 25 ottobre 2019 ad inviare alla Regione Lazio la richiesta di attivazione della procedura di Verifica di assoggettabilità a VAS, ma ha poi dato il via ai lavori senza attendere risposte. Eppure gli unici lavori ammissibili dovevano essere esclusivamente quelli di messa in sicurezza finalizzati a preservare la pubblica incolumità, in assenza di valido ed efficace strumento urbanistico.

Già, perché la necessità di assoggettare a procedura VAS quell’area vale a dire che la variante urbanistica per l’area ex AVIR è tutt’altro che definita!

Ed ora, con la viabilità modificata ed interrotta fino a fine lavori, apprendiamo che la Regione afferma, tra i numerosi e pesanti rilievi fatti, che “la variante prevede, tra le altre cose, anche modifiche delle infrastrutture legate alla mobilità e trasporti, senza analizzare le ricadute sui collegamenti e la viabilità nelle aree circostanti attraverso uno studio trasportistico”. 

Non ho potuto far altro, per il momento, che interrogare (per iscritto) gli assessori Petruccelli e Morini, ciascuno per la propria competenza, chiedendo ad esempio perché il Comune di Gaeta non abbia atteso la risposta dalla Regione Lazio prima di pianificare ed iniziare i lavori, e non abbia agito, invece, dopo il pronunciamento della stessa in coerenza con la risposta ricevuta, o se fossero a conoscenza di questa Determinazione e, se sì, quale interpretazione le avessero dato, visto che i lavori sono andati avanti senza sosta; e ancora se ritenessero i lavori e le opere che si stanno realizzando conformi allo strumento urbanistico vigente; infine come pensano sia possibile trasformare una porzione di territorio cittadino, realizzare opere così importanti dal punto di vista della viabilità, modificare irrimediabilmente le caratteristiche di una vasta area urbana senza avere la conformità allo strumento urbanistico vigente.

L’unica risposta possibile è che il “libero comune di Gaeta” ogni giorno riscrive le proprie regole senza che nessuno, benché informato dei fatti, batta ciglio. Il segnale che arriva alla città però è pericoloso: se chi è tenuto a controllare l’osservanza delle regole le elude, corre il rischio che, per analogia, chiunque si senta legittimato a fare altrettanto”

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