TRASPORTO PUBBLICO A TERRACINA: LA GARA D’APPALTO “INUTILE” BOCCIATA DAL TAR

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Comune di Terracina

Trasporto pubblico locale e trasporto scolastico: il Tar accoglie il ricorso di una concorrete e boccia la gara d’appalto a Terracina

Prima del 24 agosto scorso, quando sarebbe scaduto il contratto stipulato tra Comune di Terracina e Consorzio CO.TR.I. scarl, l’Ente aveva indetto, a giugno 2020, una nuova gara d’appalto per assegnare la gestione del servizio di trasporto pubblico locale e del trasporto scolastico.

La gara prevedeva, per chi se la fosse aggiudicata, la gestione del trasporto pubblico a Terracina sulla base di un anno – dal primo gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021 – e quella del trasporto scolastico per ben 9 anni.

Ad ogni modo, la gara d’appalto, pubblicata il 9 ottobre scorso, era stata contestata da un operatore economico, la Seatour, che aveva promosso ricorso al TAR di Latina, ottenendo l’istanza cautelare di sospensiva della gara medesima.

Al che il Comune aveva pensato di revocare la gara d’appalto “inutile” affidando il servizio di trasporto pubblico locale e trasporto scolastico, con tanto di proroga, al vecchio gestore, il Consorzio Co.Tri Scarl, fino al 31-12-2021.

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Ora, però, il Tar di Latina ha annullato gli atti di quella gara revocata dal Comune dando ragione alla Seatour e indirettamente ingarbugliando, ove ce ne fosse bisogno, ancor di più il tpl a Terracina. In sostanza, una gara già revocata dall’Ente e ora annullata dalla giustizia amministrativa.

Secondo il Tar, Seatour ha ragione perché la gara prevedeva requisiti solo sul lato del trasporto scolastico, escludendo quello tout court e, inoltre, non non era stato suddiviso in lotti funzionali o prestazionali. Dunque, così strutturata, la gara era aperta solo alle imprese del trasporto scolastico.

Violati per la Seatour, il Codice dei Contratti pubblici, la par condicio, la massima partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica e il Decreto Crescita.

Il Tar ha dato ragione a Seatour su tutta la linea, anche sulla base dell’Antitrust che per un altro bando di gara di un altro Comune aveva stabilito la differenza tra trasporto pubblico locale e trasporto scolastico e, dunque, la necessità della suddivisione in lotti.

Una sconfitta in sede amministrativa, peraltro, già prevista dall’amministrazione di Terracina che, nella delibera di Giunta del 4 gennaio scorso, aveva scritto che: “in caso di accoglimento del pendente ricorso giurisdizionale, l’eventuale indizione di una nuova gara per il solo TPL potrebbe scontare una scarsa appetibilità economica correlata sia al difetto di certezza degli importi da porre a base dell’appalto, in considerazione dell’indeterminatezza del termine di aggiudicazione definitiva, sia all’esiguità dei tempi d’investimento, derivante dal vincolo temporale imposto dalla Regione Lazio“.

Un atto che, secondo l’amministrazione, avrebbe giustificato la proroga al vecchio gestore. E ora? 

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