SI LIBERA DELLA DROGA DURANTE GLI ARRESTI: ASSOLTO FERDINANDO CIARELLI

Detenzione illecita di sostanza stupefacente: l’Appello ribalta il primo grado per uno dei giovani del clan Ciarelli

Durante l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare scattata a giugno 2022 che ha visto arrestati (anche se molti erano già ristretti) i componenti del clan Ciarelli, nell’operazione di Direzione Distrettuale Antimafia e Squadra Mobile di Latina, il giovane 24enne Ferdinando Ciarelli era stato sorpreso dagli agenti di Polizia a lanciare alcune dosi di cocaina dal balcone: circa 3 grammi per sette dosi.

Un gesto finalizzato a disfarsi della droga che portò Ferdinando Ciarelli ad essere giudicato lo scorso 13 ottobre, dinanzi al Giudice del Tribunale di Latina, Fabio Velardi. A fronte di una richiesta di condanna per sei anni, a Ciarelli, difeso dall’avvocato Nardecchia, fu comminata una pena di sei mesi per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

Ora, la Corte d’Appello ha ribaltatola sentenza di primo grado, mandando assolto il giovane Ciarelli, difeso dall’avvocato Nardecchia.

Nell’ambito della succitata maxi indagine che contesta l’aggravante mafiosa alla famiglia Ciarelli, invece, il 24enne Ferdinando Ciarelli è accusato di minaccia. Il giovane si sarebbe recato, a giugno 2020, a Terracina, presso lo stabilimento “Rive di Traiano”, minacciando un addetto alla vigilanza e intimando di farlo rimanere all’interno del locale, la cui sicurezza lo aveva allontanato: “Tu non sai chi sono io…vado a prendere il fucile e gli sparo…mi devi chiedere scusa in ginocchio perché se non lo fai ti sparo con il fucile…la tua famiglia piangerà un morto“. I fatti non sono stati denunciati dalle vittime, evidentemente assoggettate dalla fama criminale del nome Ciarelli. Il 24enne, (finito, a giugno, ai domiciliari), cugino di Marco Ciarelli (figlio del narcotrafficante Luigi Ciarelli), è stato peraltro citato negli arresti a carico dei Casamonica che spesero il suo nome e quello del più grande Ferdinando Ciarelli detto Furt per razziare due locali del capoluogo.

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