FREE BEACH: PROCACCINI ARCHIVIATO

Nicola Procaccini
Nicola Procaccini, europarlamentare con Fratelli d'Italia ed ex Sindaco di Terracina

Inchiesta Free Beach: archiviata definitivamente la posizione dell’europarlamentare Nicola Procaccini. A inizio mese era stata sciolta la riserva dopo l’udienza incidentale di agosto per acquisire prove a carico nei confronti dell’esponente politico di Fratelli d’Italia

La Procura di Latina archivia le accuse nei confronti di Nicola Procaccini, europarlamentare e ex sindaco di Terracina, coinvolto a luglio scorso nell’indagine, condotta da Carabinieri e Guardia Costiera, che ha terremotato l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Roberta Tintari. Dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare (firmata dalla medesima Gip Castriota) a carico del Sindaco Roberta Tintari, amministratori e imprenditori, il Comune di Terracina ha visto prima le dimissioni degli organi eletti e successivamente il commissariamento con l’insediamento del Prefetto Francesco Antonio Cappetta.

Un colpo all’impianto accusatorio, quello dell’archiviazione di Procaccini, dopo altri ridimensionamenti dovuti alle pronunce del Riesame di Roma su diversi personaggi coinvolti, tra cui l’ex prima cittadina.

D’altra parte, su Procaccini, l’archiviazione da parte del Prcoruatore aggiunto Carlo Lasperanza e i sostituti Giuseppe Bontempo e Andrea Sgarrella è un atto consequenziale a ciò che è accaduto a inizio mese quando fu negata dal Giudice per le indagini preliminari, Giorgia Castriota, la possibilità di chiedere all’Europarlamento l’utilizzo delle intercettazioni, contenute negli atti d’indagine, che vede “protagonista” Procaccini, uno degli esponenti più vicini alla premier Giorgia Meloni.

Venti giorni fa, infatti, il Gip, Giorgia Castriota, ha sciolto la riserva in merito all’autorizzazione a procedere richiesta dalla Procura di Latina per l’europarlamentare Nicola Procaccini. Il Gip Castriota ha, dunque, rigettato la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex primo cittadino poiché le intercettazioni, nelle quali Procaccini parla con altri indagati o coinvolti nell’indagine, non sono utilizzabili. In sostanza, secondo il Gip, non sono emersi elementi sufficienti per inoltrare all’europarlamento la richiesta di autorizzazione a procedere.

L’udienza incidentale per Procaccini si era svolta lo scorso 8 agosto finalizzata ad acquisire prove a carico dell’europarlamentare Nicola Procaccini, così come richiesto dalla Procura. I magistrati inquirenti, Valentina Giammaria e Giuseppe Bontempo, chiedevano l’autorizzazione a procedere per Procaccini in modo da utilizzare le intercettazioni contenute nelle carte dell’inchiesta denominata “Free Beach”.

Come noto, Procaccini, sindaco di Terracina dal 2011 al 2019, è un europarlamentare (Fratelli d’Italia) e gode di immunità, dunque l’autorità giudiziaria è obbligata a chiedere l’autorizzazione sia per indizi di prova a suo carico che per eventuali misure cautelari (non è questo il caso).

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Al centro dell’udienza l’episodio del contributo economico dato, secondo l’accusa illegittimamente, alla Coop “Mare e Monti 2018” di Avelli, in realtà del consigliere comunale Marcello Masci (un capo, in seguito, annullato dal Riesame di Roma insieme ad altre accuse). All’attenzione dell’udienza anche le ingerenze di Procaccini nei confronti della dipendente Suap per rilasciare la licenza a Oasi Sea Park e i favoritismi per la concessione dell’Arena del Molo alla “The Spot” di Zanchelli. Secondo gli inquirenti, la “The Spot srl” “era sponsorizzata politicamente dall’onorevole Procaccini, che avrebbe sostenuto la campagna elettorale per le elezioni europee“.

Procaccini, difeso dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Massimo Procaccini, rimaneva indagato per turbativa d’asta e induzione indebita a dare o promettere utilità. Gli avvocati avevano chiesto – e l’hanno ottenuto – il rigetto delle richieste della Procura poiché le intercettazioni a suo carico non sarebbero state legittime e casuali.

Ora, la chiusura ufficiale dell’indagine a carico di Procaccini che esce definitivamente dal procedimento in essere. E un altro colpo della difesa arriva anche dalla Cassazione che ha rinviato ad altre sezione del Riesame di Roma la posizione per diversi capi d’imputazione contestati all’ex dirigente Corrado Costantino.

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