PERICOLO LOTTIZZAZIONE A TERRACINA, LEGAMBIENTE CHIEDE AUDIZIONE IN COMMISSIONE URBANISTICA

Anna Giannetti

Legambiente Terracina chiede una audizione urgente in commissione urbanistica e invia una articolata pec sul tema della rigenerazione urbana per favorire una revisione critica di tutto l’impianto normativo anche alla luce dei sequestri, dei processi e dei recenti pareri regionali. “Chiediamo una ricognizione di tutti gli immobili sequestrati o su cui pendono processi, una moratoria dei permessi di costruire rilasciati sul territorio in base alla legge regionale 7 e l’avvio immediato della revisione della strumentazione urbanistica con adeguamento al Ptpr. Non si risponde alla richiesta ufficiale di Legambiente ma la commissione urbanistica viene convocata venerdì scorso solo per avviare l’iter di approvazione di una impattante lottizzazione”. 

Dopo ben dieci mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione Comunale di Terracina, non abbiamo ascoltato nessuna voce dell’Assessore all’Urbanistica, solo due le convocazioni della Commissione Urbanistica (una – formale- sulle nomine dei commissari e una – poco sostanziale- sul PUMS- Piano urbano Mobilità Sostenibile), ma in quella (la terza in dieci mesi)  che è stata convocata per venerdì scorso 29 marzo non si risponde alla richiesta urgente di Legambiente, non si pone all’ordine del giorno l’avvio dell’adeguamento al nuovo PTPR, non si avvia nessun iter di revisione delle delibere e dei regolamenti di recepimento della legge sulla rigenerazione urbana regionale che tanti guai ha apportato a Terracina con sequestri e processi e questo nonostante i pareri regionali emessi su sollecitazione del Comune di Terracina e delle risposte date dalla Regione, mentre l’unico punto all’ODG è stato quello di predisporre burocraticamente una proposta di delibera da portare nel prossimo Consiglio Comunale per procedere velocemente nell’iter di approvazione di una variante al PRG che consentirà, una volta approvata, una nuova gigantesca ed impattante lottizzazione edilizia – (l’ennesimo Programma Integrato di Intervento che rischia di favorire al solito il privato e lasciare il pubblico a bocca asciutta- dobbiamo ricordare le vicende analoghe di Parco Arene e Calcatore?) – , ma senza pregiudizi abbiamo comunque partecipato come uditori alla Commissione di venerdì scorso.

La vicenda intricata del recepimento della legge regionale 7 sulla rigenerazione urbana avrebbe meritato invece maggiore attenzione da parte della nuova Giunta insediata a giugno 2023 visto che persino l’Assessore Regionale all’Urbanistica e alle Politiche abitative, Pasquale Ciacciarelli, ha valutato che la legge regionale n° 7 del 2017 in materia di Rigenerazione Urbana è stata applicata correttamente solo da poche amministrazioni e che anche il quadro legislativo meriterebbe una revisione per ridurre i rischi di interpretazioni devianti. I Comuni limitrofi infatti, con molta più attenzione, e cooperando direttamente con gli Uffici Regionali, senza nessun pericoloso e dannoso balzo in avanti come avvenuto, nel nostro Comune, quando era Assessore all’Urbanistica l’ex Vice Sindaco Marcuzzi, hanno approvato le delibere di recepimento, mettendo in rilievo alcuni principi cardine come, udite, udite,  la riduzione di consumo di suolo, il rispetto del paesaggio e l’efficientamento energetico. 

A Terracina invece manca totalmente una azione di indirizzo complessivo sull’urbanistica cittadina, di modifica degli strumenti urbanistici adeguandoli al nuovo PTPR e alle nuove sensibilità ambientali, di analisi e recupero degli standard urbanistici/verde pubblico assai carente, di individuazione e rimozione degli abusi, magari attuando una vera sinergia tra il Settore Vigilanza e i Lavori Pubblici, pubblicando per trasparenza sul sito comunale tutti gli interventi di demolizione, o magari attivandosi per dare finalmente una risposta e ordinare la demolizione delle cubature in eccesso e in spregio dei vincoli urbanistici del complesso edilizio, sequestrato da più di un anno e oggi dissequestrato per ottemperare alle prescrizioni della Procura, dell’ecomostro della ex Corafa, su cui pendono diversi rinvii a giudizio, anche di personale amministrativo. 

Tutto questo mentre il nostro Circolo è parte civile del processo penale per lottizzazione abusiva Ex-Proinfantia, del quale si è svolta il 16 febbraio u.s. una udienza presso il Tribunale (prossima udienza il 17 maggio p.v.), processo iniziato a valle del sequestro preventivo del lotto costiero avvenuto in data 31 dicembre 2020 e che vede anche politici e dirigenti della precedente Amministrazione rinviati a giudizio e ora imputati nel processo.

“Abbiamo aspettato dieci mesi, abbiamo sollecitato l’attenzione con comunicati stampa, e non avendo vista nessuna risposta dalla Amministrazione, abbiamo inviato una articolata nota via PEC chiedendo direttamente una audizione urgente in Commissione Comunale IV Urbanistica, confidando nella sensibilità del Presidente Domenico Villani. Invece di rispondere alla nostra richiesta, inviata ormai quasi un mese fa e doverosamente protocollata dal Comune, compiutamente motivata dalla analisi della situazione e corredata dai pareri regionali, si è proceduto come nulla fosse a convocare si’ la Commissione Comunale IV Urbanistica per venerdì scorso ma solo per predisporre la bozza di delibera di Consiglio propedeutica al veloce completamento dell’iter di approvazione di una nuova e corposa variante al PRG, una Variante “pasquale”, che dovrebbe dare il via ad un impattante intervento privato-pubblico di edilizia residenziale da centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, in una zona litoranea già fortemente gravata da una forte pressione residenziale estiva, con infrastrutture inadeguate: strade e ponti malconci, sistemi fognari e depuratori carenti, sistema di raccolta delle acque meteoriche assente, servizi inesistenti e con alti rischi di inondazione, come da piano di assetto idrogeologico. Un intervento che meriterebbe una attenta e dettagliata analisi costi-benefici per poter valutare e ponderare il reale interesse pubblico rispetto al vantaggio che si concede al privato. Abbiamo partecipato alla Commissione di venerdì scorso come uditori proprio per ascoltare meglio tutti gli aspetti del progetto, senza nessuna preclusione, per farci una idea il più possibile analitica di quanto bolle in pentola, osservando però che uno dei membri della Commissione, il Consigliere di Europa Verde Terracina, Gabriele Subiaco, ha abbandonato la Commissione prima dell’approvazione della proposta di delibera in totale disaccordo con le modalità di conduzione della discussione in Commissione e delle priorità inserite all’ordine del giorno. Continuiamo poi ad avere interesse a capire se sta andando avanti anche il “nuovo” progetto per la Ex proinfantia, o la costruzione di costosissimi villini superaccessoriati per il nuovo Residence Adrover, utilizzando solo il lotto edificabile retrostante la villa su Via del Piegarello, con abbattimento di alberi secolari, progetto sul quale un anno fa gli uffici comunali sempre molto solerti avevano già autorizzato la rateizzazione dei versamenti per gli oneri di urbanizzazione. Reiteriamo la nostra richiesta di una relazione puntuale su tutti gli immobili sequestrati o sui quali già pendono processi e una moratoria dei nuovi permessi di costruire rilasciati sul territorio sulla base della legge regionale 7, in attesa che venga rivista la strumentazione urbanistica, adeguandola al PTPR. Chiederemo anche una audizione nella X° Commissione Consiliare Regionale- Urbanistica, politiche abitative, rifiuti · della Regione Lazio, confidando nella disponibilità della Presidente Dott.ssa Corrotti, visto che l’attuale recepimento della legge 7 risulta critico anche per la stessa Regione, come affermato nei recenti pareri emessi, essendo stata applicata la possibilità di demolizione e ricostruzione con premio di cubatura e possibilità di cambio di destinazione d’uso senza alcun limite a tutta la città, ignorando al contrario gli articoli 2 e 3 della legge che riguardano la vera rigenerazione delle aree e dei quartieri degradati, e contrasteremo ogni tentativo di danneggiare il paesaggio costiero, costruire insediamenti costosi, superaccessoriati, per pochi ricchi, e ribadiremo in ogni occasione i dati davvero preoccupanti sul consumo di suolo, sugli standard urbanistici, sul verde fruibile, sul dissesto idrogeologico, sulle problematiche di accessibilità e di infrastrutture disponibili, o i dati sulla emergenza abitativa. Vogliamo poi tenere conto di quanto riportato nell’ultimo Rapporto semestrale della Direzione Investigativa Antimafia che vede l’edilizia e il demanio marittimo come le attività più lucrose per i clan e le famiglie mafiose radicate in provincia per obiettivi di riciclaggio, e crediamo che si debba dare priorità alla riqualificazione ed al recupero del patrimonio edilizio esistente, agli interventi di edilizia agevolata per giovani coppie e bisognosi, dei quartieri e delle aree degradate e periferiche.” dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina  “Pisco Montano”, Consigliere Nazionale dell’Associazione, Dirigente del Raggruppamento Guardie Ambientali e Zoofile Volontarie Legambiente della Provincia di Latina.

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