STAZIONI DI POLIZIA CINESE IN EUROPA, ADINOLFI: “FARE LUCE SULLA LORO PRESENZA”

Matteo Adinolfi
Matteo Adinolfi

L’europarlamentare Adinolfi (Lega Gruppo ID): “Fare luce sulla presenza di stazioni di polizia cinese in Europa” 

“A Strasburgo nei giorni scorsi abbiamo votato, come Lega Gruppo Id, a favore di una risoluzione di condanna contro le limitazioni delle libertà di espressione, la libertà di riunione, la libertà di stampa e i social media in Cina. Allo stesso tempo si invita il governo cinese a garantire tali libertà come sancito dalla Costituzione e dal diritto internazionale dei diritti umani.  Non solo, abbiamo espresso anche preoccupazione per le notizie che giungono rispetto alla presenza di stazioni di polizia cinesi presenti in numerosi Stati membri dell’Ue.

La risoluzione esorta la Cina a porre immediatamente fine alla repressione e all’intimidazione dei manifestanti pacifici nonché a garantire i diritti fondamentali per tutti. 

Il testo ribadisce la propria preoccupazione per il fatto che, durante la sua visita in Cina, le autorità cinesi non hanno consentito all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet di avere pieno accesso alle organizzazioni indipendenti della società civile e ai difensori dei diritti umani; si esorta l’UE e gli Stati membri a fornire protezione e sostegno agli attivisti per i diritti umani e la democrazia in Cina. Inoltre si accoglie con favore la decisione di prorogare le sanzioni contro le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang fino all’8 dicembre 2023 e viene ribadita la richiesta di ulteriori sanzioni dell’UE nei confronti di funzionari ed entità cinesi responsabili di crimini contro l’umanità. Infine condividiamo la preoccupazione riguardo alle recenti rivelazioni sulla presenza di stazioni di polizia cinesi presenti in numerosi Stati membri dell’UE e nel mondo. Si invita la Commissione europea, il Consiglio e le forze dell’ordine nazionali a garantire con urgenza un buon coordinamento per far luce su tali pratiche, intraprendere azioni appropriate e chiudere tutte le stazioni di polizia cinesi all’estero; inoltre si sollecitano l’UE e gli Stati membri a identificare e porre fine a qualsiasi via che faciliti le campagne di repressione transnazionale della RPC, in particolare nei confronti dei membri della diaspora”. 

Lo afferma l’europarlamentare della Lega Gruppo ID Matteo Adinolfi

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