VIOLENZA DI GENERE, MALANDRUCCOLO (PD): “SI INIZIA A COMBATTERE CON L’EDUCAZIONE A SCUOLA”

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“La violenza di genere si combatte tra i banchi di scuola”, l’intervento del candidato all’uninominale del nord pontino, per le Camera dei Deputati, Tommaso Malandruccolo (Partito Democratico)

“È consuetudine piuttosto diffusa da parte di taluni politici di affrontare il tema della violenza di genere limitandosi a considerare il sintomo, invocando un inasprimento delle pene, senza tenere conto del fatto che i carnefici, il più delle volte, dopo aver consumato un delitto, si suicidano, si costituiscono, o si rendono latitanti per la durata di poche ore.

Salvo quando non sia mosso da una ricerca di consenso immediato, non c’è mala fede in tutto ciò, il fenomeno va contrastato ed arginato adottando ogni misura anche nel suo epilogo, ma sulla strada della prevenzione il tutto influisce in maniera marginale, restando limitato, nella sua efficacia, ad uno stretto giro di soggetti. Quello della violenza degli uomini contro le donne, perché di questo si tratta, si può manifestare sotto molte forme, alcune delle quali invisibili esternamente alla vita di coppia, come quella domestica, in maniera subdola e graduale, oppure in maniera più rapida ed evidente.

La matrice delle diverse forme di violenza, resta tuttavia la medesima ed affonda le sue radici in quelle modalità di prevaricazione volte a mantenere un divario sociale radicato storicamente. Sorvolando sulle disamine della genesi del fenomeno, è evidente che l’origine sia di natura culturale, e come tale andrebbe affrontato, parallelamente agli strumenti di natura repressiva, più immediati e diretti.

Ad ogni livello scolastico, andrebbe quindi dedicata un’ora settimanale all’educazione all’empatia e ai sentimenti, contro la sempre più marcata cultura individualista e dell’indifferenza. La violenza di genere, così come anche il razzismo, andrebbero affrontati anche e soprattutto attraverso processi educativi lenti ma emotivamente permeanti, che possano modellare il cittadino del futuro in un’ottica di società inclusiva e solidale.

Far calare gli individui nei panni degli altri, evocando immedesimazione emotiva, renderebbe la società meno fragile e più compatibile ad un modello relazionale ideale e verso il quale dovremmo continuare il nostro cammino in una ricerca continua di perfezione.

Nell’ottica di un circolo virtuoso, sarebbe inoltre opportuno prevedere, in maniera sistematica, brevi corsi di guida alla genitorialità in due fasi, prima della nascita del figlio e nel periodo della pubertà, sollecitando la partecipazione attraverso incentivi alla famiglia, per dotare i genitori delle adeguate competenze, nel periodo di costruzione delle mappe cognitive ed emotive del minore.

Il mio impegno, qualora eletto alla Camera, ma anche dagli scranni del Comune di Latina, sarà quello di insistere su queste due soluzioni affinché vengano prese in considerazione, nonostante i tempi possano rivelarsi lunghi e il cammino tortuoso”.

Così, in una nota, il candidato “Dem” e consigliere comunale di Latina, Tommaso Malandruccolo.

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