RSA DI CORI: TUTTI I DUBBI DI UN CASO. E I CONSIGLIERI SCRIVONO ALLE ISTITUZIONI

Rsa Icot di Cori
Rsa Icot di Cori

Rsa di Cori: i consiglieri comunali de “L’Altra Città” scrivono alle Istituzioni e chiedono chiarezza sul caso della struttura dove sono morti per Covid 18 pazienti

I quattro consiglieri Angelo Sorcecchi, Germana Silvi, Quintilio Carpineti e Francesco Ducci hanno indirizzato la loro richiesta – che pubblichiamo integralmente di seguito – al Presidente della Regione Zingaretti, all’Assessore Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria Alessio D’Amato, al Dg dell’Asl di Latina Giorgio Casati, al Sindaco del Comune di Cori Mauro De Lillis, al Presidente della VII Commissione Sanità regionale Giuseppe Simeone, al Prefetto della Provincia di Latina Maurizio Falco e alla Procura della Repubblica di Latina.

LA NOTA – Siamo venuti a conoscenza del fatto che a fine ottobre, è stato scoperto un focolaio nella Rsa di Cori, gestita dal gruppo Giomi e che ne è stata data comunicazione sia dall’Asl di Latina che dalla Regione Lazio.

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Il tutto è stato confermato dalla stessa Asl che ha considerato legati a quel cluster 85 positivi (tra pazienti ed operatori a vario titolo) e che in un mese, 18 anziani contagiati dal virus stesso sono deceduti.

Su questi decessi la Procura della Repubblica di Latina ha aperto un fascicolo, dopo la denuncia presentata dai familiari di una delle vittime, e sono state delegate indagini alla squadra mobile.

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Da informazioni raccolte già a settembre, l’Asl avrebbe effettuato dei controlli nella stessa Rsa e prodotto delle prescrizioni e, nonostante tali prescrizioni, si è verificato un alto numero di contagi e successivamente l’Asl di Latina ha trasformato quella struttura in Rsa Covid, affittando 12 posti letto per i pazienti dimessi dagli ospedali.

Visto che in numerosi Comuni, anche della provincia di Latina, al verificarsi di casi analoghi il Dipartimento di prevenzione dell’Asl ha sollecitato i Sindaci ad emettere ordinanze per creare la cosiddetta bolla sanitaria, impedendo accessi e uscite dalle Rsa trasformate in cluster; mentre non risulta che a Cori il Sindaco abbia emesso ordinanze in tal senso quale ad esempio, di ordinare ai Responsabili della Rsa di individuare appositi alloggi per assicurare l’isolamento e la tutela degli ospiti negativi. Tra l’altro non risultano segnalazioni sui 18 decessi in un mese.

I consiglieri chiedono trasparenza su alcuni.
Se siano state rispettate tutte le prescrizioni date alla Rsa dall’Asl prima della scoperta del focolaio; se la Asl ha disposto l’attivazione per le valutazioni cliniche degli ospiti e degli operatori positivi; se l’Asl abbia sollecitato l’emissione di un’apposita ordinanza al Sindaco pro tempore del Comune di Cori, Mauro Primio De Lillis; in tal caso per quale ragione non sia stato adottato tale provvedimento; se non abbia rappresentato un rischio inserire in una Rsa con un numero elevato di contagi e vittime, pazienti Covid provenienti dagli ospedali della provincia; se le notevoli proporzione del cluster rendono necessarie nuove e più incisive disposizioni atte a contenere e gestire il rischio di ulteriori contagi; come attualmente l’Asl di Latina e il Comune di Cori stiano gestendo la situazione della Rsa, per cercare di evitare altri lutti.

Intendiamo – concludono i quattro consiglieri di minoranza – porre l’esigenza di un bacino territoriale decisamente provato dalla situazione pandemica che si è venuta a creare, la cui popolazione, sta dando prova di estrema serietà per come sta affrontando l’intera vicenda. Spero che a seguito di questa nostra, possa essere presa in considerazione la scelta di effettuare alla luce del sole una disinteressata disamina di ciò che è accaduto, chiaramente nell’esclusivo interesse dell’intera Comunità di Cori e Giulianello“.

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