RAPINA IN BANCA A BORGO SAN DONATO: I TRE CATANESI IN SILENZIO

Un frame estratto dalla videosorveglianza che ha ripreso la rapina a Sabaudia nell'estate 2019

Rapina alla Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino di Sabaudia – Borgo San Donato: interrogati i tre accusati originari di Catania

Sono stati ascoltati, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, dopo gli arresti di venerdì 8 ottobre, i tre uomini considerati da Procura e Squadra Mobile di Latina i rapinatori che il 26 luglio 2019 assaltarono e rapinarono la Cassa Rurale di Borgo San Donato.

Orazio Bafumi ritenuto cervello e palo dell’operazione criminale, Salvatore Sturniolo e Luca D’Antonio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese.

Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Valentina Giammaria e dei detective della Squadra Mobile, Sturniolo e D’Antonio, nell’estate di due anni fa, entrarono in banca e dietro minaccia di un taglierino, si fecero consegnare quasi ottantamila euro. Successivamente, e si dileguarono a bordo di un motociclo.

Bafumi, invece, è colui il quale ha pianificato la rapina, organizzando il soggiorno degli altri due in un bed&breakfast della zona, fungendo quindi da palo” durante l’azione e da autista dell’auto utilizzata, in una seconda fase, per la fuga dalla provincia di Latina.

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Le indagini della Polizia hanno fatto leva sulla meticolosa visione dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza, oltre che sulle testimonianze dei presenti e su un’accurata attività tecnica che ha permesso di stabilire come gli indagati si trovassero con certezza in quel luogo nei frangenti della rapina.

L’ordinanza di custodia cautelare ha disposto, da venerdì scorso quando è stata eseguita, la custodia in carcere per Bafumi e Sturniolo, e i domiciliari a Catania per D’Antonio che sarà interrogato da un magistrato di Catania su delega del Gip di Latina.

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