UFFICIO DI PACE DI TERRACINA, LA CITTÀ SENZA GRATUITI PATROCINI: “DISFATTA TOTALE, A RISCHIO IL PNRR”

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Ufficio del Giudice di Pace di Terracina, ieri l’incontro tra le parti in causa organizzato dall’Ordine: “Situazione che penalizza i fondi Pnrr”

Era appena aprile quando il Presidente dell’Ordine degli avvocati del Foro di Latina, Giacomo Mignano, scrisse ai primi cittadini di San Felice e Terracina denunciando le criticità, non meno gravi rispetto all’Ufficio del Giudice di Pace di Latina, parlando di “estremo disagio che vive l’Avvocatura e tutta l’utenza, in generale”.

“L’ormai cronica insufficienza del personale addetto a tale presidio – sosteneva Mignano -, rispetto a quelle che sono le previsioni contenute nella sua dotazione organica, rischiano di compromettere la funzionalità del medesimo. Certo non siamo, al livello dell’ormai patologica situazione di Latina, ma vi posso assicurare che la deriva è la medesima, e continuando di questo passo, tali “inarrivabili” livelli, potranno essere raggiunti, con buona pace per le Vs. comunità”.

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E tali “inarrivabili livelli” sono arrivati a valutare cosa si sono detti ieri, 30 giugno, in un incontro organizzato a Terracina dall’Ordine degli Avvocati alla presenza di consiglieri dell’Ordine stesso, legali, addetti ai lavori, politici (presenti i segretari comunali di Partito Democratico e Lega, più qualche consigliere comunale) e il Dirigente del Comune di Terracina Giampiero Negossi per l’area Finanze e Risorse Umane.

E si perché il nodo è proprio questo: l’ufficio del giudice di pace dipende direttamente dalla gestione del Comune di Terracina (che paga direttamente i dipendenti), compresa la cronica mancanza di personale. Su cinque dipendenti da pianta organica, all’ufficio di Terracina sono in funzione appena tre. Ecco perché, dopo l’incontro di ieri, il Comune ha garantito la presenza di un altro dipendente più un ulteriore con il compito precipuo di inserire i dati delle cause del Giudice di Pace sul portale economico. Un aspetto di non poco conto dal momento che uno dei parametri su cui valuta e monitora il Ministero della Giustizia e, a catena, l’Europa, è proprio in funzione dei fondi Pnrr. Senza efficienza dell’ufficio, questo viene tagliato. Un presagio già arrivato formalmente dal Ministero alle orecchie del Presidente dell’Ordine degli Avvocati che, con l’incontro organizzato a Terracina, ha voluto dare risalto a una situazione ormai al limite.

Basti pensare, a proposito dei fondi Pnrr, che dal 2020 a Terracina non vi è stato un solo gratuito patrocinio. “Ma non siamo a Dubai”, dichiara Mignano. E ha ben ragione dal momento che solo a Latina sono pendenti domande di gratuito patrocinio nell’ordine di 1800, mentre a Fondi si arriva a 60. A Terracina zero carbonella: un aspetto non tollerabile dal momento che il parametro del gratuito patrocinio è uno di quelli su cui è vigile l’Europa in prospettiva Pnrr.

“La situazione è di disfatta totale – dichiara Mignano – siamo al collasso. Dal 2020 il giudice di pace di Terracina, pur essendo il sistema cartaceo, non riesce a caricare sul portale telematico gli atti che dovrebbero essere trasmessi al Tribunale. Gravissimo perché quando una procedura non finisce, deve essere caricata telematicamente. La catena delle trasmissioni degli atti nell’ufficio a Terracina è bloccata: abbiamo scoperto che inviavano al Tribunale gli atti solo su carta e nel frattempo le procedure morivano perché è il Tribunale stesso ad aver bisogno degli atti caricati sul portale. Saranno centinaia i procedimenti prescritti“. E il danno è enorme dal momento che, considerando la mole di cause, l’ufficio del giudice di pace a Terracina muoverebbe, secondo l’Ordine, un volume d’affari di circa un milione di euro all’anno.

Un gravame economico non solo a detrimento degli avvocati ma di cittadini, commercianti, professionisti che si rivolgono alla giustizia per recuperare soldi nell’ambito di contenziosi legali.

E sul gratuito patrocinio siamo al semaforo rosso. “Il primo alert che valuta l’Europa è rispetto a quanti utenti, ovviamente meno abbienti, usufruiscono del gratuito patrocinio. Abbiamo scoperto che a Terracina, in due anni, non c’è stato nessun gratuito patrocinio”.

Le cause di queste disfunzioni? Come al solito la penuria di dipendenti e probabilmente una gestione ormai stanca di dover lavorare in condizioni sempre più difficili: è lo stesso Dirigente a dire che avendo un carico di lavoro enorme non può colmare tutte le lacune di un ufficio sotto-dimensionato (a cominciare dal mancato caricamento dei dati sul portale telematico). E gli stessi avvocati ormai rinunciano a imbastire le pratiche per il gratuito patrocinio perché tanto le domande non vengono evase. Un cane che si morde la coda.

“Qualcosa si è mosso da ieri – dichiara Mignano – ma continueremo a monitorare”.

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