SUD PONTINO: TUTTI I SINDACI AUDITI IN COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA

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sindaci sud pontino
Nell'immagine i sindaci convocati dalla Commissione antimafia della Regione Lazio

L’ultima volta che tante personalità politiche del sud pontino si erano riunite non è stato tanto tempo fa.
Poco più di due settimane or sono, il 27 gennaio scorso, l’occasione fu data da un evento commemorativo alla memoria dell’ex sindaco di Formia, Michele Forte, dal titolo celebrativo: “LA PASSIONE PER LA POLITICA, L’AMORE PER LA SUA TERRA, IL LEGAME CON LA SUA GENTE” (video sotto).

 

Sindaco di Minturno
Il Sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli

Tra i presenti alla Sala Ribaud del Palazzo Comunale di Formia, oltre alla padrona di casa, il sindaco Paola Villa, c’erano anche, tra gli altri, il leader regionale di Forza Italia Claudio Fazzone, il sottosegretario al Ministero del Lavoro, il latinense Claudio Durigon (Lega), il Presidente della Provincia di Latina Carlo Medici e il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli. Il quale, con la collega Villa, avrà la possibilità, la prossima settimana, di incontrarsi di nuovo, insieme a tutti i sindaci del sud pontino, più quello di Anzio, in un contesto completamente antitetico a quello celebrativo di una figura come il fu Michele Forte che, nella sua vita politica, aveva dichiarato, da sindaco, che Formia era immune dalle azioni delle mafie e che mai al mondo poteva dirsi infiltrata dalla camorra (sic!).

Siamo certi che i sindaci non siano dalla parte di tal pensiero, nonostante Stefanelli, il sindaco di Minturno, ha puntualizzato, durante l’evento formiano dedicato a Michele Forte, che proprio quest’ultimo è “il suo Maestro”. Noblesse oblige, lo speriamo.
E lo spera sopratutto la I Commissione consiliare della Regione Lazio, che si occupa, tra le altre cose, di lotta alla criminalità e di antimafia, e che ha annunciato un appuntamento importante: giovedì 21 febbraio alle 14,30, presso la sala Latini a Roma, ci sarà l’Audizione dei sindaci dei Comuni di Anzio, Formia, Gaeta, Itri, Minturno, Fondi, Terracina, Castelforte, Santi Cosma e Damiano e del presidente dell’Osservatorio sulla legalità e la sicurezza Gianpiero Cioffredi, con all’oggetto l’attività antimafia da parte delle autorità preposte.

DIAA giudicare dall’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia questo incontro si ammanta di tanti significati, considerata la situazione drammatica che vivono le terre del sud pontino. Una relazione che ha confermato il radicamento delle solite cosche, con gli ultimi aggiornamenti che peggiorano il quadro.

È probabile che il focus sarà rivolto principalmente al Golfo di Gaeta, un luogo bellissimo dove sono domiciliate famiglie di spicco della camorra e teatro di arresti, sequestri e confische. È nei paesi del sud pontino, infatti, che vi sono state le ultimissime operazioni importanti del territorio. Basti pensare, ad esempio, che solo tre mesi fa (il 5 dicembre scorso), a Formia, gli agenti della Direzione Distrettuale Antimafia hanno acquisito, per ordine del Tribunale di Cassino, la documentazione, direttamente nella sede del Comune, relativa a gare d’appalto gestite dall’ex amministrazione guidata da Sandro Bartolomeo tra il 2015 e il 2017. Oppure, come riportava un articolo di Latina Tu, che la situazione a Scauri (Minturno) è ormai al limite tra armi, droga, latitanza e sangue.

Ascoltare i sindaci del territorio darà la possibilità di comprendere quanto sia alta o meno l’attenzione, quale grado di consapevolezza, e, sopratutto, se vi sia la ferrea volontà di rivoluzione. Sì perché, nelle terre incantevoli e al contempo disgraziate del sud pontino, il primo problema, al di là della fredda cronaca giudiziaria e dei processi, è abbattere il muro del fastidio dei galantuomini che preferiscono discutere solo di luminarie e campanilismi. Un’autentica rivoluzione.

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