Processo Scarface, arrivano le condanne per gli imputati affiliati al clan Di Silvio che hanno scelto il rito abbreviato
Era attesa in mattinata ed è arrivata la sentenza per coloro che sono coinvolti nel procedimento denominato “Scarface” e che hanno optato per il rito abbreviato. La pronuncia è stata emessa dal Giudice del Tribunale di Roma Angelo Giannetti dopo che, a settembre, il Pm della Procura/Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, Luigia Spinelli, ha chiesto le condanne (oltre 150 anni) per i più importanti affiliati del clan capeggiato da Giuseppe “Romolo” Di Silvio (che verrà processato separatamente sempre con il rito abbreviato), l’ala del sodalizio rom con base al Gionchetto di Latina.
Come noto, l’operazione anticrimine risalente all’ottobre 2021, coordinata dal Procuratore aggiunto della DDA romana Ilaria Calò e portata a compimento dalla Squadra Mobile di Latina, fece eseguire 33 misure cautelari, nei confronti di soggetti, a vario titolo gravemente indiziati di aver commesso reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, spaccio di droga, furto, detenzione e porto abusivo di armi, reati aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa.
Diverse le parti offese che si sono costituite parti civili tra cui il Comune di Latina, l’Associazione antimafia Antonino Caponnetto e l’ex affiliato al clan Di Silvo e ora collaboratore di giustizia Emilio Pietrobono.
Di seguito le condanne: Carmine Di Silvio, 20 anni di reclusione; Costantino Di Silvio (detto Costanzo), 14 anni e 8 mesi oltre a 14.000 euro di multa; Costantino Di Silvio, detto “Cazzariello”, 7 anni e 4 mesi; Antonio Di Silvio detto “Patatino” (figlio del “capo”, Romolo Di Silvio) 19 anni; il fratello di quest’ultimo, Ferdinando Di Silvio detto “Prosciutto”, 19 anni, 9 mesi e 10 giorni.
E ancora: Fabio Di Stefano 19 anni, 1 mese e 10 giorni; Daniel Alessandrini 3 anni e 8 mesi; Mirko Altobelli 2 anni e 8 mesi; Michele Petillo 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Alessandro Di Stefano 6 anni e 8 mesi; Manuel Agresti 6 anni; Marco Ciarelli 4 anni e 8 mesi; Simone Di Marcantonio 4 anni; Salvatore Di Stefano e Franco Di Stefano 3 anni e 8 mesi; Simone Ortenzi 6 anni e 8 mesi; Alessandro Zof 6 anni; Anna Di Silvio 6 anni e Riccardo Mingozzi 4 anni.
All’associazione Caponnetto è stata riconosciuta una provvisionale da 20mila euro così come al Comune di Latina il cui risarcimento è stato stabilito nella cifra di 25mila euro. Una provvisionale di 25mila euro è stata riconosciuta anche all’Assovittime, mentre di 10mila euro sarà destinatario Emilio Pietrobono, ex affiliato al clan Di Silvio, oggi collaboratore di giustizia e vittima di un recupero credito commissionato da uno degli imputati, Di Marcantonio, ad altri due co-imputati, Marco Ciarelli e Manuel Agresti.
Condanne, seppur in primo grado, che fanno storia: il sodalizio dei Di Silvio capeggiato da “Romolo”, al pari del gruppo gemello guidato da Armando “Lallà” Di Silvio, viene considerato un clan mafioso.