TRASPORTO PUBBLICO A TERRACINA: COVID, REGIONE, REVOCA E PROROGA. LA GARA D’APPALTO INUTILE

Terracina
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Trasporto pubblico locale a Terracina: la revoca della gara d’appalto e il nuovo affidamento in proroga al vecchio gestore

Un giro largo a Terracina, ma il risultato è che i trasporti pubblici in città saranno ancora per dodici mesi gestiti dal Consorzio CO.TR.I. scarl. A stabilirlo è un atto d’indirizzo licenziato dalla Giunta Tintari.

Prima del 24 agosto scorso, quando sarebbe scaduto il contratto stipulato tra Comune di Terracina e Consorzio CO.TR.I. scarl, l’Ente aveva indetto, a giugno 2020, una nuova gara d’appalto per assegnare la gestione del servizio di trasporto pubblico locale e del trasporto scolastico.

La gara prevedeva, per chi se la fosse aggiudicata, la gestione del trasporto pubblico a Terracina sulla base di un annodal primo gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021 – e quella del trasporto scolastico per ben 9 anni. Questo perché, a decorrere dal primo gennaio 2022, il servizio di Tpl verrà gestito, tramite l’Astral, dalla Regione Lazio.

Il 13 luglio 2020, il Comune dispose, in attesa che fosse pubblicata e definita la gara d’appalto, la proroga tecnica del servizio fino al 31 dicembre 2020 in favore del consorzio CO.TR.I. scarl. Proroga, ulteriormente allungata, lo scorso 29 dicembre 2020, al 31 marzo di quest’anno.

La gara d’appalto, pubblicata il 9 ottobre scorso, infatti, aveva visto un fatto non proprio insolito: ossia, nell’arco temporale di presentazione delle istanze di partecipazione alla gara, un operatore economico ha promosso ricorso al TAR di Latina, ottenendo l’istanza cautelare di sospensiva della gara medesima.

Talché, amministrazione e Comune si sono accorti che i tempi della gara d’appalto, a causa del ricorso al Tar, peraltro prevedibile considerata la media di litigiosità in provincia di Latina, hanno subito un forte rallentamento e anche se sopraggiungesse un rigetto del medesimo ricorso, il termine presuntivo iniziale del servizio (primo gennaio 2021, già impossibile per via della prima proroga al Consorzio Co.Tri scarl fino a tutto marzo 2021), è “ormai di fatto superato dagli eventi – si legge nella delibera di Giunta pubblicata oggi 4 gennaio sull’Albo Pretorio – con la conseguenza che la gara pendente potrà plausibilmente definirsi entro il prossimo mese di maggio, così determinandosi sia un’ulteriore riduzione degli importi del servizio originariamente previsti per il trasporto pubblico locale, sia un intuibile squilibrio economico del servizio stesso“.

Inoltre, a quanto sostiene la Giunta comunale, “in caso di accoglimento del pendente ricorso giurisdizionale, l’eventuale indizione di una nuova gara per il solo TPL potrebbe scontare una scarsa appetibilità economica correlata sia al difetto di certezza degli importi da porre a base dell’appalto, in considerazione dell’indeterminatezza del termine di aggiudicazione definitiva, sia all’esiguità dei tempi d’investimento, derivante dal vincolo temporale imposto dalla Regione Lazio (ndr: fino al 31-12-2021)”.

Ecco, allora, che l’Avvocatura comunale ha reso un parere sulla scorta di una nota dirigenziale del Dipartimento IV del Comune di Terracina la quale stabiliva che: “è legittima, pertanto, la revoca in autotutela della procedura, con onere di corredo motivazionale specifico, e la conseguente derivata proroga “tecnica” del contratto di appalto vigente, per il quale si rinvengono, senz’altro, i presupposti giuridici prescritti dalla disciplina di settore e con immodificabilità delle condizioni contrattuali“.

Alla fine della fiera, sì alla revoca della gara d’appalto relativa all’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale e trasporto scolastico e sì, anche, alla proroga del servizio al Consorzio Co.Tri Scarl fino al 31-12-2021.

Tra i motivi, l’ormai immancabile stato emergenziale epidemiologico da Covid-19 e il fatto che l’Astral procederà a una gara d’appalto per affidare il servizio dal 2022. Insomma, è stata praticamente inutile la gara d’appalto pubblicata ad ottobre scorso, come se non fossero già previsti la crisi Covid e, soprattutto, il fatto che dal 2022 il servizio cambierà stazione appaltante.

Il servizio del trasporto scolastico sarà prorogato anch’esso e affidato di nuovo al Consorzio fino alla conclusione dell’anno scolastico in corso e “comunque fino alla definizione dell’indicenda procedura di gara“. Che, a questo punto, non si capisce bene se si riferisca a quella procedura di gara in attesa del giudizio amministrativo del Tar o a quella che sarà disposta dall’Astral.

Un aspetto che sarebbe chiarito dalla delibera di Giunta che predetermina una gara d’appalto esclusivamente per il trasporto scolastico che abbia tali requisiti: durata contrattuale non superiore a 5 anni, con facoltà, comunque, di proroga o ripetizione di servizi analoghi; mantenimento delle attuali 8 linee; e vari obblighi tra cui quello di riassumere gli attuali dipendenti o la dotazione di un’autorimessa.

Sempre che non intervenga un nuovo ricorso al Tar e il protrarsi della pandemia, si capisce. E sempre che il primo ricorso al Tar, presentato dall’operatore economico che aveva partecipato alla gara d’appalto revocata, non definisca altri orizzonti che la Giunta non ha previsto.

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