SUD PONTINO, LE ASSOCIAZIONI: “GLI INCENDI SI CONTRASTANO CON LA PREVENZIONE”

“Nell’area degli Aurunci versante mare, questa estate, ci sono stati tre incendi, tutti con danni ridotti grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile e mezzi aerei dislocati dalla Regione Lazio. Ma per non ritrovarci a breve a fare i conti con altri incendi, è necessario stringere sulle iniziative che i Comuni e l’Ente Parco degli Aurunci avevano intrapreso già nello scorso anno. 

Insistiamo sulle iniziative di prevenzione. Non è dato sapere a che punto è il Piano AIB (SCHEDA DOTAZIONE AIB – 2020 e piano previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi anno 2020 –  approvato con Deliberazione del Presidente n. 26 del 28.05.2020) e vigente fino al 2025. Non sappiamo  se il tavolo promosso dal Parco sull’argomento, in collaborazione coi Comuni, abbia dato dei risultati, o se le apparecchiature installate (termo camere) abbiano segnalato incendi e accorciato i tempi di intervento. A seguito di ciò avvertiamo il bisogno di riproporre alcune misure sulle quali insistere, soprattutto dopo che la Regione Lazio ha fatta propria la regolamentazione del cosiddetto Fuoco Guidato o Prescritto: va fatta immediatamente una valutazione di fattibilità per le aeree ad uso pascolativo.

Il Comune di Formia predispose, nel novembre 2015 (finanziamento Regionale di circa 79 mila euro), il Piano di Gestione ed Assestamento Forestale e il Piano di Utilizzazione delle Risorse Pascolive. Questi piani indicavano la scadenza nel 2024, ma il Comune di Formia non ha mai dato risposta alle integrazioni richieste dalla Regione Lazio. Si trattava di indicare opere (piccoli invasi, strade, aree attrezzate per contrastare gli incendi) da realizzare nel quadro d’assieme del Piano.

Tanto per fare un esempio: l’incendio di fine luglio partito da località Sorgenza è stato spento da un elicottero che ha attinto acqua da alcune cisterne poste sotto il rifugio di Pornito, con il vantaggio di accorciare i tempi di ricarica del cestello ed usare acqua dolce invece di quella di mare, che secca ancor più la cotenna erbosa. Dunque occorre progettare invasi in grado di conservare acqua dolce, utile per abbeverare gli animali al pascolo e per spegnere eventuali incendi. Pertanto andrebbe dato un incarico ad un tecnico specialista per rispondere alle osservazioni richieste dalla Regione e per redigere un progetto esecutivo degli interventi.

Il numero di capi bovini e caprini sugli Aurunci, probabilmente, richiederebbe superfici pascolative più estese rispetto a quelle potenzialmente esistenti. Delle due l’una: o si aumentano le aree anche attraverso il fuoco guidato oppure si aiutano gli allevatori con forniture di fieno. Fermo restando che, sulle aeree percorse dal fuoco fuori controllo, non deve essere consentito in alcun modo il pascolo, così come dispone la Legge. 

Occorre rivedere la regolamentazione dell’affido pascolo, consentendo l’insediamento anche di allevatori non residenti a cui va affidata gratuitamente la cura dell’area disposta, salvo la revoca in caso di inadempienza contrattuale. Insomma un patto che renda veri custodi del bosco coloro che vivono e lavorano sui monti.  Va ricordato che centinaia di ettari di montagna, con la massa lignea di ampelodesma che si accumula, diventano potenzialmente dei depositi di combustibile. Se lo sforzo finanziario continuerà ad essere indirizzato esclusivamente per le azioni di spegnimento, senza agire anche sul versante della prevenzione, il patrimonio boschivo sarà sempre a rischio.

Tenuto conto dei cambiamenti climatici in atto, resta un grave problema irrisolto che non possiamo permetterci poiché incendi, abbandono delle colture e delle manutenzioni dei corsi d’acqua, assenza di opere di consolidamento dei terreni, accentuano il dissesto idrogeologico. È sufficiente ricordare gli eventi alluvionali dello scorso anno  (Santa Maria La Noce e Caravalle) per non stare per niente tranquilli”. 

Così, in una nota, le associazioni “Comunità del Lazio Meridionale e delle Isole Pontine” e “Incontri e Confronti”.

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