RAPINA E VIOLENZE: CONDANNATI TRE DELLA GANG INDIANA

Singh Jiwan, il 40enne indiano, commerciante a Borgo Bainsizza, dove gestisce con la famiglia un negozio di alimentari. L’uomo è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario del 29enne Sumal Jagsheer

Rapina, minacce e violenze della gang indiana: il Tribunale di Latina ha condannato Jiwan e altri due della banda

Il Collegio del Tribunale presieduto dal Giudice Gian Luca Soana, dopo un’udienza di quasi nove ore, ha condannato il capo banda Singh Jiwan detto “Gighen” a 3 anni di reclusione. Stessa pena anche per Singh Rajit. La condanna più dura è stata per Singh Devender: 7 anni. L’accusa, ieri, 28 giugno, era sostenuta in aula dal Pm Claudio De Lazzaro.

Gli arresti erano scattati a novembre scorso scaturiti da un’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Daria Monsurrò e portata avanti dai Carabinieri di Campoverde e del Reparto Territoriale di Aprilia, che, alla luce degli arresti precedenti eseguiti dalla Squadra Mobile di Latina per l’omicidio del 29enne indiano Sumal Jagsheer avvenuto a Borgo Montello pochi giorni prima, metteva ancor più in evidenza la presenza di un sodalizio Sikh dedito a sottomettere e assoggettare la comunità indiana.

Gli arrestati di novembre erano praticamente tutti i medesimi legati alla banda di indiani che terrorizzava i connazionali della provincia di Latina (da Aprilia a Cisterna fino a Latina e più a sud tra Sabaudia e Fondi), il cui capo è ritenuto essere dai Carabinieri, ma anche da Squadra Mobile e Procura di Latina che hanno concretizzato gli arresti per l’omicidio a Montello, Singh Jiwan detto “Gighen” ristretto in carcere per il delitto (Leggi i dettagli della storia al link di seguito).

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